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Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda franz il 11/02/2012, 12:58

flaviomob ha scritto:Travaglio non ha mai detto che si tratta di una bufala. E, ripeto, il Vaticano ha riconosciuto l'autenticità del documento. Il metodo Boffo non c'entra nulla e chi lo ha citato lo ha certamente fatto in rancorosa malafede. Vorrei vedere il giornale che non pubblicasse uno scoop del genere, avendo in mano un documento autentico.

Già, ma occhio che - come ho anche scritto sopra - un documento autentico non per forza riporta cose vere.
Nel senso che puo' essere un'autentica bufala anche se il documento non è falso.
Ma veniamo al metodo Boffo, che tutto sommato puo' essere riassunto in "sputtaniamo qualcuno pubblicando maledicenze e/o cose che non si dovrebbero sapere". Mettiamo che qualcuno volesse incastrare l'arcivescovo Romeo. Puo' farlo facendo pubblicare documenti falsi o decostestualizzati, oppure documenti veri ma che contengono cose dette da Romero (o riferite come dette da Romero, come nel caso in questione) che è disdicevole che vengano riferite (appunto "farneticanti").
Come fare? Basta prendere un documento riservato, che riporta le cose farneticanti che si dice che Romeo abbia detto, e farlo in qualche modo pervenire ai giornali. I giornali faranno il resto. Non resisteranno alla necessità di pubblicare la rivelazione (complotto contro il papa) e contemporaneamente rendere pubblica la "farneticazione" di Romeo.
In pratica ogni volta che si pubblica uno scoop, si dovrebbe sapere che forse si è uno strumento in mani di chi sta usando in modo sottile il metodo Boffo. Ma visto che il premio (essere i primi a pubblicare) è molto piu' importante dello sputtanamento di Romeo ad opera di terzi (il narratore del documento) il giornale se ne frega delle conseguenze e pensa alla tiratura.
Nel nostro diritto di valutazione e critica (che spero nessuno voglia negare) a mio avviso l'accenno al metodo Boffo ci sta tutto.
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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda Stefano'62 il 11/02/2012, 13:42

Secondo me invece no.
Il metodo Boffo non è solo quello che hai descritto,cioè un machiavellismo,ma consiste in una esplicita volontaria e premeditata complicità del giornalista arruolato in quel machiavellismo.
Cosa che in questo caso è oggettivamente esclusa (che gli frega a quelli del Fatto delle dinamiche machiavelliche vaticane ?)

Il giornalista deve limitarsi a verificare la veridicità di una notizia,non aspettare di andare a ravanare su altro che non si sa se si troverà o no,fosse così ogni notizia emergerebbe (in Italia poi) dopo decine di anni.
Che si dia la notizia che noi abbiamo diritto di conoscerla,poi col tempo se emerge altro si provvederà a dare notizia pure di quello.

Se noi invece lasciassimo passare il concetto che il giornalista devce aspettare questi tempi bibllici per ogni notizia,cioè andando molto oltre alla necessaria verifica oggettiva di ogni notizia,presteremmo il fianco alla possibilità che alcuni giornalisti possano difendersi da un (machiavellico) silenzio su certe notizie (metodo Minzolini) con la scusa che non volevano essere complici di un fantomatico machiavellismo utilmente inventato ad arte.
Inaccettabile.
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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda franz il 11/02/2012, 15:01

Sulla veridicità della notizia.

Ammettiamo che uno a caso scriva un documento in cui si afferma che uno di voi è pedofilo e poi lo si manda ai giornali.
Il giornalista deve accertare che il documento è vero oppure anche se le infomazioni sono vere?
In questo caso, tornado al Vaticano, è vero che Romeo avrebbe detto tutte quelle cose?
E se fosse una polpetta avvelenata per colpire Romeo o Scola?

Consideriamo un primo fatto:
Il documento che accusa Romeo è anonimo.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... vi/190221/

Il fatto che sia autentico (ed il Vaticano conferma) non significa che le cose scritte siano vere.
Di solito un giornale non pubblica lettere anonime (fa parte della poca etica che hanno) ma in questo caso c'è una vistosa eccezione. Come mai? Chiaro: la polpetta avvelenata per definizione è un oggetto appetitoso (la notizia del complotto) che nasconde il veleno.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... ti/190531/

Poi un giornale potrebbe anche chiedersi come mai queste notizie escono, chi è la gola profonda, chi ha interesse a spargere poplette avvelenate.
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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda flaviomob il 11/02/2012, 21:30

Non diciamo cose che non stanno ne' in cielo ne' in terra, per favore (va be' che parliamo di Vaticano...) :lol:

Feltri è stato sospeso per tre mesi dall'ordine dei giornalisti per ciò che ha compiuto nell'attacco a Boffo, ovvero false accuse e false rivelazioni, compiute sulla base di documenti anonimi circolati molto tempo prima ed utilizzati quindi con una modalità temporale atta a denigrare il prelato esclusivamente dopo che l'Avvenire si era schierato contro il governo Berlusconi. Inoltre Feltri ha dichiarato: «La ricostruzione dei fatti descritti nella nota, oggi posso dire, non corrisponde al contenuto degli atti processuali», che è molto grave, ed ha insinuato che Boffo fosse omosessuale, il che non ha alcuna inerenza con la (presunta) condanna.

Del resto, il documento riportato dal Fatto magari sarà una bufala nei contenuti (ma al Papa lo hanno fatto leggere), eppur non ci sono stati almeno diciotto papi assassinati nella storia della Chiesa?

Reazioni internazionali:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... li/190467/
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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda franz il 11/02/2012, 21:50

flaviomob ha scritto:Feltri è stato sospeso per tre mesi dall'ordine dei giornalisti per ciò che ha compiuto nell'attacco a Boffo, ovvero false accuse e false rivelazioni.

Secondo alcune tesi, il metodo Boffo è tale solo se è il giornale a costrure un falso, per uno scopo preciso.
A mio avviso se un giornale pubblica uno scritto anonimo che sputtana qualcuno, è strumento inconsapevole (ma con un po' di intelligenza e meno ingordigia la consapevolezza potrebbe auto-emergere) del metodo Boffo di altri.
Cosa forse non penalmente rilevante (non spetta a me deciderlo) ma eticamente riprovevole, per via della pubblicazione di uno scritto anonimo senza celare i nomi delle persone accusate.
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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda flaviomob il 11/02/2012, 22:00

Suvvia. Sappiamo bene chi pagava lo stipendio a Feltri e con quale scopo. L'attacco contro Avvenire era evidente a tutti ed i motivi erano lampanti. Del resto anche Santoro è stato fatto fuori per volontà di Berlusconi, che è ancora talmente potente da poter influire persino sul palinsesto di La7 (come avvenne anche con Fazio, per chi non se lo ricorda). Il Fatto e Santoro non hanno alcun interesse ad attaccare la chiesa cattolica, anzi è proprio il contrario. Ma se ci ricordiamo bene, Santoro ebbe ragione quando mandò in trasmissione il documento Sex crimes and Vatican. Da lì in poi, qualche giornalista nostrano trovò il coraggio di parlare degli scandali di pedofilia nel clero cattolico, che per altro dilagavano in mezzo mondo. I numeri del resto sono impressionanti, cinquemila denunce nei soli Stati Uniti.

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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda franz il 11/02/2012, 22:14

Tutto sta a vedere se l'esistenza o meno di un interesse (palese o nascosto) da parte dell'editore giustifica o no la pubblicazione di uno scritto anonimo che qualcuno si è premunito di far arrivare sia al Vaticano che al Fatto.
In tutto questo Santoro non c'entra, perché le denuce che ha reso pubbliche con quel servizio non erano certo anonime.
Qui stiamo parlando di lettere anonime, una cosa che di solito i giornali, per etica, cestinano.
Oppure consegnano alla magistratura, senza pubblcarle.
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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda flaviomob il 12/02/2012, 12:47

Documento che, senza smentita, è stato valutato di interesse tale da essere sottoposto direttamente al Papa. Non è da poco, anzi forse la notizia è proprio questa.

Del resto, si predica bene e si razzola male...

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01 ... ia/187870/


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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda Stefano'62 il 12/02/2012, 19:45

franz ha scritto:Ammettiamo che uno a caso scriva un documento in cui si afferma che uno di voi è pedofilo e poi lo si manda ai giornali.
Il giornalista deve accertare che il documento è vero oppure anche se le infomazioni sono vere?

Ammettiamo che un tribunale scriva in un documento processuale che uno di noi è un ladro.
Il giornalista deve accertare che il documento è vero,oppure che anche le informazioni sono vere e magari invece in appello il tizio non verrà assolto ?
Deve cioè sostituirsi alla Magistratura,oppure tacere fino a che essa non si pronuncia definitivamente ?

I giornali devono dare la notizia !
E la notizia non è uno di noi è pedofilo,ma che quel documento lo dice.
E il giornalista questo deve dire:che una tal cosa è scritta in un tal documento,e in che tipo e rango di documento è scritta e da dove questo proviene.
Poi sarà opportuno che per completezza di informazione quel giornalista continui a indagare in merito e dare anche le eventuali smentite o i riscontri di altro tipo,ma al momento la notizia attuale ,quella rilevante,è quella:
cioè che esiste quel documento,e va data ad ogni costo.
Le alternative a questo sarebbero che la stampa tacesse su ogni informazione non certificata processualemente (quindi solo sulla cronaca nera,assurdo) oppure che si sostituisca alla Magistratura nell'indagare e stabilire cosa è vero e cosa no.
Altrettanto assurdo.

Il giornalista invece è solo una radio che rimanda una informazione,non qualcuno che va a sindacare dove non ne ha competenza.
Pretendere di spegnerla a piacere è censura,e fa male alla democrazia.

franz ha scritto:Il fatto che sia autentico (ed il Vaticano conferma) non significa che le cose scritte siano vere.

Verissimo.
Ma al giornalista non si chiede di certificarne la veridicità,ma solo di raccontarci il fatto oggettivo che qualcuno dice quelle cose.
I libri di storia ci raccontano che Hitler diceva che la razza padrona aveva il diritto di soggiogare le altre.
Dato che è palesemente falso,i libri di storia dovrebbero omettere il fatto incontestabile che Hitler dicesse certe cose ?
Chiaro che no !

Ecco la differenza tra il metodo Boffo e quello giornalistico.
Il metodo giornalistico usato dal Fatto sarebbe raccontarci cosa diceva Hitler,il metodo Boffo sarebbe raccontarci che ciò che diceva era fondato.
Ultima modifica di Stefano'62 il 12/02/2012, 19:56, modificato 1 volta in totale.
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Re: Il Fatto: «Un complotto contro il Papa»

Messaggioda franz il 12/02/2012, 19:56

Stefano'62 ha scritto:
franz ha scritto:Ammettiamo che uno a caso scriva un documento in cui si afferma che uno di voi è pedofilo e poi lo si manda ai giornali.
Il giornalista deve accertare che il documento è vero oppure anche se le infomazioni sono vere?

Ammettiamo che un tribunale scriva in un documento processuale che uno di noi è un ladro.
Il giornalista deve accertare che il documento è vero,oppure che anche le informazioni sono vere e magari invece in appello il tizio non verrà assolto

Va beh, se metti sullo stesso piano una lettera anonima con un documento processuale di un tribunale, non c'è partita.
Hai vinto per abbandono tecnico.
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