Stefano'62 ha scritto:.... c'è da dire che un personaggio del genere sarebbe stato meglio catturarlo per farlo parlare e smantellarne a fondo la rete,rendendone più difficile la sostituzione (morto un papa...).
Inoltre il processo pubblico con tale personaggio in manette e a testa bassa,messo di fronte alle sue responsabilità con ignominia mondiale,sarebbe stato un fortissimo elemento mediatico da sfruttare per benino e assestare un grandissimo smacco psicologico al terrorismo.
Il fatto che abbiano preferito liquidarlo la dice lunga sulla paura statunitense di quello che il vegliardo avrebbe potuto spiattellare.
Non credo. Un Bin Laden vivo sarebbe stato comunque anche un elemento di richiamo, un martire vivente (da liberare, da osannare). Avrebbe pototo fare proclami pubblici durante i processi (come fu con Reina, ricordate?). In questi casi, cinicamente, meglio morto. D'altronde abbiamo fatto lo stesso con Mussolini. Le notizia di stampa dicono che non ha opposto resistenza. Ma era ricercato "vivo o morto", secondo lo stile americano. La morte rompe un mito di invincibilità. Spezza una sorte di incantesimo. È morto il tiranno, comporta una liberazione, la fine di un incubo. Posso capire l'esultanza dei newyorkesi e soprattuto dei vigili del fuoco. Credo che se OBL avesse avuto qualche cosa di compromettente da spiattellare, avrebbe avuto la sua "assicurazione sulla vita" (qualche cosa di scritto da qualche parte) e gli americani lo avrebbero saputo o supposto.
Franz