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USA: un altro passo verso una democrazia compiuta?

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Re: USA: un altro passo verso una democrazia compiuta?

Messaggioda cardif il 08/01/2010, 12:01

Franz: ok. Per passi.
"Il bene del popolo è concetto vago e oggettivamente impalpabile", quando lo si vede nel suo insieme.
Ma io ammetto il voto e la democrazia rappresentativa. Quindi daccordo che "ogni cittadino pensa al SUO bene", ciascuno vota secondo ciò che più gli interessa sul piano pratico o sceglie chi più rappresenta i suoi "valori". Ed è il cittadino a stabilire liberamente la sua scala di priorità nelle esigenze e nei valori.
Ma per questo ritengo che, complessivamente, gli eletti rappresentano le maggiori istanze o i valori più presenti nella società. In questo senso l'eletto l'eletto fa il bene del popolo.
Altrove ho fatto quest'esempio: gli elettori scelgono in base a programmi proposti dai candidati (tipo: A vuole realizzare una nuova strada tra due province; B vuole ristrutturare l'edilizia scolastica); avrebbe la maggioranza A o B a seconda di qual è l'esigenza prevalente nella popolazione.
Certo, un politico può operare proponendo qualcosa di innovativo che lui ritiene di beneficio per buona parte dei componenti della società; oppure proponendo qualcosa che ritiene sia più desiderato da buona parte dei cittadini. Se viene eletto, s'impegnerà a fare quello che ha promesso. Se non manterrà la promessa non sarà rieletto.
Se promette qualcosa che sa di non poter realizzare (fa demagogia) e viene comunque eletto, vuol dire che c'è un difetto d'informazione o di capacità di valutazione da parte di chi vota. Attualmente c'è il dibattito elettorale, e sono i candidati concorrenti a smentire, eventualmente. E' evidente che ci sono questi problemi, ma che altro fare? Un garante che valuti la realizzabilità delle promesse? Un esame sulle conoscenze e capacità dell'elettore? Un test per individuare l'imbonitore populista demagogo?
Se poi, nel corso di una legislatura, la maggioranza eletta introducesse qualcosa senza averla nella sua proposta politica (per esempio la pena di morte), e se questa cosa non fosse voluta dalla maggioranza del popolo, alle elezioni successive vincerebbe chi ne propone l'eliminazione.
Dando per scontato, oviamente, che il candidato si esponga con chiarezza, l'elettore ne sia bene informato, l'eletto faccia ciò che a proposto.
In questo si compie per un aspetto la democrazia: nel senso di "modalità capace di dare al popolo la potestà effettiva di governare".
Non vedo l'entità superiore che detti le leggi e controlli dall'alto; in una democrazia effettiva, compiuta, è la somma dei singoli voti degli elettori che seleziona chi, per fare cosa.
Quanto meglio ciò avviene tanto più si realizza la democrazia. E qui dovrei ripetere le tre condizioni che ho indicato prima.
cardif
Ma mo' mi so' capito bene?
cardif
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