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Da dove parte questa crisi globale ???

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Da dove parte questa crisi globale ???

Messaggioda Rosario Amico Roxas il 04/03/2009, 0:13

Da dove parte questa crisi globale ??? Rosario Amico Roxas

I due momenti salienti che hanno provocato le conseguenze attuali non sono facili da mettere in chiaro. Si tratta della caduta del muro di Berlino, che segnò la fine della guerra fredda e l’inizio della belligeranza continua da parte dell’America, secondo la motivazione suggerita dall’attentato dell’11 settembre.
La caduta del muro di Berlino fu una operazione mediatica, ben gestita. Gli USA tenevano sotto controllo la “guerra fredda” fin tanto che poteva essere utile al mantenimento dello stato di congenita paura. Quando elaborarono programmi diversi di espansione, allora fu decisa la fine della commedia chiamata guerra fredda, per imporre la supremazia occidentale sotto la guida USA. Fu così che il baricentro che teneva in piedi la guerra fredda, che s’identificava in uno scontro dialettico e culturale tra democrazia e comunismo, fu spostato sull’asse dell’economia: economia capitalistica da una parte ed economia socialista dall’altra.
Vinse facile l’economia capitalista, allora in pieno, ma temporaneo, splendore e il mondo guardò all’America come la patria del benessere selezionato (mai collettivo, perché al capitalismo servono i popoli poveri da sfruttare). Per affermarsi e dilatarsi tale capitalismo aveva bisogno di un forte movimento di denaro e di produzione industriale. L’industria delle armi americana produce il 35% del PIL, più un altro 15% di indotto, più il 20% del PIL delle industrie automobilistiche (che necessitano di petrolio a buon prezzo) ed energetiche. La soluzione industriale per alimentare tale 70% del PIL americano non poteva che essere rappresentato dalle guerre in ogni angolo del pianeta. L’11 settembre fu l’occasione propizia, e proprio per questo ha alimentato severi dubbi, per portare la tecnologia d’avanguardia al servizio della forza, cieca ed assoluta.
Ma il capitalismo, che nasce e può nascere solo in un sistema democratico, quando si è affermato respinge la democrazia privilegiando i sistemi autoritari, in grado di mantenere sotto controllo le masse popolari.
La Cina è l’esempio più evidente; unica nazione dichiaratamente comunista, che prospera grazie al liberismo del mercato. Il gap che divide l’intero mondo cinese, con una sparuta minoranza ricchissima ed una larghissima maggioranza poverissima, non è di ordine economico, bensì politico; per i poveri vige il comunismo autoritario, per i ricchi il liberismo permissivo, che produce valuta pregiata.
Il capitalismo occidentale ha fatto e strafatto a proprio piacimento, in sostanza cancellando l’economia del lavoro a vantaggio dell’economia della finanza: come prendere da un pozzo senza fondo senza pensare a ricolmare il deficit, fin quando questo capitalismo ha finito con il castrarsi con le proprie mani. Toccato il fondo si è anche cercato di scavare a mani nude per scendere ancora più in basso, con il risultato di generare una crisi senza via d’uscita, se non ricominciando daccapo.
Nel 1929 la medesima America che aveva inventato le speculazioni di borsa, visse un’analoga esperienza; fu la piccola e media borghesia che si rivolse a Roosevelt per ricominciare daccapo, proprio dalla politica sociale, dal lavoro, per ricostruire il gusto di “essere”, cancellando l’esigenza di “apparire”. In Italia la piccola e media borghesia si affidava a Mussolini, all’autarchia, ai sogni di grandezza, all’impero, alle alleanze forti per dominare il mondo con “15 milioni di baionette”.
Abbiamo pagato caro questi sogni impossibili.
Oggi la piccola e media borghesia americana si è rivolta a Obama per ridimensionare il tenore di vita superiore alle più rosee aspettative , mentre l’Italia si rivolge alla controfigura del precedente Mussolini, sparando ottimismo, allegria, superficialità, apparenze e “Grande Fratello” in tutte le salse.
Pagheremo anche questo sogno impossibile, ma nel frattempo avremo agevolato il disegno di concentrare la ricchezza globale del paese nelle mani del 10 / 15 % della popolazione, quindi facilmente controllabile, mentre il restante non potrà neanche lamentarsi a causa dei provvedimenti posti in essere per tacitare i dissidenti.
Che cosa vedo all’orizzonte ????
Mi duole dirlo, ma la strada intrapresa potrebbe portare diritto a Piazzale Loreto.

Rosario Amico Roxas
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