franz ha scritto:flaviomob ha scritto:...Il segretario Onu ha anche sottolineato che non vi è alcun posto dove rifugiarsi a Gaza. Ban ha affermato che "ogni scuola e ogni rifugio è diventato un obiettivo".
Visto che scuole, ambulanze ed ospedali sono notoriamente deposito potenziale di armi e razzi, per ammissione delle stesse autorità ONU (che in due occasioni le armi le hanno trovate veramente) è ovvio che questo implica che strutture civili diventano potenziali obbiettivi militari. Ban dovrebbe denunciare le aperte violazioni che Hamaa fa della convenzione di ginevra quando nasconde armi nelle strutture civili e usa le stesse per il lancio di razzi e colpi di mortaio (e qui le prove sono migliaia).
Se non c'è posto per rifugiarsi, la responsabilità è di Hamas. Tra l'alto i rifugi ci sono, a Gaza, ma appunto Hamas preferisce metterci le armi, mentre la popolazione viene esposta al martirio, come da copione religioso. Strano che tanti amici cosi' ostili all'integralismo cattolico diventino imporvvisamente innamorati della causa dell'integralismo religioso musulmano.
Sempre a proposito di rifigi, ci sono (questa la novità di questi mesi) 360 km di tunnel, anche se a dire il vero ora sono ben poco sicuri, sicuramente meno della superfice.
Sono totalmente d'accordo con le terribili responsabilità di Hamas, però ...
Se Israele è, come dovrebbe essere, un paese avanzato e civile, come è possibile che la sua collera e la sua autodifesa, pur giustificate, si spingano fino a questo punto?
Da sempre ogni tentativo di pace è stato soffocato sul nascere, e non solo dai palestinesi.
Rabin aveva portato a buon punto il processo di pace trattando con Arafat, ma è stato assassinato, e non da un estremista palestinese, bensì da un estremista israeliano, perché gli integralisti religiosi abbondano anche in Israele.
Saltando i fatti intermedi, anche subito prima di quest'ultima terribile guerra le trattative di pace erano in corso e promettevano bene. Si parlava finalmente della costituzione di due stati, Hamas pareva in netta minoranza e addirittura esponenti religiosi ebrei e musulmani erano venuti a Roma a pregare per la pace insieme al papa.
Che Hamas si sia messo a sparare razzi per bloccare il processo di pace e che un gruppo di palestinesi estremisti abbia rapito e ucciso tre giovani coloni, ha una sua tragica logica; ma se Israele avesse voluto davvero la pace, poteva reagire in modo diverso.
La logica dell' "occhio per occhio, dente per dente" non ha mai condotto a qualcosa di positivo. Se poi la reazione si spinge a questo punto di stragi e distruzione, non si possono più trovare giustificazioni.
I tunnel, i razzi, le armi nascoste in scuole ed ospedali non si eliminano bombardando un'intera popolazione. Seminando morte si semina solo disperazione ed odio: solo con la pace si isolano i violenti e si supera l'odio.
In questo periodo storico così turbolento, io ci avevo sperato, nel successo delle iniziative di pace in quella regione. Ora non più. Nulla è più pericoloso degli estremismi e degli integralismi religiosi, e in quella regione se ne fronteggiano due, sempre più ottusi e violenti, che porteranno alla rovina due popoli, e due stati.
Avrebbero potuto vivere in pace, e rappresentare un fulgido esempio di convivenza pacifica e costruttiva tra due popoli con tradizioni, storia e religioni diverse. Alcuni, da entrambe le parti, si erano adoperati per questo. Ma le bombe rafforzano gli estremismi ed isolano i costruttori di pace, ed in questi giorni sembra he parlino solo le bombe.
Annalu