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Prodi: Consegnato ai vertici Onu il piano di peacekeeping

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Prodi: Consegnato ai vertici Onu il piano di peacekeeping

Messaggioda watson il 13/12/2008, 17:35

Ricevo e volentieri riporto qui:

Romano Prodi: Consegnato ai vertici Onu il piano di peacekeeping in Africa.

Il Presidente Romano Prodi, ha consegnato ieri a New York ai vertici dell’ONU il rapporto relativo ad un piano di peacekeeping in Africa.

Il rapporto e' stato curato da un gruppo di esperti di alto livello, guidato dallo stesso Presidente Prodi, ed istitituito sulla base di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell'Aprile 2008.

Il rapporto valuta in profondita', sulla base delle esperienze precedenti un coinvolgimento piu' ampio della Unione Africana nelle attivita' di 'peace keeping' in Africa. Propone anche nuove modaita' di supporto delle operazioni relative agli apetti finanziari, alla logistica e agli equipaggiamenti. In sostanza affida maggiori responsabilita' all'Unione Africana ma anche strumenti e mezzi.

La consegna del rapporto, che e' avvenuta nei tempi previsti, segna dunque la conclusione della prima fase dell'incarico assunto dal Presidente Prodi nello scorso mese di settembre presso l'Onu.

Il rapporto verra' ora trasmesso al Consiglio di sicurezza in vista della presentazione da parte del prof Prodi, e della sua discussione, previste per l'inizio dell'anno prossimo. Il Rapporto restera' riservato fino alla sua distribuzione ai membri del Consiglio di sicurezza.
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Re: Prodi: Consegnato ai vertici Onu il piano di peacekeeping

Messaggioda annalu il 14/12/2008, 19:00

Mi accorgo di essere la prima a rispondere qui, e con ben 24 ore di ritardo.

Sono un po' stupita: che il "nostro" Prodi stia svolgendo con impegno e successo un compito così importante, per incarico ONU, dovrebbe renderci tutti orgogliosi.
Che la destra nomini Prodi il meno possibile, lo capisco: l'invidia è una brutta consigliera.
Ma noi?
Disinteresse totale per ciò che sta fuori dal nostro orticello?

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Il mio lavoro per la pace in Africa

Messaggioda franz il 23/12/2008, 18:51

Cari amiche e cari amici,

siamo ormai prossimi alle feste natalizie e alla fine del 2008.
Innanzitutto i miei auguri per un Natale sereno e per l'anno nuovo
affinche' le difficolta' del presente non cancellino la speranza.

La fine dell'anno coincide anche con il termine che il Consiglio di
sicurezza dell'Onu - su proposta del segretario Ban Ki Moon - aveva
posto al lavoro della Commissione speciale Unione Africana-Nazioni
Unite da me presieduta per indicare e valutare le possibilita' di
supporto alle operazioni di peacekeeping in Africa da parte della
Comunita' internazionale.

Sono stati mesi di lavoro intenso, condotto non solo presso la sede
generale dell'Onu a New York ma anche ad Addis Abeba, capitale
dell'Etiopia e sede dell'Unione Africana e in giro per il mondo
visitando i rappresentanti dei paesi piu' interessati a favorire la
diffusione della pace nel continente africano.

Lo spirito che mi ha guidato e' lo stesso che ispira la nostra
Fondazione: il valore del dialogo, della pace, della cooperazione con
l'obiettivo da perseguire tenacemente: la difesa del bene comune, di
tutti gli individui, a maggior ragione nelle zone e nei paesi più in
difficolta'.

Per darvi un'idea dello spirito del nostro impiegno, di seguito vi
invio alcuni passaggi della prefazione al rapporto finale consegnato
lo scorso 12 dicembre al vertici ONU:

« Non c'e' pace ancora in tante parti dell'Africa.
Dal Corno d'Africa ai grandi laghi fino alle regioni piu' occidentali i
conflitti hanno ormai un carattere endemico. Nuove minacce continuano
a minare la stabilita' politica sebbene nel recente passato ci siano
stati progressi sia nel cammino verso la pace che nella crescita
economica.

Il costo del conflitto si manifesta in milioni di morti. Per di piu'
l'insicurezza generale blocca lo sviluppo economico creando allo
stesso tempo un notevole carico finanziario sulle spalle della
comunita' internazionale.

I problemi della distruzione delle infrastrutture, le minacce
ambientali, i grandi trasferimenti, le malattie testimoniano che le
conseguenze dei conflitti sono piu' dannose e durature del conflitto
stesso.

Sebbene questo non sia un problema solo africano, in Africa e' sentito
in maniera piu' acuta.

Inoltre in Africa il numero e la portata delle problematiche indicano
che non attirano l'attenzione che meriterebbero. Conseguentemente
molti tentativi della comunita' internazionale di combattere la
poverta' spesso non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati, un
problema peggiorato poi da altre questioni, come la mancanza di
governance efficaci, la corruzione, protezioni politiche, educazione
trascurata, oltre ad un sistema sanitario e di servizi sociali
inadeguato che perpetua un circolo vizioso di poverta' e violenza.

Sebbene lo sforzo militare puo' essere parte di una potenziale
soluzione, la pace nel continente africano non puo' essere raggiunto
soltanto attraverso l'impiego di forze militari.

E' necessario avviare strategie a lungo termine a livello
continentale, nazionale ma soprattutto locale che supporti gli sforzi
dei leader politici nello sviluppo di governance efficaci e nello
sviluppo della stabilità essenziale. Solo allora si potranno
incontrare i bisogni della gente e fermare definitivamente il circuito
impazzito della violenza ».

Ora sara' il Consiglio di sicurezza dell'Onu ad esaminare il rapporto
e trarre le dovute conseguenze.

Quanto a me e al gruppo di esperti che ho avuto il privilegio di
guidare desidero solo sottolineare lo spirito che ci ha guidati fin
qui. Come detto, e' lo stesso della Fondazione che presiedo e nei
confronti della quale avete manifestato interesse. La mia speranza e'
dare un contributo al processo di pace nel mondo. Una responsabilita' a
cui non si puo' sfuggire.

Grazie di esserci.


Buon natale a tutti!

Romano Prodi

http://www.romanoprodi.it
http://www.fondazionepopoli.org
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