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Beatificazione Pio XII: Ratzinger respinge le accuse

Discussioni su quanto avviene su questo piccolo-grande pianeta. Temi della guerra e della pace, dell'ambiente e dell'economia globale.

Beatificazione Pio XII: Ratzinger respinge le accuse

Messaggioda franz il 18/10/2008, 18:44

Al sinodo dei vescovi il pontefice esalta la figura di papa Pacelli, negandone l'antisemitismo
Nei giorni scorsi il rabbino di Haifa aveva polemizzato con la proposta di beatificarlo

Pio XII, Ratzinger respinge le accuse
"Rimase in silenzio per aiutare meglio"


CITTA' DEL VATICANO - Quello di Pio XII sulla persecuzione degli ebrei fu non fu un silenzio dettato da condivisione o paura, ma dalla convinzione che senza clamori la sua azione di aiuto e solidarietà avrebbe avuto più efficacia. E' questa la ricostruzione storica offerta da Benedetto XVI durante l'omelia della messa celebrata nell'ambito del Sinodo dei Vescovi in occasione dei 50 anni dalla morte di papa Pacelli.

Parole dettate anche dalla necessità di smorzare le polemiche lanciate nei giorni scorsi dal rabbino capo di Haifa Shear Yesuv Cohen. Invitato al sinodo in qualità di ospite, il religioso ebraico aveva infatti rilanciato le accuse contro Pio XII: "Crediamo che non dovrebbe essere beatificato o preso a modello, perché ha mancato di salvarci o di levare la sua voce, anche se ha cercato segretamente di aiutare".

Le cose secondo Ratzinger andarono però diversamente. Di fronte alla persecuzione nazista e fascista degli ebrei, ha sostenuto stamane il Pontefice, papa Pacelli "agì spesso in modo segreto e silenzioso proprio perché, alla luce delle concrete situazioni di quel complesso momento storico, egli intuiva che solo in questo modo si poteva evitare il peggio e salvare il più gran numero possibile di ebrei". "Per questi suoi interventi - ha poi aggiunto - numerosi e unanimi attestati di gratitudine furono a lui rivolti alla fine della guerra, come pure al momento della morte, dalle più alte autorità del mondo ebraico".

Sulla base di queste premesse Benedetto XVI ha quindi fatto chiaramente capire di essere favorevole alla beatificazione di papa Pacelli malgrado le polemiche della comunità ebraica."Preghiamo - ha detto - perché prosegua felicemente la causa di beatificazione del Servo di Dio Pio XII". "E' bello ricordare - ha proseguito - che la santità fu il suo ideale, un ideale che non mancò di proporre a tutti. Per questo dette impulso alle cause di beatificazione e canonizzazione di persone appartenenti a popoli diversi, rappresentanti di tutti gli stati di vita, funzioni e professioni, riservando ampio spazio alle donne".

Parole nette, alle quali non hanno fatto seguito però indicazioni precise sui tempi per la firma del decreto (già approvato dalla Congregazione per le Cause dei Santi) di riconoscimento delle "eroiche virtù" di Pio XII, premessa della beatificazione. Domenica sera intanto, Comunità di Sant'Egidio e Comunità ebraica di Roma, marceranno insieme da piazza Santa Maria in Trastevere, per ricordare gli oltre mille ebrei romani catturati e deportati nel campo di concentramento di Auschwitz durante l'occupazione nazista della capitale.

(9 ottobre 2008)



L'annuncio di padre Gumpel, postulatore della causa di beatificazione di Papa Pacelli
"Benedetto XVI vorrebbe andare, ma quella didascalia è un falso storico"

"Niente visita di Ratzinger in Israele
se il museo non rimuove la targa su Pio XII"

Il testo al centro dello scontro è allo Yad Vashem di Gerusalemme e accusa Pacelli di indifferenza all'Olocausto

ROMA - Un gesto di buona volontà per ottenere da parte ebraica un profondo ripensamento del giudizio storico su Papa Pio XII. E' in questa chiave che va interpretata la decisione di Benedetto XVI di tenere momentaneamente ferma la procedura di beatificazione di Papa Pacelli. Il Pontefice fa capire quindi di non voler forzare il processo, ma offre questa disponibilità in cambio di una rivalutazione dei meriti di Pio XII da parte della storiografia israeliana, rivalutazione che dovrebbe passare innanzitutto attraverso la rimozione della didascalia che campeggi attualmente al museo dello Yad Vashem sotto la fotografia di Pio XII.

A illustrare questa posizione di Benedetto XVI è stato stamane padre Peter Gumpel, il postulatore della causa di beatificazione di Papa Pacelli, rivelando che il Pontefice, pur desiderandolo, non intende recarsi in visita in Israele fin quando il problema non sarà risolto. Un suo viaggio, ha chiarito Gumpel, è "impossibile fino a quando la didascalia sotto la fotografia di Pio XII al museo dello Yad Vashem, evidente falsificazione storica non sarà rimossa".

Il testo al centro del contenzioso tra Santa Sede e Stato Ebraico è composta da una decina di righe. Racconta che "eletto nel 1939, il Papa mise da parte una lettera contro l'antisemitismo e il razzismo preparata dal suo predecessore. Anche quando i resoconti sulle stragi degli ebrei raggiunsero il Vaticano, non reagì con proteste scritte o verbali. Nel 1942, non si associò alla condanna espressa dagli Alleati per l'uccisione degli ebrei. Quando vennero deportati da Roma ad Auschwitz, Pio XII non intervenne".

"Finchè quella didascalia, di cui persino lo studioso ebreo Sir Martin Gilbert, massimo storico della Shoah, ha chiesto la rimozione, rimane nel museo - ha aggiunto Gumpel - Benedetto XVI non si può recare in Israele perché sarebbe uno scandalo per i cattolici".
padre Gumpel ha osservato quindi che "la Chiesa cattolica fa tutto il possibile per avere buoni rapporti con Israele, ma rapporti amichevoli si possono costruire solo se c'è reciprocità".

E il Pontefice è convinto di aver fatto il primo passo in questa direzione mettendo momentaneamente in "standby" la causa di beatificazione di Papa Pacelli. "La causa di beatificazione di Pio XII ormai conclusa e su cui manca solo la firma di Benedetto XVI - ha spiegato ancora Gumpel - non si sblocca perché il Papa vuole avere buoni rapporti con gli ebrei".

La affermazioni di padre Gumpel arrivano a pochi giorni dalle parole del rabbino capo di Haifa Shear Yesuv Cohen, che all'uscita dal Sinodo dei vescovi, la settimana scorsa, aveva detto: "Crediamo che Pio XII non dovrebbe essere beatificato o preso a modello, perché ha mancato di salvarci o di levare la sua voce, anche se ha cercato segretamente di aiutare".

(18 ottobre 2008)
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Re: Beatificazione Pio XII: Ratzinger respinge le accuse

Messaggioda franz il 18/10/2008, 18:59

Immagino le perlessità sul fatto che il tema della beatificazione di Pio XII sia introdotto in un forum di politica.
Sia chiaro, il Vaticano ed il papa fanno quello che vogliono, come stato sovrano.

A noi piuttosto pero' sta la libertà di discutere sul piano storico-politico l'influsso, positivo o negativo che ebbe allora la Chiesa (facendo e non facendo) durante la seconda guerra mondiale ed anche durante la sua conclusione.

E qui cose da chiarire ce ne sono parecchie.
Non solo sui silenzi (per agire meglio?) sugli ebrei ma soprattutto sull'operazione Odessa, che salvo' molti criminali nazisti spostandoli clandestinamente in Argentina, con la complicità di vari servizi segreti (americani, inglesi), del Vaticano, della Svizzera, di Peron.
Vero che questo in alcuni casi affretto' la fine della guerra, conducendo alla resa di varie divisioni e quindi ad un minor spargimento di sangue ma criminali come Eichmann, Mengele e Priebke si salvarono e questa è un'altra faccia della medaglia da chiarire.

Che si faccia luce. Se ci sono meriti, per aver ridotto il numero di morti contrattando una resa con salvacondotto di alcuni, lo si dica apertamente. Se ci sono demeriti per aver salvato criminali, lo si denunci.

Poi ognuno beatifica chi vuole ma senza luce le ombre rimarranno.

Ciao,
Franz
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