Da noi sarebbe "sceso in campo" e si sarebbe fatto approvare qualche "lodo" personale.
La è costretto ad ammettere la colpevolezza e con 150 anni butteranno via la chiave.
Franz
Il finanziere davanti al giudice per la più grande truffa della storia
Madoff condannato a 150 anni
«Ho ingannato investitori e dipendenti. Ho mentito a mio fratello e ai miei due figli»
NEW YORK - E' il momento della verità. O meglio, della sentenza: 150 anni di carcere per la più grande truffa della storia: «Nessun altro caso di frode è comparabile con il caso Madoff» ha detto il giudice Denny Chin, precisando che «il simbolismo della sentenza è importante perché attraverso questa si invierà un messaggio».
«NON HO SCUSE» - Poco prima di conoscere il suo destino, davanti al giudice, Bernard Madoff, girandosi verso le vittime del crack, ha chiesto scusa: «Non ci sono scuse per il mio comportamento, per aver ingannato gli investitori e i dipendenti». «Ho mentito a mio fratello e ai miei due figli. Vivo in un stato di tormento. Ho commesso un errore di giudizio», ha ammesso il finanziarie. Dopo che il giudice Danny Chin ha pronunciato la sentenza in aula sono partiti diversi applausi.
LE VITTIME - «Abbiamo perso la nostra libertà», avevano detto le vittime della maxi-truffa architettata da Bernard Madoff davanti al giudice nel corso dell'udienza alla fine della quale la corte ha pronunciato la sentenza. «Ha commesso un crimine violento e non ha mostrato alcun rimorso», avevano aggiunto, definendo la moglie del finanziere un «mostro». La prima vittima del crack salita sul banco degli imputati ha dichiarato di aver perso la propria casa, mentre la seconda vittima ha biasimato il governo per le perdite: Madoff «ha compiuto un'opera d'arte nel manipolare il governo». «Ha rubato sia ai ricchi che ai poveri», ha affermato un altro degli investitori caduto nel maxi «schema Ponzi» di Madoff, un meccanismo fraudolento a «piramide» con il quale si crea una sorta di catena finanziaria nella quale vengono garantiti ampi ritorni a breve termine solo ai primi investitori, derivanti direttamente dall'ingresso nella truffa di nuove vittime
29 giugno 2009
www.corriere.it