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Le idee del Partito democratico

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Le idee del Partito democratico

Messaggioda ranvit il 04/01/2018, 16:12

Finalmente qualcuno ne parla...e giò solo per questo (frasi annerite), come promesso, votero' PD!


Giovani e lavoro: le ricette. Nannicini: sgravi, salario minimo legale, formazione
Tommaso Nannicini * mercoledì 3 gennaio 2018


Lo abbiamo già dichiarato: il lavoro sarà la nostra ossessione nella prossima legislatura. E siamo credibili quando lo diciamo. Con Berlusconi, le tasse non sono scese, mentre è salito lo spread. Quando la Lega ha espresso un ministro del Lavoro, l’età della pensione è aumentata senza un briciolo di gradualità, mentre la qualità dell’occupazione è diminuita.

Dove governano i Cinque stelle, i risultati, ahinoi, si commentano da soli. L’Italia è appena uscita da una delle più gravi crisi economiche della sua storia recente. La nostra economia è tornata a crescere e gli occupati sono aumentati di quasi un milione dal 2014 a oggi, superando i livelli pre-crisi e segnando una performance migliore sia della Spagna sia della Francia. Due Paesi che sono usciti dalla crisi prima di noi, anche perché hanno potuto contare su una più ampia flessibilità di bilancio.

Tutto bene, quindi? No, c’è ancora molto da fare. Dobbiamo raddoppiare i risultati raggiunti, perché non tutti ne hanno beneficiato allo stesso modo. E per farlo dobbiamo continuare lungo il percorso che abbiamo avviato. Per rafforzare la qualità dell’occupazione, il divario di costo tra lavoro stabile e temporaneo deve aumentare in maniera strutturale. Da un lato, realizzando un taglio permanente del cuneo contributivo sul tempo indeterminato. E, dall’altro, pensando ad aggravi di costo sul lavoro temporaneo che nello stesso tempo rafforzino i lavoratori e la loro occupabilità, per esempio con una buonuscita compensatoria per chi non viene stabilizzato.

Dobbiamo completare il Jobs act rafforzando i servizi alla persona, rendendo strutturale l’assegno di ricollocazione per tutti i disoccupati e consolidando il ruolo dell’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (Anpal). Se è vero che la formazione è l’articolo 18 del nuovo mercato del lavoro, non possiamo permettere che la sua qualità cambi drasticamente appena si varca il confine da una regione a un’altra. Servono servizi personalizzati, costruiti intorno a un "conto personale" di attivazione che unifichi gli strumenti di orientamento, di garanzia del reddito e la formazione lungo tutta la vita. Servizi che andranno innanzitutto rafforzati per migliorare l’alternanza scuola-lavoro e il sostegno ai percettori del reddito di inclusione, il primo intervento strutturale di contrasto alla povertà introdotto dal nostro governo (anche qui: fatti, non parole).

E ancora. È il momento di introdurre un salario minimo legale che abbracci tutti i lavoratori, all’interno di una nuova cornice per il nostro sistema di relazioni industriali, che combatta i contratti-"pirata" e tuteli la funzione di garanzia del contratto nazionale.
Se vogliamo continuare a creare lavoro, dobbiamo continuare ad attirare investimenti e accompagnare le nostre imprese in uno sforzo di riconversione tanto necessario quanto faticoso. I governi del Pd l’hanno fatto, con misure concrete in anni difficili: taglio dell’Ires al 24% (i cui risultati si cominceranno a vedere dall’anno in corso), eliminazione del costo del lavoro dall’Irap, super e iper-ammortamento, Industria 4.0. Questo impegno deve continuare, per proteggere chi resta indietro di fronte alle sfide del cambiamento.

* Tommaso Nannicini è responsabile del programma elettorale del Pd


https://www.avvenire.it/attualita/pagine/nannicini
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda flaviomob il 06/01/2018, 14:31

E' facile promettere, ma dopo che hai governato per cinque anni la gente non crede più alle favole.

Luca Bottura è un giornalista e autore di satira che seguo su Facebook e che ha sempre difeso il PD in questi anni.

Oggi scrive questo: secondo me è molto significativo.

http://lucabottura.net/2018/01/05/1629/

CHE COS’È DIVENTATO IL PD: UNA RIFLESSIONE INUTILE E NOIOSA


Cos’è il Pd?

Anzi: cos’è diventato?

È una domanda che mi sono fatto stamattina dopo aver appreso che vogliono togliere il canone Rai perché è inviso agli italiani.

Il che, proposto dal politico attualmente più inviso agli italiani, tocca livelli di surrealtà quasi inimmaginabili.

Ma non è una risposta alla mia questione.

Cos’è il Pd e perché c’è ancora un venti per cento di italiani che lo voterebbe?

È il partito che difende le classi meno abbienti? No. Il jobs-act è un regalo agli imprenditori che ne hanno approfittato per mettersi qualche spiccio in saccoccia. Ma abbiamo lo stesso la ripresa economica del Burkina Faso. E generazioni intere che non sanno cos’è un vero contratto a tempo indeterminato.

È il partito dei diritti? Forse. Ma le unioni civili (un discreto compromesso dovuto all’imbarcata di bigotti che sostengono il governo) sono un parto di Monica Cirinnà, sposato da Renzi per convenienza, lo stesso Renzi che la Cirinnà politicamente detesta.

È il partito della compassione? Possibile. Ma il fine-vita approvato di corsa è una battaglia trasversale, figlia degli stessi radicali che per correre alle elezioni, mentre il Pd traccheggiava, hanno dovuto ricorrere a Tabacci (!). E porta la firma di quasi tutti i partiti. Persino i grillini.

È il partito della legalità? Ha fatto più condoni per il nero estero su estero di chiunque altro, ha chiuso Equitalia invece di riformarla, ha cacciato la direttrice dell’Agenzia delle Entrate perché non aveva fatto abbastanza interviste (e ne aveva fatte diverse) per ribadire che lo Stato è brutto e cattivo ma qualche soldo di evasione bisognerà pur recuperarlo.

È il partito della tolleranza? I tizi che muoiono nei lager libici direbbero che no, non lo è. E se ci sono sindaci piddini che schedano gli extracomunitari, altri che bloccano le residenze dei rifugiati, altri ancora che sfilano insieme a Forza Nuova contro l’invasione, non si vede perché i razzisti di tutta Italia non dovrebbero votare l’originale.

È il partito dell’Europa? No. Renzi ci ha spiegato in lungo e in largo che dobbiamo battere i pugni sul tavolo (quelli che non sappiamo battere sulle quote migranti) per sforare il deficit e farci dare altro denaro oltre a quello che già non sappiamo spendere per i progetti finanziati da Bruxelles.

È alternativo a Forza Italia? Su molti temi, in primis il mantra sulle tasse, è sovrapponibile.

È alternativo alla Lega? Vedasi il capitolo sulla tolleranza.

È alternativo ai Cinque Stelle? Insegue gli stessi voti, e a livello di comunicazione spesso lo fa con i medesimi toni urlati, additando ogni forma di critica come un Rocco Casalino qualunque.

L’altro giorno ho incrociato in treno una deputata renziana. La conosco da anni. È una persona perbene, competente, sincera. Mi ha detto che bisogna far fronte perché sennò arrivano i fascisti. Il che (l’arrivo dei fascisti, o come vogliamo chiamarli) mi sembra plausibile, anche se confido molto in Mattarella.

Non ho avuto cuore di chiederle perché bisognerebbe votare proprio il Pd. Né se si sia resa conto, tra un tweet e l’altro sui gufi e rosiconi, tra un annuncio mirabolante e una finta autocritica, tra un salto della quaglia arrivista e la rivendicazione di risultati mai ottenuti, tra una mossa tattica e l’altra per lucrare il voto di chiunque, che hanno deciso di non chiederlo più a me.

Ce ne faremo, credo, entrambi una ragione.

Ma credo che i primi a non sapere dove accidenti sono capitati siano proprio loro.


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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda ranvit il 06/01/2018, 19:24

Godetevi Berlusconi :lol: :lol: :lol:
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda pianogrande il 07/01/2018, 0:15

Un articolo simile dovrebbe sprecare un po’ della intelligenza, profusa a piene mani solo sul PD, per azzardare qualche comparazione e cioè confrontare i vari partiti sugli stessi argomenti.
Forse l’acuto giornalista Si riserva di dirci il resto in successive puntate e spiegandoci anche come l’arte del compromesso possa essere così pericolosa per l’identità di chi fa politica.
A quel punto, però, anche l’acuto giornalista dovrebbero scendere a qualche compromesso e l’articolo si farebbe un po’ più fatica a leggerlo e desterebbe meno entusiasmi anti piddini
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda flaviomob il 07/01/2018, 3:38

Ripeto, seguo Bottura da anni e, pur non essendo ne' renziano ne' antirenziano, ha sempre difeso o comunque motivato le politiche del pd e dei governi da questo appoggiati, anche a prezzo di aspri confronti con i commentatori. Io, se fossi del pd, qualche riflessione proverei a farla. Non lo sono e ormai non ho alcuna fiducia nella classe dirigente del partito, ad eccezione di Rosi Bindi e di alcune realtà locali come quella milanese.

Non credo peraltro che sia giusto candidare un presidente del senato, seconda carica istituzionale, come leader politico. Non mi pare che ci siano precedenti in questo senso nell'Italia repubblicana (e forse neppure in quella monarchica).

___

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/0 ... e/4077047/


Calenda: “Attacchi di truppe renziane sui social? Succede spesso, triste e squallido. Il Pd esca dal Truman Show di promesse”
Nuovo capitolo dello scontro tra il ministro dello Sviluppo e gli "ortodossi" del Pd: "Il confronto è utile se è sul merito. Meno se diventa un attacco su presunte ambizioni personali"

“Lo fanno ogni volta che devio dalla linea ufficiale o esprimo pensiero autonomo. Triste e squallido ma tutto sommato innocuo”. Chi parla, anzi chi scrive su Twitter, è il ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. Il soggetto di cui parla sono quelle che un utente definisce le “truppe renziane”. In un altro tweet Calenda sottolinea che “sarebbe utile definire insieme il come e perché di un cambiamento di linea sul canone PRIMA di trasferirlo ai giornali”. E’ l’ennesimo capitolo di uno scontro tra Calenda e i vertici del Partito Democratico sulla proposta di Matteo Renzi di togliere il canone Rai, dibattito al quale si è aggiunto anche il presidente del partito Matteo Orfini con toni anche energici.

C’è chi replica, con meno verve di altri che hanno attaccato il ministro sul social network: “Mi scusi ma Lei può esprimere giustamente il suo punto di vista e noi della “truppa Renziana” non possiamo replicare a quello che dice perché non condiviso? Il termine squallido se lo poteva risparmiare…”. E Calenda insiste: “Sempre sul merito. Anzi utile e interessante. Meno se diventa un attacco su presunte motivazioni/utilità/ambizioni personali. Cosa che ho sempre cercato di evitare. Però mi rendo conto che la politica è anche questo. Perciò ritengo tutto sommato fenomeno innocuo”.

Su Repubblica, in un’intervista, Calenda aveva parlato di “un enorme Truman Show di promesse insostenibili”, un contesto dal quale il Pd – dice – dovrebbe uscire. Un ragionamento fatto dopo la promessa di Renzi, appunto. “Altrimenti non solo non guadagnerà nuovi voti, ma perderà anche l’elettorato di centrosinistra”. “Verso Renzi”, dice Calenda a Repubblica, “ho sentimenti di gratitudine e di lealtà. Ma questa lealtà non può essere cieca fedeltà e approvazione di ogni proposta, peraltro quasi mai condivisa”, rimarca. “C’è un tema di modo e serietà nel porre certe questioni di cui peraltro, come ministro, sono responsabile. Il governo Renzi è quello che ha messo il canone in bolletta, dicendo che era fondamentale per rilanciare il ruolo di servizio pubblico della Rai. Poi il governo Gentiloni ha firmato la nuova convenzione e si accinge a firmare il nuovo contratto di servizio. Non è che adesso si può dire, in modo estemporaneo e senza una riflessione, che i soldi per la Rai li tira fuori la fiscalità generale”. “Sono stato così secco su questa proposta perché Renzi mi ha chiesto la disponibilità – e io gliela ho data – a collaborare sul programma del Pd. Ma lo faccio a patto che si lavori a un progetto per il paese, non a battute estemporanee da Truman Show“. “Offrire temi che durano lo spazio di un mattino non è il ruolo che spetta ad un centrosinistra che ha governato bene per una legislatura. E non penso che sia nemmeno quello che gli elettori del centrosinistra chiedono. Peraltro il gradimento verso Gentiloni dimostra proprio questo”.

(Il Fatto)


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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda ranvit il 07/01/2018, 9:15

Confermo....Calenda è anche un buon ministro, ma politicamente è prossimo al nulla...insomma un tecnico. 8-)
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda franz il 07/01/2018, 11:38

Le idee del Partito democratico .... ovvero poche e confuse :?

Qui il post ufficiale su FB della proposta di "abolire il canone RAI".

https://www.facebook.com/partitodemocra ... =3&theater

Il testo allegato all'immagine sostiene che:
Sostenere la Rai attraverso il contributo della fiscalità generale e non gravando sugli italiani è possibile. Lo proponiamo solo noi. Perché solo noi vogliamo davvero liberare le risorse dei cittadini.

Da quanto scritto, risulta che secondo il PD le fiscalità generale non grava sugli italiani. :lol:
Forse grava solo sugli stranieri? :D
Ma sono analfabeti funzionali o pensano che lo siano tutti gli elettori?

In realtà questo avviene quando si fa a gara con grillini e centrodestra a chi la spara piu' gossa.

Un caro amico ha così replicato:

-> il canone RAI non esiste, esiste una imposta per la detenzione di apparecchi atti o adattabili alla ricezione di trasmissioni televisive.

-> il costo per i cittadini NON è stato abbassato (l'introitato dello stato a fronte dell'imposta è maggiore di prima), semplicemente ridotta l'evasione.

-> Abolire una imposta mantenendo inalterati i costi che va a coprire (RAI) vuol dire prendere per il sedere il contribuente.

-> Spostare il costo della RAI da una imposta a un'altra imposta (fiscalità generale) è considerare i contribuenti tutti idioti. E personalmente non voto certamente chi mi dà dell'idiota.

-> Vorrei che il genio che ha scritto che "la fiscalità generale non grava sui cittadini" mi spiegasse cortesemente chi la copre e in quale modo (se non chiedo troppo).

Spostando l'onere sulla fiscalità generale, verrebbe pagato anche da chi non ha la TV o altri apparecchi atti a ricevere le trasmissioni.
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda ranvit il 07/01/2018, 13:18

Ecco altri Calenda.... 8-)
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda Robyn il 07/01/2018, 14:20

Anche Grasso lancia la sua balla elettorale.Aboliamo le tasse universitarie!bè che dire ognuno ha le sue idee
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Re: Le idee del Partito democratico

Messaggioda franz il 07/01/2018, 15:32

ranvit ha scritto:Ecco altri Calenda.... 8-)

100 Calenda, Fornero e Monti e l'Italia riparte.
100 Berlusconi, Renzi, Salvini, Grillo, Di Maio, Meloni e l'italia continua ad affondare nei debiti e galleggiare come i dannati nella seconda bolgia dell'ottavo cerchio dantesco.
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