
Un nuovo Cs lo puo' fare solo l'elettorato!

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Pisapia a Orlando: "No a listoni, serve nuovo centrosinistra di governo"Pisapia a Orlando: "No a listoni, serve nuovo centrosinistra di governo"
Giualiano Pisapia (ansa)
L'ex sindaco di Milano sottolinea la necessità di una forza innovativa "che faccia riforme sostanziali, che non ceda sui propri valori e dia una svolta profonda a un Paese in affanno". E sullo ius soli: "Fare di tutto per approvarlo, soluzione non più procrastinabile". La risposta del ministro: "Serve più coraggio, fuori chi non lo vuole"
ROMA - L'unico modo per superare le difficoltà è restare uniti. E dare vita a un centrosinistra innovativo che, senza rinunciare ai propri valori, agisca per dare nuova spinta a un Paese in affanno. Ne è convinto Giuliano Pisapia che, in un messaggio inviato alla riunione dei Dems di Andrea Orlando, in corso a Roma, sottolinea: "Anche noi stiamo lavorando a un nuovo campo largo e inclusivo e tengo a dirvi che le porte di questo progetto politico sono spalancate a tutti coloro che hanno a cuore la ricostruzione del campo democratico e progressista", invitando a superare le divisioni e i malumori.
E quindi critica quanti lavorano a dividere invece di unire: "Mentre molti dividono ed escludono, continuo a pensare che si possa uscire dalle difficoltà soltanto insieme, mai da soli". L'ex sindaco di Milano, che era stato invitato all'evento, ma che non ha potuto partecipare a causa di altri impegni, spera "con tutto il cuore che abbiate successo nel vostro intento di 'unire per l'Italia'", ha scritto.
• OBIETTIVI COMUNI
"Da tempo perseguiamo un unico obiettivo: dare a un Paese in cui la crisi e la fragilità sociale hanno creato disagio e tolto opportunità alle famiglie e ai suoi figli, una proposta politica che possa tornare a dare speranza. La paura, la disperazione, la rabbia dei ceti sociali più colpiti dalla crisi rischia di essere raccolta dal populismo e da una destra che ogni giorno fomenta la guerra degli ultimi contro i penultimi, degli italiani contro gli stranieri, dei forti contro i deboli. Per questo - ha spiegato Pisapia - Campo progressista, da mesi, ha iniziato una faticosa avventura per chiedere discontinuità nel campo del centrosinistra. Non per velleità di personalismi, ma per il Paese. Perché ancora oggi crediamo, e credo, che ci sia bisogno di cambiare e di unire. E non solo e non tanto le forze politiche. Cambiare le politiche e unire le persone. Cioè coloro che la crisi ha separato e reso fragili. Le diseguaglianze e le sacche di povertà estrema sono sotto i nostri occhi".
• NIENTE LISTONI
Pisapia insiste sul fatto che i problemi quotidiani sono sotto gli occhi di tutti :"Le diseguaglianze e le sacche di povertà estrema sono sotto i nostri occhi. Non basta la retorica dell'autosufficienza né un leader solo al comando a convincere gli italiani che tutto va bene". Si sbaglia, quindi, a rispondere "con inverosimili listoni elettorali a chi, come noi, chiede un campo largo che possa accogliere chi oggi non si sente rappresentato, chi si rifugia nell'astensione, i delusi dell'attuale centrosinistra, tutti quegli amministratori locali che lottano ogni giorno con mille difficoltà e le tante associazioni di volontariato che spesso si sostituiscono allo stato. La risposta di cui abbiamo bisogno è un nuovo centrosinistra di governo, radicalmente innovativo, che faccia riforme sostanziali, che non ceda sui propri valori e non si limiti a criticare, ma prenda tutte quelle misure necessarie per dare una svolta profonda a un Paese in affanno".
• IUS SOLI
Non è mancato, nel messaggio di Pisapia, un invito a fare presto per l'approvazione dello ius soli, tema su cui le tensioni nel centrosinistra non mancano, soprattutto dopo che il ddl è sparito dal calendario di settembre dei lavori del Senato: "È in gioco la fiducia di migliaia di bambini e ragazzi nelle istituzioni del Paese in cui sono nati e vivono. Persone che ancora oggi vedono negati diritti fondamentali. Si tratta di una grave e inaccettabile frattura nella società, la cui soluzione non può essere più procrastinabile".
• ORLANDO: "CI VUOLE PIU' CORAGGIO"
E a Pisapia Orlando, a termine dell'incontro, ha risposto con l'invito a mettere la parola fine a rancori e recriminazioni e a fare una selezione, anche all'interno del partito, ma in generale nel centrosinistra, tra chi vuole una prospettiva comune e chi no, criticando la scelta fatta da Mdp in Sicilia con l'obiettivo "di far perdere il Pd": "Dico a Giuliano Pisapia che ci vuole più coraggio: adesso è il momento di costruire una prospettiva politica. Adesso è il momento di dividere il campo tra chi vuole il centrosinistra e quelli che non lo vogliono, nel Pd e dentro la sinistra radicale. Dividere il campo, per poi unirlo".
Orlando, nell'intervento conclusivo dell'evento ha ribadito che "la nostra battaglia va fatta dentro e fuori il Pd" e ha chiarito che non ha intenzione di andare via dal partito: "Noi non dobbiamo essere la minoranza come in passato. Non deve esserci l'idea che la sinistra risolve i suoi problemi se toglie di mezzo Renzi. Perché se poi Renzi vince le primarie, l'unica via è andarsene via e io non voglio andare via dal Pd che è comunque l'unico argine ai populismi e alle destre"