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Regali

MessaggioInviato: 02/01/2009, 0:15
da pierodm
Ho ricevuto, come graziosa curiosità, dall'amico greco Alexis questa notizia, che mi è sembrato interessante girare in questo forum.
L'ambasciatore israeliano ad Atene manda come regalo natalizio tre bottiglie
di vino all'onorevole Pangalos, membro del parlamento greco del partito di
centro PASOK (corrispondente al PD nostrano) ed ex ministro. Quest'ultimo
restituisce il regalo con una lettera che suona cosi':


Grazie per il regalo, le auguro a lei, la sua famiglia e tutto il personale
dell'ambasciata felice anno nuovo tanta salute ecc..
Purtroppo ho notato che questo vino fu prodotto sulle alture del Golan. Mi e'
stato detto da quando ero bambino di non rubare e di non accettare cose
rubate.Quindi non posso accettare questo regalo, glie lo devo restituire.
Come lei sa, il suo paese occupa illegalmente le alture del Golan che
appartengono alla Siria secondo le leggi internazionali e numerose decisioni
della comunita' internazionale. Esprimo la speranza che Israele possa trovare
la sicurezza entro i confini riconosciuti e cessino le azioni di terrorismo,
ecc... ma spero anche che il suo governo cessi di praticare la politica della
punizione collettiva come quella applicata in grande scala da Hitler.
Azioni come quelle di questi giorni dell'esercito israeliano a Gaza, ricorda
al popolo greco gli olocausti come quelli di Kalavrita o di Doxato o di
Distomo (villaggi rasi a terra con massacro delle intere popolazioni da parte
dei tedeschi in Grecia) e certamente quello del ghetto di Varsavia.
Con questi pensieri mi permetta di esprimere i migliori auguri ecc....
Atene 30/12/ 08
Theodoros Pangalos membro del parlamento greco.

Re: Regali

MessaggioInviato: 02/01/2009, 12:14
da ranvit
Forse al deputato greco (ma anche ad Alexsis) bisognerebbe ricordare che le alture del Golan furono occupate in risposta a ripetuti tentativi della Siria, unitamente a Egitto e Giordania, di cancellare Israele dalla faccia della terra.

Vittorio

Re: Regali

MessaggioInviato: 02/01/2009, 16:41
da pierodm
Caro Vittorio, l'oggetto della segnalazione di Alexis, e della mia, non era la valutazione del deputato greco della situazione nel Golan, ma la coerenza, la capacità di far seguire comportamenti conseguenti alle proprie convinzioni.
Il fatto che queste convinzioni siano giuste o sbagliate, o discutibili, è un'altra questione.

Nel nostro paese, non solo adesso, non solo a sinistra, ma da sempre, come atteggiamento sistematico, c'è invece la tendenza a giustificare e anzi a trovare politicamente molto "saggio" qualunque compromesso, qualunque comportamento giudicato "conveniente", anche quando contraddice le proprie idee.
Per la verità, quelli furbi cominciano il lavoro a monte, elaborando idee e convincimenti già in partenza compromissori, elusivi, che tengono quattro piedi in sedici staffe.

Re: Regali

MessaggioInviato: 02/01/2009, 17:01
da ranvit
Caro Piero, solo i cretini non cambiano mai idea, neanche di fronte a prove oggettive.
E nel caso specifico la situazione è nota da tempo.

Vittorio

Re: Regali

MessaggioInviato: 03/01/2009, 19:17
da pierodm
Il guaio è che, per non sembrare cretini, gl'italiani cambiano idea con troppa facilità.
Anzi, per fare prima, preferiscono avere più che altro opinioni, invece delle idee, che non sono tanto facili da cambiare con decenza.

Ma tutto questo non toglie nulla al nocciolo del problema: cambiata o non cambiata, vecchia o nuova di zecca, un'idea richiederebbe sempre un minimo di coerenza nel comportamenti - certo, bisogna che rimanga stabile il tempo necessario per essere individuata almeno da chi ce l'ha.

Re: Regali

MessaggioInviato: 03/01/2009, 19:57
da ranvit
pierodm ha scritto:Il guaio è che, per non sembrare cretini, gl'italiani cambiano idea con troppa facilità.
Anzi, per fare prima, preferiscono avere più che altro opinioni, invece delle idee, che non sono tanto facili da cambiare con decenza.

Ma tutto questo non toglie nulla al nocciolo del problema: cambiata o non cambiata, vecchia o nuova di zecca, un'idea richiederebbe sempre un minimo di coerenza nel comportamenti - certo, bisogna che rimanga stabile il tempo necessario per essere individuata almeno da chi ce l'ha.


Non mi pare affatto che gli italiani cambino idea cosi' facilmente : sono storicamente un popolo di centrodestra! :evil: :evil: :evil:

Vittorio

Re: Regali

MessaggioInviato: 04/01/2009, 2:59
da pierodm
Caro Vittorio, è proprio la frenesia dei cambiamenti superficiali a lasciare le cose come stanno.
Credo che sia perfino affascinante vedere quanta sia la disponibilità degl'italiani ad assimilare qualunque cosa arrivi da qualunque parte - fino a poco tempo fa era la principale ragione di una delle nostre principali virtù, quella di essere accoglienti e ospitali con tutti.
Come rovescio della medaglia, però, c'è il fatto che manca totalmente nella nostra cultura il senso delle tradizioni, e la tendenza a conservare gelosamente il patrimonio comune e anzi a riconoscere certi beni comuni come patrimonio.

Per quello che riguarda la storica "anima di destra" che abbiamo sottolineato tante volte, e alla quale tu facevi riferimento con la tua battuta, la chiave sta tutta nel "Franza o Spagna, purché se magna": l'idea è che "se magna", quello che si cambia con disinvoltura è Franza o Spagna, tessera e partito, bandiera e gabbana, che gl'italiani non considerano "idee" ma appunto cappelletti e bandierine che in fondo non valgono di più della stoffa con cui sono fatte.
Se esiste un modo rapido e sicuro per fare la figura del coglione - in Italia, per un politico ma non solo - è mostrare un minimo di intransigenza e di coeenza di idee, o meglio intransigenza su quelle che sono idee per chi ce l'ha, ma sono considerate o moralismo o stravaganze da intellettuale dalla maggioranza.

Tante ragioni, e anche secoli di cattolicesimo, hanno fatto sì che l'italia sia un paese sostanzialmente profano e pronto ad ogni dissacrazione, per il solo fatto d'essere privo di senso del sacro e incapace d'idealismo.
Il pragmatismo machiavellico è un'ideologia buona per paesi potenti e geniali. Priva del genio rinascimentale e del potere economico di allora, il machiavellismo si mostra in tutta la sua miseria umana e politica.

Re: Regali

MessaggioInviato: 04/01/2009, 10:48
da franz
pierodm ha scritto:Per quello che riguarda la storica "anima di destra" che abbiamo sottolineato tante volte, e alla quale tu facevi riferimento con la tua battuta, la chiave sta tutta nel "Franza o Spagna, purché se magna": l'idea è che "se magna", quello che si cambia con disinvoltura è Franza o Spagna, tessera e partito, bandiera e gabbana, che gl'italiani non considerano "idee" ma appunto cappelletti e bandierine che in fondo non valgono di più della stoffa con cui sono fatte.

Eviterei la genaralizzazione sugli italiani perché molti di loro (ritengo la maggioranza) sanno mangiare (farsi e procurarsi da mangiare) senza "Franza o Spagna" e quello che vai illustrando, indubbiamente vero, riguarda una parte importante ma minoritaria della nostra popolazione.
In ogni caso, per tornare al tema, bene ha fatto quel parlamentare a rendere il regalo, per coerenza o per qualsiasi altro motivo lo abbia guidato. Ovviamente il fatto di rendere pubblica la cosa ci aggiunge un pizzico di demagogia e di propaganda, che va sempre bene ed aiuta la coerenza. Non so se su altri temi, che non vengono resi pubblici, c'è pari coerenza.
La Grecia quanto a corruzione è messa addirittura peggio di noi quindi ogni dubbio è lecito; spesso questi annunci pubblici vengono fatti proprio per non parlare di altro.

Ciao,
Franz

Re: Regali

MessaggioInviato: 04/01/2009, 13:43
da pierodm
Non è tanto questione di generalizzazioni, quanto di cultura prevalente e diffusa: non riguarda al cento per cento nessun singolo individuo, ma riguarda tutti nel loro insieme, specialmente quando si guardano i comportamenti di massa, tra i quali spiccano le scelte politiche.

Non conosco quel parlamentare greco e nemmeno la situazione politica greca, al punto da addentrarmi nel giudizio.
Mi sembra, però, che rendere pubblico un atto che ha chiare ragioni politiche sia un fatto perfettamente giustificato.
Diverso il discorso per quelle azioni che hanno un significato sociale, ma non sono strettamente politiche, come per esempio un contributo ad un'associazione assistenziale o un gesto caritatevole.

Quanto alla corruzione in Gracia, sarebbe interessante conoscere l'opinione di persone che la frequentano o che ci vivono.
Io ho un amico - tra l'altro iscritto al forum, che però scrive poco o niente - che frequenta la Grecia da appassionato ed esperto navigatore, ed ha un trimarano ormeggiato in permanenza in un porticciolo greco.
I suoi racconti di viaggiatore parlano di esperienze amarissime e vergognose nella gran parte delle coste e degli ormeggi italiani, mentre la Grecia è praticamente un paradiso a confronto: non solo in termini di funzionalità e di efficienza, ma anche in quelli specifici dell'esosità, del rispetto dei diritti e della corruzione spicciola - talvolta ai limiti della vera e propria estorsione.