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Stato,Chiesa e laicità

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Stato,Chiesa e laicità

Messaggioda Robyn il 13/12/2008, 12:45

Stato e Chiesa sono due stati indipendenti e separati.In linea teorica non sarebbe ammessa l'ingerenza dello stato della chiesa nelle vicende dello stato italiano perche lo stato della chiesa è uno stato al pari degli altri stai europei.E come se ad esempio l'Austria dicesse all'Italia che quel tipo di legge non gli piace.Ma le scelte che si fanno sono il frutto del contributo di tutte le componenti esistenti in paese .All'interno dello stato laico esistono i cattolici non laici e i cattolici laici,quindi le leggi si fanno con un lavoro di collaborazione fra queste componenti.L'ingerenza ha invece diverse cause.La prima può essere la non sufficente capacità dei cattolici laici di far valere le proprie ragioni all'interno dello stato laico.La seconda dovuta a rigidità di posizioni dei cattolici non laici.Per far valere le proprie ragioni i cattolici laici,non devono ergere muri ,proibire etc ma saper mediare ,aver sempre un'alternativa valida che per lo meno dia gli stessi risultati anche dilazionati nel tempo.Il fatto che altri paesi europei siano riusciti ad avere delle leggi ,che su temi eticamente sensibili in Italia provocherebbe dibattiti accesi,non dipende dal fatto che c'è la presenza della chiesa.Ogni paese europeo a fatto scelte diverse in relazione alla sua cultura e tradizioni.Per esempio Spagna e Inghilterra sono stati molto liberali sulla fecondazione eterologa,la Francia la ammette solo in casi di sterlità accertata.L'Italia ha fatto la scelta della fecondazione solo all'interno della coppia ma questa non basta.Bisogna sviluppare di più la ricerca sulla sterilità o infertilità ,sulle cellule staminali adulte,sul cordone ombelicale etc,lasciando stare le cellule staminali embrionali.Quindi anche l'Italia farà scelte in relazione alla sua cultura e tradizioni.La laicità è tutta intatta e da ridefinire ma ha avuto strappi su temi eticamente sensibili.Le antiche laicità e cioè quella anticlericale e quella clericale non funzionano più ed è necessario sviluppare la terza laicità Ciao Robyn
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Re: Stato,Chiesa e laicità

Messaggioda Paolo65 il 13/12/2008, 13:04

A mio parere tutto si riduce alla debolezza della politica italiana e delle sue istituzioni, incapaci di autonomia e di connivenza con le gerarchie vaticane sempre e solo per questioni di potere politico.

Pur di arrivare al potere sia la DX che il CS al momento del voto,ed anche dopo, cercano di non mettersi contro il Vaticano(il quale è capace di spostare voti)venendo a mancare proprio uno dei primi doveri della politica,la quale deve essere autonoma e laica,che non significa anticattolica.

Sono uno di quelli che ha sempre attaccato la politica e e le istituzioni, non il Vaticano,proprio perchè quest'ultimo fa il suo dovere che in sintesi è quello di mantenere il potere di influenzare le scelte politiche,che non vanno nella direzione del credo religioso.

Quando DX e CS capiranno che il loro servilsmo è utile solo per il potere ma danneggiano il concetto stesso di laicità dello Stato, e spesso di conseguenza danneggiano le scelte e le volontà dei cittadini,questo paese farà un decisivo passo avanti.

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Re: Stato,Chiesa e laicità

Messaggioda Robyn il 13/12/2008, 13:41

Quello di servirsi della chiesa per andare al governo è una cosa che finirà.I cittadini che non saranno più disinformati sù certe tematiche sapranno cosa fare,sapranno cosa dare e cosa no,ma è necessario che i laici non cattolici seguano i laici cattolici ,e questo senza rinunciare a nulla nella maggior parte dei casi.C'è un errore di sintassi nel messaggio precedente.Ho scritto cattolici non laici al posto di laici non cattolici per quel che rigurda le rigidità di posizioni Robyn
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Re: Stato,Chiesa e laicità

Messaggioda franz il 14/12/2008, 13:12

Paolo65 ha scritto:A mio parere tutto si riduce alla debolezza della politica italiana e delle sue istituzioni, incapaci di autonomia e di connivenza con le gerarchie vaticane sempre e solo per questioni di potere politico.

Pur di arrivare al potere sia la DX che il CS al momento del voto,ed anche dopo, cercano di non mettersi contro il Vaticano(il quale è capace di spostare voti)venendo a mancare proprio uno dei primi doveri della politica,la quale deve essere autonoma e laica,che non significa anticattolica.

Questa è la debolezza della politica di ogni paese, perché in ogni paese esistono comunità (religiose o no) di cui si cercano i voti. In usa i candiati cercano i voti degli ispanici, dei neri, degli ebrei. Lo fanno ovviamente mettendosi in contatto con le loro organizzazioni, partecipando ai loro incontri ufficliali, facendo dichiarazioni di appoggio e sostegno.
Piu' che di una debolezza direi che è la normale prassi politica.
L'anormalità nostra non è nella ricerca del voto cattolico, cosa del tutto legittima, ma nel fatto che esso si intende rappresentato dalle gerarchie vaticane, quindi di uno stato estero.
Ciao,
Franz
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Re: Stato,Chiesa e laicità

Messaggioda pinopic1 il 15/12/2008, 15:26

Non vuol dire niente il fatto che per molti secoli l'unico fattore unificante, unico elemento in comune tra i popoli della penisola e le sue isole sia stato la Chiesa? A prescindere dal potere che esercitava sui vari capi di stato.
C'era anche la lingua ma era parlata soltanto dalle classi colte e dalle stesse soltanto in pubblico.
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