ranvit ha scritto:Avevo scritto e ripeto:
Il RM è una cosa seria che si puo' fare solo in presenza di un tambureggiante controllo abbinato ad offerte di lavoro (e ndo' stanno?) che se rifiutate ti fanno perdere il diritto a percepirlo! Ne riparliamo se e quando l'economia del Paese si sarà ripresa per bene, con relativa drastica riduzione della disoccupazione!
Ma a quanto pare non è chiaro alle anime belle: "i 4 idioti" sono in realtà la stragrande maggioranza dei tanti italiani sempre alla ricerca di come "fottere" lo Stato. Vedi l'esenzione dal ticket sanitario e piu' in generale la formulazione di un Isee da poverelli...possibile grazie ai mancati controlli.
Nel frattempo per i veri (o quasi...) poveri ci sono già altre forme di sostegno.
Rnvit, se non fai un minimo di sforzo mentale per capire chi ti scrive, non riuscirai a capire cosa l'interlocutore vuole comunicarti.
Hai cercato di capire almeno un po' di quanto ti ho scritto? o devi per forza screditarmi per affermare a tamburo battente la tua idea?
Quando scrivo ad esempio: "un ammortizzatore economico ANCHE per il sistema imprenditoriale", è un concetto che escludi a priori o vuoi ragionarci?
Oppure quando scrivo: "ovviamente qui si apre un altro capitolo, quello di mettere nella condizione agli enti di controllo di funzionare...ma questo rientra nella riforma dello Stato che qualcuno si vede ben bene da non toccare (in meglio)", comprendi che voglio discutere anche di altro?
Discutere del reddito minimo vuol dire discutere di come si vuole l'Italia, perché il reddito minimo potrebbe comportare uno stravolgimento della forma mentis che ha caratterizzato il legislatore italiano e l'italiano medio stesso degli ultimi decenni.
E mi lascia basito che, anche dal governo che si dice di sinistra, la risposta puntuale sia: occorre più lavoro.
In ciò non percepisci una singolare, e attesa, chiusura in un conformismo che nel resto d'europa ormai non esiste più?