ranvit ha scritto:I realisti ed i pragmatici su che base o legge morale pensano di condurla avanti?
Anche qui lo stesso appunto:
"non mi sembra che questo pensiero ti appartenga. Faresti prima e meglio a riportare gli autori delle frasi che citi".ranvit ha scritto:Al mondo tra bianco e nero ci sono milioni di sfumature, tutti quelli che nella Storia hanno predicato di voler percorrere la via del bianco o del nero assoluti hanno fatto danni....ma grossi!
La vita può essere interpretata in tanti modi. Ci sono quelli che badano "all'uovo oggi" e ci sono gli altri che vogliono costruire un futuro.
L'uovo oggi non ha bisogno di tanti fronzoli, né di sentimentalismi: i più tendono a prendere "l'uovo dal nido lasciato incustodito dai produttori-covatori".
Costruire il futuro, invece, può avere due opzioni: la prima segue la strada già percorsa per avere "l'uovo oggi" anche per i giorni a venire; la seconda non può prescindere dal pensare su come assicurarsi il necessario quotidiano con le proprie forze e, al limite, con quelle del gruppo (popolazione) in cui si vive.
Questa seconda opzione richiede analisi e lavoro di meningi (non di tutti, solo da parte di qualcuno), che sfociano in progetti ideali (il reale, "l’uovo oggi" comporta solo il rischio di prendere le beccate dei difensori del nido) in relazione ai quali fare programmazione personale (fino a quando è possibile) e collettiva.
Mi viene difficile pensare che "i fratelli della filibusta" o "le orde barbariche" siano animati da qualche ideale ... ma se ci si vuol difendere da questi "speciali pragmatici" non bisogna lasciare tutto al caso (o alle trovate di qualche eroe o alla grazia di qualche figura religiosa) ma organizzarsi con compiti personali e regole collettive, soprattutto se non si dispone di sufficienti averi per riscattare il sequestro di qualche familiare.