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Riforme: il renzismo? E’ questa cosa qua

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Riforme: il renzismo? E’ questa cosa qua

Messaggioda pianogrande il 20/07/2014, 22:35

Iafran ha scritto:http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07/19/riforme-renzi-con-b-anche-condannato-grillo-teatrino-m5s-mette-in-dubbio-nostra-buona-fede/1065821/

Riforme, Renzi: “Con B. anche condannato. M5S? Teatrino”. Grillo: “Pd la smetta”

“Con FI che rappresenta milioni di voti non c’è un accordo di governo ma istituzionale perché in un Paese civile le regole si fanno insieme. Dal punto di vista istituzionale mantenevo la parola anche se Berlusconi fosse stato condannato”. Dopo il silenzio di ieri Matteo Renzi parla da Maputo, in Mozambico, una delle tappe del suo viaggio africano, e replica a chi sostiene che con l’assoluzione di Silvio Berlusconi dalle accuse di prostituzione minorile e concussione nell’appello del processo Ruby, il patto del Nazareno sia più forte.

. . . . . .
I cittadini che si sono astenuti (25%) e quelli che hanno votato M5S e gli altri ... non contano!
I papisantissimi (per gli affascinati dal dio denaro) si devono rispettare, a costo di infrangere le condanne della Magistratura.
Proprio un bel futuro per l'Italia, per il Meridione, per l'Europa.
La Ruota della Fortuna continua a girare ... per gli "avventurieri decisi a cogliere il momento".

Pare che l'unico metodo per far "contare" tutti sia non fare assolutamente niente.
Chi confonde questo metodo con la democrazia fa un gran male alla democrazia e un enorme favore ai sostenitori di regimi dittatoriali.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Riforme: il renzismo? E’ questa cosa qua

Messaggioda Iafran il 21/07/2014, 9:06

pianogrande ha scritto:Pare che l'unico metodo per far "contare" tutti sia non fare assolutamente niente.
Chi confonde questo metodo con la democrazia fa un gran male alla democrazia e un enorme favore ai sostenitori di regimi dittatoriali.

... L'importante è che si ascolti uno BUONO su tutti (il papisantissimo) per fare le riforme che ognuno si aspetta (ingenuamente) ma soprattutto elargendo, a piene mani, fiducia e consenso ad un "emerito condannato dalla Magistratura all'interdizione dei pubblici uffici"?
Questo, purtroppo, è quello che passerà per la voglia di fare "per fare comunque qualcosa". La casta, naturalmente, penserà solo a se stessa, non certamente per rispondere alle gravi carenze economiche e sociale dei cittadini italiani.
A dire che il superdinamico giovane politico (Renzi) gode anche dell'appoggio dei cittadini, di quegli stessi che hanno rimproverato alla classe politica di non aver risposto al compito a cui sarebbe chiamata.
Ma il grave torto di questi cittadini è pensare che la concentrazione del potere possa soddisfare meglio e bene i bisogni della popolazione!
Non è che qualcuno pensa che siamo nello stato in cui siamo per aver dato ascolto ai cittadini che si sono ribellati (quando hanno potuto) ai desideri non troppo reconditi del papisantissimo e di tutta la sua "gente"?
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Re: Riforme: il renzismo? E’ questa cosa qua

Messaggioda Robyn il 21/07/2014, 13:16

La concentrazione dei poteri non esiste e non può esistere eppure la democrazia dell'alternanza si pratica in tutta Europa
Spagna-Monarchia alternanza fra Psoe e Popolari senato ad elezione mista diretta indiretta
Regno Unito-Monarchia alternanza Labour party,Tory camera dei pari indiretta i cui membri scelti dalla Regina con decisa separazione dei poteri,camera comuni 650 deputati
Germania-Repubblica Parlamentare alternanza Spd Cdu bundesrat ad elezione di secondo grado,presidente di garanzia,bundestag di 650 deputati
Francia-Repubblica Presidenziale alternanza Psf Ump senato ad elezione di secondo grado,"forte limitazione indipendenza del potere giudiziario e della corte costituzionale,forte concentrazione dei poteri da parte dell'Eliseo,forte limitazione dei poteri del parlamento con 650 deputati"
Austria Repubblica Parlamentare alternanza Pso Ovp elezione bundesrat di secondo grado
Italia-Repubblica Parlamentare alternanza Pd,cdx,presidente di garanzia,elezione di secondo grado senato possibilmente di 190 membri,forte separazione dei poteri, 618 deputati
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Re: Riforme: il renzismo? E’ questa cosa qua

Messaggioda Iafran il 21/07/2014, 17:16

Il "papisantissimo" e la sua masnada al vertice del potere politico ed economico è una caratteristica solo dell'Italia.
Io, questa peculiarità, la reputo altamente negativa per i cittadini italiani. Gli elettori del PD, che hanno opinione opposta e lo preferiscono come interlocutore politico (per le riforme istituzionali, poi), non si risentano se vengono percepiti come nuovi supporters delle "volontà" dell'ex cavaliere.
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Re: Riforme: il renzismo? E’ questa cosa qua

Messaggioda Robyn il 21/07/2014, 17:57

Iafran dimenticavo alternanza fra PD e cdx soggetto non identificato
Le riforme si fanno insieme per durare.Inoltre con questa riforma non è possibile imporre il Presidente della Repubblica e designare gli organi di garanzia.Ex se non si raggiunge il 37 ma il 36% si avranno 325 seggi alla camera,ma calcolando poi che il senato è sù base proporzionale sù un senato di 100 senatori il 36% significa approssimativamente 36 seggi che possono variare in più o in meno perche il senato non è eletto contestualmente alla camera dei deputati.Se si somma 325 a 36 si hanno 361 grandi elettori fra camera e senato,ma se si divide 730"630+100" per 2 si hanno 365 seggi superiori ai 361 della maggioranza,quindi i numeri non sono prestabiliti ma del tutto casuali anche con 340 deputati e 40 senatori perche il senato può variare la sua composizione durante la legislatura.Per quando riguarda gli organi di garanzia servono i tre quinti per designare i componenti laici da parte del parlamento di corte costituzionale e csm ben superiori alla maggioranza assoluta della camera e del senato 3/5=60% 325 o 340 invece =52% 55%.Ma meglio 190 membri per sicurezza più delegati regionali ed europei,calcolando anche che servono 9 scrutini per arrivare alla maggioranza assoluta ed eleggere il Presidente della Repubblica+il voto segreto che i costituenti hanno stabilito come garanzia
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Re: Riforme: il renzismo? E’ questa cosa qua

Messaggioda Iafran il 21/07/2014, 18:27

Il titolo di questo argomento è "il renzismo? E' questa cosa qua" dall'articolo di Andrea Scalzi, che veniva riportato integralmente e nel quale si poteva leggere:
"E’ difficile descrivere qualcosa che, come cifra distintiva, ha il nulla. E il renzismo, ideologicamente e contenutisticamente, è il nulla o quasi ... Ecco: il renzismo è questo. E’ sete di potere, ambizione sfrenata, dilettantismo ai massimi livelli, autoritarismo sbarazzino, slogan e promesse, hashtag e supercazzole. Obbligo alla positività, azzeramento dell’opposizione, arroganza benedetta dall’informazione. Ed è l’elogio acritico e dissennato del “fare”: non importa poi cosa si fa, e se quel che si fa è un orrore antidemocratico persino peggiorativo del già orrendo status quo preesistente: non importa. Quel che conta è “fare”, agire e approvare, dando agli elettori la sensazione – l’illusione – che tutto si muove e tutto cambia, quando in realtà poco si muove e nulla cambia"
Di questo bisognerebbe parlare, perché le volontà di questo personaggio (nonostante le aspettative e la fiducia dei suoi elettori) hanno creato dubbi e preoccupazioni in una parte del popolo di Cs.
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Re: Riforme: il renzismo? E’ questa cosa qua

Messaggioda Iafran il 21/07/2014, 19:06

Le conseguenze a considerare il "papisantissimo" un valido interlocutore politico.
. . . . . . .
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07 ... i/1066912/

L’assoluzione incassata dalla corte d’Appello di Milano nel processo Ruby consegna a Silvio Berlusconi la sua ennesima giovinezza politica. L’ex cavaliere ora vuole rientrare in gioco e vuole farlo alla sua maniera. Secondo un retroscena di Repubblica, l’ex premier punta ora a superare il principale ostacolo sulla strada di una nuova candidatura: la legge Severino. Secondo il quotidiano romano, Berlusconi ora sarebbe al lavoro con i suoi legali alla ricerca di una strada per “modificare la norma sulla incandidabilità o escogitare un modo per sterilizzarla nella parte in cui impedisce a un condannato in via definitiva di essere candidato in Parlamento e a Palazzo Chigi”.
“Dobbiamo battere quella strada e mi occuperò personalmente di trattare la questione con Renzi”, è il mantra che Silvio ripete da giorni, ora che si sente riabilitato dalla sentenza e forte abbastanza da tornare a trattare con il presidente del Consiglio su un piano di parità. Questo il calcolo: a Renzi chiederà la neutralizzazione della legge Severino, in cambio continuerà ad appoggiare il cammino delle riforme tenendo fede al patto del Nazareno, tanto più ora che le possibilità di una collaborazione del Pd con il M5S sembrano definitivamente tramontate. Obiettivo finale: la consacrazione di se stesso come padre della patria e il completamento del processo di pacificazione con l’avversario politico…


. . . . . .
Dai dai che ce la farai con questi finti esponenti di Cs ed alla faccia dei gonzi.
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Re: Riforme: il renzismo? E’ questa cosa qua

Messaggioda Robyn il 21/07/2014, 21:28

Se ci sono 630 deputati e 190 senatori inclusi i 73 delegati del parlamento europeo la maggioranza richiesta e quella disponibile per eleggere il Presidente della Repubblica raggiunge circa la meta dei grandi elettori con uno scarto in più o in meno di due o tre parlamentari,quindi le cose tendono a eguagliarsi.Per quando riguarda la designazione dei componenti laici di csm e corte costituzionale se la designazione è fatta separatamente fra camera e senato lo scarto è minimo,mentre se fatta in seduta comune lo scarto si amplia a 83 parlamentari quindi la maggioranza richiesta si mantiene lontano da quella assoluta ed è più garantista
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Re: Riforme: il renzismo? E’ questa cosa qua

Messaggioda Robyn il 22/07/2014, 9:12

Se il senato,anche con un'elezione di secondo grado,è in senso proporzionale,è difficile per un partito fare cambiamenti della costituzione e della legge elettorale unilateralmente perche anche se c'è una maggioranza alla camera dei deputati, al senato nessun partito ha la maggioranza quindi questo costringe a ricercare maggioranze ampie o dei due terzi per fare dei cambiamenti alla carta costituzionale.In passato abbiamo assistito a maggioranze che hanno fatto riforme della carta a maggioranza semplice titolo V del csx e riforma della seconda parte da parte del cdx la prima riuscita male la seconda respinta.Se il senato è in senso proporzionale la garanzia è che si evitano cambiamenti della carta a maggioranza semplice e cambiamenti unilaterali della legge elettorale"per ex mattarellum".Invece per quel che riguarda il processo legislativo le garanzie sono il Presidente della Repubblica che può rimettere una legge al parlamento per una seconda lettura,la corte costituzionale che può annullare per intero o parti incostituzionali di una legge la possibilità da parte del senato di introdurre cambiamenti se richiama una legge che però può essere approvata com'era in origine dalla camera rigettando tutti i cambiamenti
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Re: Riforme: il renzismo? E’ questa cosa qua

Messaggioda Iafran il 24/07/2014, 15:51

"Patti per la collettività", le proposte di riforme costituzionali concordate da un vecchio marpione ai servizi sociali e da un giovane avventuriero?
Solo coloro che non vogliono pensare o non vogliono vedere potrebbero ritenere tali i cosiddetti "patti del Nazareno"!


. . . . .
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07 ... e/1070732/

Patto Renzi-Berlusconi: adesso giocate a carte scoperte di Antonio Padellaro

In quale paese civile, in quale straccio di democrazia un governo procede a tappe forzate (e con l’avallo del capo dello Stato) allo stravolgimento del sistema parlamentare, alla modifica di interi capitoli della Costituzione e chissà a quante altre cose ancora, sulla base di un accordo segreto di cui sappiamo soltanto ciò che i due contraenti decidono benevolmente di farci sapere?
Giorni fa, su queste colonne, Furio Colombo ha scritto parole definitive sul fantomatico Patto del Nazareno stretto da Renzi con il pregiudicato Berlusconi, e sulla tragicommedia che da mesi ci viene propinata con la stessa arcana solennità della consegna delle tavole della legge sul Monte Sinai: “E se azzardi domande ti ricordano che la ragazza Bonafè ha avuto più voti di chiunque al mondo, inclusi i Kennedy”. Sì, è un paese “incaprettato” da tanti nodi scorsoi e da un colossale imbroglio semantico per cui Patto del Nazareno vuole dire Riforme (le loro) senza le quali, ci ripetono ogni giorno, il Paese affonderà sempre di più nella crisi e nella disperazione. Cosicché, ogni volta che compari e accoliti annunciano trionfanti: “Il Patto tiene”, dobbiamo temere un altro furto di democrazia. E se qualcuno s’azzarda a opporsi con le armi dei regolamenti parlamentari, sono urla e stridor di denti.
Preceduti da moniti tonitruanti, subito i rei vengono convocati sul Colle per una solenne strigliata, mentre il premier giovanotto (che se ne frega se 160mila cittadini in 7 giorni firmano contro l’imbroglio) batte i piedi per terra e minaccia elezioni anticipate. Ma ora davvero basta. Solo dei complici o dei dementi possono far credere che il “Patto” sia consistito in una stretta di mano come al mercato delle vacche. Anche i muri sanno dell’esistenza di un contratto scritto, perfino meticoloso nelle varie clausole. Questo documento deve saltare fuori e, se a Palazzo Chigi pensano di evitare il problema facendo finta che non esista, si sbagliano di grosso. Renzi si comporti da uomo di governo europeo e non da autocrate caucasico. Se davvero non ha nulla da temere, dia pubblica lettura di quel testo prima che qualcuno lo faccia al posto suo.
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