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Riforme, Mineo sostituito

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda Iafran il 23/06/2014, 18:55

Dilettanti allo sbaraglio?
Solo i "nuovi di zecca" ... i vecchi, invece, non vogliono perdere la faccia.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/06 ... o/1036466/


Immunità Senato, tutti si dissociano: scaricabarile tra governo, Pd, Fi e Lega

Anna Finocchiaro (Pd), presidente della commissione Affari costituzionali del Senato smentisce il ministro Boschi, che ieri si era dissociata dalla misura: ''L'esecutivo ha vistato due volte i nostri emendamenti, compreso quello sull'immunità. Conosceva il testo, sapeva tutto. Ha fatto una scelta". E tra i dem le frizioni aumentano. Mandelli (Forza Italia): "Noi non c'entriamo". Salvini: "Guarentigie solo per attività legislative dei senatori, chi prende mazzette deve essere arrestato"
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda franz il 24/06/2014, 8:42

Premesso che l'immunità dovrebbe valere solo nell'ambito della libertà di espressione come parlamentare e non per le attività criminali commesse nel paese, mi chiedo che senso abbia in fatto che il governo (esecutivo) debba "vistare" emendamenti del legislativo ad un progetto di riforma costituzionale. Le riforme costituzionali le fa il parlamento, non il governo.
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda flaviomob il 24/06/2014, 10:01

Ah sì? Credevo che le riforme le facesse Verdini... :lol:


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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda Robyn il 24/06/2014, 22:21

L'immunità non è una cosa dirimente.Anche in Germania l'assemblea federale non è elettiva eppure tutti i membri del parlamento hanno l'immunità.In UK la camera bassa e di nomina della Regina eppure c'è l'immunità parlamentare per tutti i parlamentari.La via crucis delle riforme forse è finita anche se avrei preferito un senato che non fosse così ristretto nella rappresentanza che avesse almeno 200 membri
Locke la democrazia è fatta di molte persone
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda Iafran il 22/07/2014, 14:41

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07 ... i/1068145/

Riforme, Napolitano: “Discussione libera nessun autoritarismo. E ora la giustizia”

(...) Ma all’orizzonte ci sono già altri obiettivi e Napolitano è ottimista: “Per condurre a conclusione” la riforma della giustizia ”si delineano forse le condizioni per una condivisione finora mancata”. Cosa è cambiato? “E’ arrivato “il riconoscimento espresso nei giorni scorsi da interlocutori significativi per ‘l’equilibrio e il rigore ammirevoli’ che caratterizzano il silenzioso ruolo della grande maggioranza dei magistrati”. L’interlocutore significativo è Silvio Berlusconi che, assolto dalla Corte d’Appello di Milano nel processo Ruby, ha espresso ”un pensiero di rispetto va poi alla Magistratura, che ha dato oggi una conferma di quello che ho sempre asserito: ovvero che la grande maggioranza dei magistrati italiani fa il proprio lavoro silenziosamente, con equilibrio e rigore ammirevoli“. (...)

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La Magistratura fa il proprio dovere ... gli altri dovrebbero rispettare sempre le sue sentenze.
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Re: Riforme, Mineo sostituito

Messaggioda Iafran il 30/07/2014, 18:43

Ma è quel che si verifica già!
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/07 ... a/1075201/

Riforma del Senato: Camera dei Lord, Rotary o massoneria? di Pierfranco Pellizzetti

Modesta proposta per uscire dall’impasse sulla riforma del Senato.
Dice Renzi: “Il punto qualificante è la non elezione dei suoi componenti”. Il motivo di tale assunto puntiglioso non è chiaro, se non per la gag dell’ipotizzato abbattimento di costi a scopi propagandistici. Comunque prendiamo per buono il principio, sebbene riveli la profonda allergia alla democrazia che da tempo contagia il ceto politico (incentivata/legittimata dal mood tracotante dell’ascesa renziana).
Resta da dirimere l’aspetto controverso del bacino in cui andare a pescare i designati all’ormai declassato secondo ramo del Parlamento.
In effetti non è stata propriamente un’idea brillante quella di ipotizzare tale cernita negli stagni delleamministrazioni locali, dove sguazzano i pesci più indagati e ricercati da finanzieri e magistrati. I piraña attualmente in cima alla graduatoria dei divoratori nazionali di pubblico denaro e benefit vari.
Forse si potrebbe salvare la capra e i cavoli del travagliato progetto (traendo fuori – così – la poveraMaria Elena Boschi dalle ambasce che le ha creato la sovra-dimensionata mansione di madrina costituente) cambiando il target in cui attingere i nuovi patres conscripti del Senato light.
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Potrebbe fornire un’utile consulenza al riguardoDavid Cameron, il primo ministro britannico che – con la sua maschera inespressiva – rappresenta al meglio la felicecontaminazione tra snobismo schifiltoso e appartenenza plutocratica.
Perché non clonare la millenaria tradizione albionica della Camera dei Lord, ricercando quanto serve nell’Annuario dell’aristocrazia italiana e prendendo in esame un po’ di soci dei vari Casini dei Nobili? Certo, questo ceto circoscritto e residuale non gode di buona fama nazionale; visto che – storicamente – ha prodotto in larghissima misura più smidollati e fannulloni che non statisti e patrioti. Diciamolo: in prevalenza damerini e macchiette. Che – tuttavia – potrebbero assicurare una ventata di buonumore molto in linea con lo spirito positivo propugnato da Matteo Renzi. Non per niente apparteneva a tale mondo anche il principe Antonio de’ Curtis, in arte Totò.
Se questa prima soluzione non andasse bene, varrebbe la pena di ricorrere all’aiuto di Luca Cordero di Montezemolo, quale utile entratura nel circuito esclusivo dei Rotary; popolato da principi del foro, baroni della medicina, capitani d’impresa e visconti universitari. “Bella Gente” addestrata a pontificare sul nulla nelle settimanali cene di club e propugnatrice di quel principio sociale del “servire” (inteso come “servirsi reciprocamente”, in termini di favori e garanzie di status) che inoculerebbe un po’ di sano cinismo compassionevole – obolo e arroganza, da ascesi alle vette della piramide sociale – molto in linea con la filosofia del premier innovatore apparente.
Ma se anche questa via risulterà impraticabile, rimane sempre aperta la soluzione casereccia: lamassoneria. Ossia l’istituzione coperta che ha in Firenze la propria capitale nazionale. Magari coinvolgendo svariati personaggini di conclamata tempra morale e forte amore patrio, il cui decano rimane il Maestro Venerabile Licio Gelli (ispiratore inesausto di tutti i progetti riformistici che in questi anni si sono succeduti; sempre ispirati a quel “Piano di Rinascita Democratica” scoperto dagli investigatori nel doppiofondo della valigia di Maria Grazia Gelli, figlia del gran capo di P2). Un Senato così concepito assicurerebbe al massimo la segretezza; garantendo – quindi – rigorosa continuità alle pratiche occulte già intrecciate al Nazareno tra Silvio Berlusconi e Renzi.
Il quale premier fa bene a insistere sull’urgenza del restyling senatoriale, visto che da questo dipendono in maniera evidente le sorti economiche e sociali del Paese. La ragione per cui sarà bene attingere alle sue forze vive e rappresentative, quali quelle che qui si sono indicate.
Iafran
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