franz ha scritto:Scusa ma chi se ne frega degli elettori?!?! Sono cinico? No, direi che sono cinici quelli che vogliono tarpare le ali ai partitini, sperando che i rispettivi elettori o convergano verso i grandi o che la smettano di rompere i co...siddetti, astenendosi.
Il problema serio è che se tarpi le ali ai partitini non solo blocchi gli attuali partitini, dediti al ricatto (implicito in ogni democrazia parlamentare in cui è il parlamento a dare la fiducia al governo) ma blocchi anche il ricambio, la nascita di nuove future forza. Il che alla casta ed ai grandi va benissimo. Un po' come dire che per aprire una nuova azianda e stare nel mercato prima devi avere l'8% del mercato, altrimenti sei fuori. Classico del pensiero 2fascio-catto-comunista".
Chi se ne frega degli elettori?
Franz, direi che mi hai convinto. I "partitini" (non tutti ovviamente, ma alcuni sì) possono svolgere una funzione rilevante. Per fare un esempio che a te farà piacere, il gruppetto di "Fare" potrebbe forse svolgere una funzione analoga a quella a suo tempo svolta dal "Partito d'Azione" e poi dai Radicali di Ugo La Malfa: era un gruppo minoritario e forse un po' snob, ma con idee importanti.
Detto questo, mi viene da pensare che forse sarebbe il caso di andare a votare, e di andare a votare con il proporzionale proposto dalla Consulta. Non mi sarebbe venuta in mente un'idea del genere, senza lo "scatto" di Renzi, ma ora forse è la cosa migliore.
L'Italia democratica è nata e vissuta con il proporzionale, il maggioritario anche estremo come il Porcellum, ha dimostrato di non saper risolvere il problema della governabilità, semplicemente spostando la polemica tra i partiti e i partitini all'interno delle coalizioni forzate, ed il "regalo" di premi di maggioranza abnormi non è stato in grado di risolvere il problema.
Adesso Civati ipotizza la possibilità di una scissione del Pd. L'idea ha un suo fascino, ma al momento il paese avrebbe bisogno di solidità e di affidabilità: per me sarebbe stato meglio continuare con Letta, ma ora rendere instabile anche il governo
in fieri può rivelarsi un azzardo pericoloso.
Allora, perché non fare in qualche modo un governo a tempo molto limitato (il semestre europeo per esempio, ma allora un Letta2 sarebbe perfetto) quindi votare col proporzionale della Consulta per costituire un parlamento in grado di fare, davvero col consenso dei cittadini, una nuova legge elettorale e la modifica delle camere.
Dopodiché, se necessario, si tornerà di nuovo a votare, ma questa volta con regole condivise. Si perderà del tempo? Può essere, ma adesso viviamo in un limbo in cui chiunque in qualsiasi momento può scombussolare tutte le certezze sulle quali si stava agglomerando una nuova stabilità del paese.
Ma non sta a me proporre un nuovo assetto della democrazia italiana.
Una cosa sola è certa: un governo che ha la maggioranza parlamentare è un governo assolutamente legittimo. Che sia "il popolo" ad eleggere direttamente il PdC, è una favola inventata da Berlusconi.
Annalu