pianogrande ha scritto:Le questioni di merito, a quanto ho visto, si sono rifiutate di entrare nel merito vero e cioè in quello che Renzi poteva o non poteva fare.
Renzi ha risposto comunque, nel merito, dichiarando che quello che si porta avanti è il massimo che si potesse ottenere.
Entrare nel merito, dovrebbe significare entrare in questa discussione e magari dare un contributo per cercare di ottenere di più (da Berlusconi, non da Renzi che sarebbe stato ben felice di avere le preferenze).
Si è preferito far finta che tutto dipendesse da Renzi addossando a lui tutto quello che non va (veramente non va ma non basta dirlo per sostenere di essere entrati nel merito.
Mi ricorda quando facevo il sindacalista e mi ritrovavo (facendolo notare) ad essere la controparte dei lavoratori invece che il loro rappresentante.
Troppo comodo, dicevo, (e ripeto).
Se poi, opporsi a quanto portato a casa da Renzi dovesse significare, per qualcuno, l'ennesimo soporifero rinvio, allora, Viva Renzi.
Che la posizione del PD dipenda da Renzi, mi pare ovvio. non solo perchè lui è il segretario del PD, ma anche perchè lui ha impostato la discussione interna sul tema in questo modo con il "prendere o lasciare". inoltre, non è che si imposta una leadership decisionista (che pare piaccia amolti ) e poi però se le cose non vanno male la colpa è di altri.
in questo caso, i componenti del PD a chi devono chiedere conto dell'accordo fatto? A Berlusconi?
comunque discutere di preferenze, soglie, ecc. è entrare nel merito della proposta di legge elettorale.