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C'è chi dice no

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

C'è chi dice no

Messaggioda flaviomob il 04/01/2014, 12:29

http://espresso.repubblica.it/opinioni/ ... o-1.147592

Grazie Renzi, preferisco di no


Il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini ha rifiutato la proposta del neo segretario del Pd di far parte della direzione nazionale del partito. Perché sarebbe costato troppo e avrebbe tolto tempo all'amministrazione del suo comune. Un gesto che molti politici dovrebbero imitare

VISTO LO SFONDO DI FINE ANNO,ingannevoli decreti, e contro stralci, un vero cinepanettone parlamentare, forse varrebbe la pena di metterlo sotto una teca. Di farne una rara installazione di politica contemporanea italiana. Il semplice «No, grazie» di Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, è un evento atomico. Chi aveva mai sentito un rappresentante del popolo, un amministratore locale rifiutare le luci della ribalta nazionale?

SINDACO DA BASEBALL.Persino ripetutamente. Anche quando Matteo Renzi sbarca a Lampedusa, visita con cui inizia la sua vita da segretario Pd. Ad accoglierlo c’è lei, il sindaco, ambientalista solidale e accogliente, votata un anno e mezzo fa da un pezzo del Partito democratico mischiato a una lista civica. Che la sostiene. Viene eletta dopo Dino De Rubeis, il primo cittadino che se ne andava in giro con una mazza da baseball.

DOPPIO NO. Con Renzi, il sindaco aveva già parlato giorni prima quando l’aveva cercata per avanzare la proposta «gratificante sul piano personale» di far parte della direzione nazionale del Pd. Nicolini, che non era tra le beniamine dell’apparato pre Renzi, aveva ringraziato. Ma aveva detto “no”. A sorprendere, ad avere del sensazionale è stata la motivazione della scelta.

CARO PD. Ha spiegato che per ogni riunione avrebbe dovuto sottrarre tre giorni al lavoro di sindaco (capito, Matteo?), tradendo così la fiducia dei cittadini. Senza considerare, ha aggiunto, che il via vai avrebbe avuto un costo economico visto che d’inverno c’è solo l’aereo per arrivare a Palermo e il biglietto vale ben 120 euro ai quali aggiungere il prezzo del volo per Roma o della nave, a seconda delle condizioni del tempo. Di fatto, soldi pubblici, che mica si possono sprecare così.

ETICA FEMMINILE. Che si tratti del segno di un’etica perduta e ritrovata?
O della nascita di un fondamentalismo amministrativo nel pezzo di terra mediterranea tra l’Africa e l’Europa? Forse più semplicemente di una donna capace di mostrare la via e il modo sano di gestire la Cosa pubblica, senza interesse per il potere e i suoi strumenti. Proprio negli ultimi giorni dell’anno in cui la politica è apparsa sempre meno identitaria, visionaria, progettuale, sempre più trimalcionesca.

GIUSI GUASTAFESTE.Una provocazione, è stato il commento sul gran rifiuto di Nicolini tra i ghiottoni del Palazzo romano. Una seccatura, si può immaginare, per esempio, per uno come Vincenzo De Luca che, da sottosegretario alle Infrastrutture, non lascia la poltrona di sindaco di Salerno (non ha deleghe nel governo, è la sua giustificazione). Già infastidiva il monitoraggio dei grillini e la filosofia da sfasciacarrozze del renzismo. Ora, ci si mette anche la serietà di una donna. Nel mezzo della polemica per il decreto Salva-Roma, bloccato da Giorgio Napolitano, in cui viene infilato con l’assenso di buona parte dell’arco costituzionale, di tutto e "di spighetto".

MEGLIO SÌ.Un’olimpiade del clientelismo. Mentre, ciliegina sulla torta, il sindaco di Lampedusa, invece di rivenderlo alla grande, si dispiace persino che Renzi abbia reso pubblico il suo “no”. In effetti, ci sarebbe bisogno del “sì” di una come lei.


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Re: C'è chi dice no

Messaggioda Iafran il 21/01/2014, 23:25

flaviomob ha scritto:Mentre, ciliegina sulla torta, il sindaco di Lampedusa, invece di rivenderlo alla grande, si dispiace persino che Renzi abbia reso pubblico il suo “no”.

(Caspita che avvenimento. Mi rammarico di non averlo letto prima!)

Una simile persona (il sindaco di Lampedusa) non può sentirsi a proprio agio in un mondo politico di "salvatori degli interessi della casta".
Finora abbiamo avuto "sindaci d'assalto" (Firenze, Verona, Salerno, l'Aquila, Reggio Calabria, etc.) che hanno fatto carriera e ... tanta scuola fra gli aspiranti dittatorelli. Il sindaco Giusi Nicolini, invece, sarà solo "denigrata" per la sua posizione politica e per il gran rifiuto ai fasti del potere.

A parole, poi, il "sindaco-segretario del PD-prossimo factotum d'Italia" non vorrebbe le liste bloccate!

(Dorian Gray sconfesserebbe il suo modello di Arcore, il venditore di fumo per eccellenza, il suo "ritratto"?)

Il sindaco-segretario lo può sostenere (sempre a parole) solo con i suoi "innamorati di Cs".
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Re: C'è chi dice no

Messaggioda franz il 22/01/2014, 9:48

Ma al PD (e a Lampedusa) non sanno che esistono le teleconferenze e che non è necessario perdere tre giorni di tempo per fare una riunione di 3 ore a Roma?
E per chi non ha soldi per un sistema professionale e non si accontenta di skype (che nelle conferenze mi pare debole quanto a performances, nella versione free) c'è un software gratuito notevole, che si chiama zoom.
Vedere http://www.zoom.us/
La versione gratuita permette una conferenza in alta definizione di circa 40 minuti con 25 persone.
Ed appena scade il tempo, si puo' subito riconvocare la conferenza, tempo un minuto e si riparte.
L''ho provato con una decina di partecipanti (ognuno in città e stati diversi) e devo dire che è notevole.
E naturalmente il PD potrebbe benissimo permettersi 50 dollari al mese per la versione "PRO".

Ok, c'è ovviamente un problema di banda (larga) che in Italia è carente ma c'è anche una versione "mobile" per Iphone e Android (anche mac e windows).

Questi sistemi naturalmente permettono la condivisione di documenti, ammesso e non concesso che è prassi di una riunione ben organizzata che il materiale di lavoro è a disposizione prima della riunione stessa.

Qui si fa diventare politico un problema di banale organizzazione e logistica.
E questi vorrebbero salvare l'Italia?
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Re: C'è chi dice no

Messaggioda Iafran il 22/01/2014, 17:18

flaviomob ha scritto:DOPPIO NO. Con Renzi, il sindaco aveva già parlato giorni prima quando l’aveva cercata per avanzare la proposta «gratificante sul piano personale» di far parte della direzione nazionale del Pd. Nicolini, che non era tra le beniamine dell’apparato pre Renzi, aveva ringraziato. Ma aveva detto “no”.
...
Mentre, ciliegina sulla torta, il sindaco di Lampedusa, invece di rivenderlo alla grande, si dispiace persino che Renzi abbia reso pubblico il suo “no”.

Gli abitanti di un isola sono senz'altro informati, da quando sono nati o da quando si sono trasferiti sull'isola, di come comunicare e di come incontrare gli altri del "Continente".
Qui, mi sembra che si voglia dare troppa importanza ad un problema di elementare organizzazione logistica e di sminuire il valore del netto rifiuto al modo di fare politico del "sindaco-segretario-nazionale-del-PD".
La figura di Giusi Nicolini è scomoda per quelli che sono votati a raggiungere il potere a tutti i costi, come lo sono stati tutti quei personaggi istituzionali che hanno dato la vita o che tuttora la rischiano per fare rispettare la legge.
In Italia, ci troviamo nello stato in cui siamo per i tanti italiani che seguono la "filosofia" del parlamentare abruzzese emigrato in Svizzera ("Ma chi te lo fa fare ... fatti i c..zi tuoi"), che, poi, si mettono l'animo in pace con la classica "Qui, così fanno tutti".
Le figure politiche sono importanti per gli atti che compiono per il benessere della collettività ... e, mi sembra, che queste siano chiamate a dover resistere alle minacce della malavita e a trainare il carro in salita, con tutti gli altri, spesso, a porre ostacoli o a tirare il freno: una vera lotta da Titani la loro ... soddisfacente e continua se viene riconosciuta ed apprezzata dai cittadini (comunque, il disfattismo è sempre comodo per alcuni).
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Re: C'è chi dice no

Messaggioda Iafran il 24/01/2014, 16:18

Nel Meridione d'Italia non è facile tenersi "libero", tantomeno dire la propria contro i potenti, ma lo si fa ... bisognerebbe ascoltare o leggere.

IL SILENZIO E' MAFIA. (http://www.ferrarosalvatore54.com/2014/ ... fiosa.html)
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Re: C'è chi dice no

Messaggioda franz il 25/01/2014, 10:23

Iafran ha scritto:Qui, mi sembra che si voglia dare troppa importanza ad un problema di elementare organizzazione logistica e di sminuire il valore del netto rifiuto al modo di fare politico del "sindaco-segretario-nazionale-del-PD".

Mi pare che squesto sminuire il netto rifiuto al modo di fare politico di Renzi lo veda e lo voglia vedere solo tu.
Leggittimo, sia chiaro, ma l'artcolo dice cose diverse e solo quelle:
Perché sarebbe costato troppo e avrebbe tolto tempo all'amministrazione del suo comune.

Ora se chi rifiuta aveva altri legittimi motivi (per esempio rifiutare un modo di fare politico) un politico coraggioso lo dice. Non si fa schermi di altre giustificazioni.
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Re: C'è chi dice no

Messaggioda Iafran il 25/01/2014, 11:24

franz ha scritto:
iafran ha scritto:Qui, mi sembra che si voglia dare troppa importanza ad un problema di elementare organizzazione logistica e di sminuire il valore del netto rifiuto al modo di fare politico del "sindaco-segretario-nazionale-del-PD"

Mi pare che squesto sminuire il netto rifiuto al modo di fare politico di Renzi lo veda e lo voglia vedere solo tu Leggittimo, sia chiaro, ma l'artcolo dice cose diverse e solo quelle

L'articolo dice anche questo:
flaviomob ha scritto:GIUSI GUASTAFESTE.Una provocazione, è stato il commento sul gran rifiuto di Nicolini tra i ghiottoni del Palazzo romano. Una seccatura, si può immaginare, per esempio, per uno come Vincenzo De Luca che, da sottosegretario alle Infrastrutture, non lascia la poltrona di sindaco di Salerno #non ha deleghe nel governo, è la sua giustificazione#. Già infastidiva il monitoraggio dei grillini e la filosofia da sfasciacarrozze del renzismo. Ora, ci si mette anche la serietà di una donna.

Il sindaco di Lampedusa, il 3 ottobre 2013, in occasione del naufragio del barcone ha commentato #con chiaro riferimento alla classe "politica" nazionale: "Campioni dell'emergenza, non dell'accoglienza" e penso che il termine "campioni" non abbia significato positivo, ma quello ironico (http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/10/ ... za/247688/), se non del tutto allusivo agli approfittatori dell'emergenza (terremoto dell'Aquila, dell'Irpinia etc.)
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Re: C'è chi dice no

Messaggioda franz il 25/01/2014, 13:38

Iafran ha scritto:L'articolo dice anche questo:
flaviomob ha scritto:GIUSI GUASTAFESTE.Una provocazione, è stato il commento sul gran rifiuto di Nicolini tra i ghiottoni del Palazzo romano. Una seccatura, si può immaginare, per esempio, per uno come Vincenzo De Luca che, da sottosegretario alle Infrastrutture, non lascia la poltrona di sindaco di Salerno #non ha deleghe nel governo, è la sua giustificazione#. Già infastidiva il monitoraggio dei grillini e la filosofia da sfasciacarrozze del renzismo. Ora, ci si mette anche la serietà di una donna.

Il sindaco di Lampedusa, il 3 ottobre 2013, in occasione del naufragio del barcone ha commentato #con chiaro riferimento alla classe "politica" nazionale: "Campioni dell'emergenza, non dell'accoglienza" e penso che il termine "campioni" non abbia significato positivo, ma quello ironico (http://tv.ilfattoquotidiano.it/2013/10/ ... za/247688/), se non del tutto allusivo agli approfittatori dell'emergenza (terremoto dell'Aquila, dell'Irpinia etc.)

Lo dice ma relativamente ad altre cose (un po' come nei temi a scuola, ... per allungare si divaga) non certo a Renzi ed alla segreteria PD. I riferimenti alla classe politica nazionale caso mai se toccano tutti (quindi anche Renzi) toccano a maggior ragione grillini e Grillo, ormai dentro il sistema ed anche loro, in quanto populisti e demagoghi, "approfittatori dell'emergenza".
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Re: C'è chi dice no

Messaggioda Iafran il 03/03/2014, 13:49

Non è per niente facile in Italia sentirsi liberi, poi in Sicilia, in Calabria, in Campania "dire di no" ai "politici" ... non è "normale".
Sentiamoci vicini a coloro che lo fanno ...
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Re: C'è chi dice no

Messaggioda pianogrande il 03/03/2014, 15:51

Iafran ha scritto:Non è per niente facile in Italia sentirsi liberi, poi in Sicilia, in Calabria, in Campania "dire di no" ai "politici" ... non è "normale".
Sentiamoci vicini a coloro che lo fanno ...

Scusa Iafran.
Non intendo polemizzare ma prendere questo intervento solo come pezza di appoggio.
Ormai credo sia il momento di un salto di qualità in queste discussioni che rischiano di diventare ripetitive.
Sarebbe molto più interessante discutere non di un no "ai politici" ma di un no a che cosa, a chi e perché.
Altrimenti "i politici" sono tutti e nessuno.
Tutti cattivi (il che non è assolutamente vero) e tutti meritevoli di un no a prescindere (il che finisce per essere sterile e intellettualmente troppo comodo).
Fotti il sistema. Studia.
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