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C'è chi dice no

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: C'è chi dice no

Messaggioda Iafran il 05/03/2014, 14:38

pianogrande ha scritto:Ormai credo sia il momento di un salto di qualità in queste discussioni che rischiano di diventare ripetitive.
Sarebbe molto più interessante discutere non di un no "ai politici" ma di un no a che cosa, a chi e perché.

Per non essere ripetitivi dovremmo solo accettare le cose che, con ripetizione, piovono dall'alto ...
Il PD, per esempio, dovrebbe assolvere prima di tutto alle funzioni di un partito politico, altrimenti la base (tutta cuore) ... non c'è più (ho letto, adesso, su La7 di dimissioni in massa nella ex sezione PD di Prodi) e rimangono solo (nel PD) ... i "rampanti berlusconeggianti" ... (e non penso che questo vada bene a tutti).
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Re: C'è chi dice no

Messaggioda Iafran il 05/03/2014, 20:18

pianogrande ha scritto:Sarebbe molto più interessante discutere non di un no "ai politici" ma di un no a che cosa, a chi e perché.

Si parla tanto (con biasimo) della trattativa Stato-mafia o delle infiltrazioni mafiose nelle istituzioni o di politici eletti in odore di mafia o del voto di scambio e vuoi sapere il "perché qualcuno dice no"?
Penso che il "No" si riferisca ad una presa di posizione ben precisa verso l'andazzo generale e verso tutti quelli che si servono delle istituzioni (ufficialmente o celatamente) per i propri (loschi) affari ... che, mi sembra, non sia da tutti e che il poter "dire no" non sia, poi, senza conseguenze (anche gravi).
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Re: C'è chi dice ancora no

Messaggioda Iafran il 10/04/2014, 14:10

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/04 ... pd/946438/

Europee, il sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini rinuncia a candidatura con il Pd

Il primo cittadino ha deciso di tirarsi indietro dalla corsa per Bruxelles in polemica con "le logiche prevalse in direzione nazionale". Il partito democratico nelle scorse ore aveva annunciato le candidature per le elezioni di maggio e le capolista erano tutte donne
Giusi Nicolini, sindaco di Lampedusa, rinuncia alla candidatura alle Europee con il Partito democratico. La strategia del presidente del Consiglio Matteo Renzi di candidare donne come capolista in tutte le circoscrizioni, perde uno dei nomi più forti. Una scelta in polemica con “le logiche” che, secondo il primo cittadino, hanno prevalso nella scelta delle candidature in Direzione nazionale. “Rinuncio”, ha scritto in una nota, “a concorrere a fare il parlamentare europeo perché l’impegno personale sui temi incarnati da Lampedusa posso continuare ad onorarlo da sindaco. Domenica scorsa, dopo lunga riflessione e insistenti inviti, ho accettato di candidarmi come capolista con il Pd nella circoscrizione Sicilia – Sardegna alle prossime elezioni europee – spiega – La ragione che mi ha spinto a farlo è semplice: ho ritenuto che fosse una scelta dal forte valore simbolico, un riconoscimento per Lampedusa e la mia comunità, l’affermazione della centralità del Mediterraneo in Europa”.
“Ieri – scrive in una nota – nella direzione nazionale del Pd che discuteva e approvava le liste sono prevalse altre logiche che privano di significato la mia candidatura. Sono sicura, tuttavia, che, durante la presidenza italiana del prossimo semestre europeo, il Governo terrà fede agli impegni assunti ad ottobre, di fronte alle 366 bare allineate nel piccolo aeroporto di Lampedusa. Così come sono certa che non dimenticherà i tanti bisogni della mia comunità e non abbandonerà mai più le isole Pelagie alla solitudine in cui sono state relegate per troppo tempo”.


. . . . . . .
Caspita! Un secondo rifiuto quando le altre 4/5 giovine-donne-in-carriera non dormono per la contentezza che conferisce la considerazione del premier-segretario-factotum.
Dire di no ad una candidatura non deve essere cosa frequente in Italia e Giusi Nicolini avrà ragioni da vendere ... forse il "turborenzi" ha una velocità troppo moderna per pensare ai problemi delle storiche comunità mediterranee (piccole o grandi che siano) o forse ci saranno motivi ... d'intuito personale, femminile.
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Re: C'è chi dice no

Messaggioda pianogrande il 10/04/2014, 14:25

Sul pasticciato e ridicolo 5 donne per 5 liste, non ho una gran bella opinione nemmeno io.
Quando si comincia a pasticciare per fare i fuochi di artificio elettorali, si combinano anche dei guai.
Attirare la Nicolini nel tranello del capolista per poi farle lo sgambetto una volta che aveva accettato, più che un pasticcio è una vigliaccata.
Nessuno è perfetto.
Nemmeno Renzi.
Anche qui, perde, obiettivamente, un po' di punti.
Fermo restando che gli riconosco quelli che guadagna e non gli do addosso per partito preso.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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Re: C'è chi dice no

Messaggioda Iafran il 24/04/2014, 10:06

http://www.reset.it/rassegna-stampa-ita ... -del-nulla

Sul Corriere Ernesto Galli della Loggia si sofferma sul “fallimento della Destra al governo” che “ha rispecchiato nella sostanza un limite della società italiana di destra. Un limite dei ceti che ad essa fanno tradizionalmente riferimento, vale a dire una certa borghesia piccola e media culturalmente antiprogressista, una certa classe tecnica e imprenditoriale, le quali non producono autentica vocazione alla politica, non producono personalità politiche. Troppo legata alle proprie occupazioni e professioni, troppo immersa nelle sue attività economiche e commerciali, troppo presa dal proprio privato, la società di destra non dà al Paese uomini o donne che uniscano in sé le due qualità necessarie al politico di rango: da un lato l’ambizione unita a un ideale pubblico e dall’altro, al fine di soddisfare tale ambizione, la capacità/volontà di affrontare i rischi e i fastidi innumerevoli della lotta politica”.
Quanto al leader, “Berlusconi ha rappresentato fino al parossismo il limite personal-professionale che caratterizza il popolo di destra nel suo rapporto con la politica e nel pensare la politica. Convinto che la cosa essenziale fosse solo agitare il pericolo di un nemico, e grazie a ciò vendere comunque un programma elettorale, Berlusconi non si è curato d’altro. Per lui il governare si è esaurito nel vincere”.
“È così che oggi capita che molti elettori di destra si accingano a votare per Renzi. E si chiedano un po’ sorpresi come mai”.


. . . . . .
'Mmazza!
Ma "pria" (e per 20 anni), lo storico ed editorialista del Corriere della Sera non decantava "l'armi e 'l valor del grand'eroe"?

C'è quasi una deriva di consensi intorno a Renzi, i "no" che riceve, forse, non sono immotivati ...
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