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Tutte le sinistre d'Italia

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Tutte le sinistre d'Italia

Messaggioda ranvit il 02/08/2013, 7:23

http://www.huffingtonpost.it/federico-m ... _ref=italy

Tutte le sinistre d'Italia

Pubblicato: 01/08/2013 15:13


L'intervista di De Gregori al Corriere della Sera, non c'è dubbio, ha squarciato un velo. Le parole del "Generale" si sono abbattute come una clava sul grande corpaccione della sinistra, su tutti coloro che, a vario titolo, si riconoscono nei progressisti di questo Paese, quelli che non hanno mai votato Berlusconi; il popolo delle primarie, insomma, la moltitudine che, con le proprie peculiarità, si colloca appunto "a sinistra".

Nei commenti on e offline, nel giro di opinioni nei bar e nei circoli, sulla pagine Facebook e sotto l'ombrellone, quello stesso "popolo" si è - come al solito - diviso su quanto detto dall'autore di Rimmel e La storia siamo noi ("Ho votato Monti e Bersani"; "Rispetto Letta e Alfano"; "Oggi probabilmente non voterei", ma anche: "Oggi [la sinistra] si commuove per lo slow food e poi magari, en passant, strizza l'occhio ai No Tac per provare a fare scouting tra i grillini").

Tra chi lo osannava e chi lo metteva all'indice; chi ha gradito e chi no; chi "ecco cosa c'era tra le pagine chiare e le pagine scure" e chi denunciava: "Si è venduto"; tra chi "allora è di destra" e "macchisenefrega", si sono svelate, in maniera plastica, le diverse anime nascoste sotto lo stesso cappello della "sinistra". É un fenomeno diffuso da tempo, questo, di opinioni polverizzate su ogni questione, ogni passaggio politico, ogni possibile orizzonte da costruire, ogni maceria da portarsi dietro.

Quante sono allora queste "sinistre"? Tante. Soffermandomi un attimo ne ho appuntate alcune, conscio dell'impossibilità di elencarle tutte - con sottocorrenti e sottoculture annesse. Eccole.

Sinistra grillina
È nuova, ma in grande ascesa - senza di questa Grillo non sarebbe arrivato al 25 per cento. Va per la maggiore tra i giovani e si è "mangiata" gran parte di quella che era la sinistra "radicale". Ha un approccio profondamente etico alla politica; gli interessano più di tutto i simboli e le questioni di principio: moralità, onestà, morigeratezza, partecipazione. Vive il mito di una "sinistra che non c'è più" e che ha eletto Berlinguer a ultimo simbolo di una stagione ideale. Non è da confondere con i grillini tout-court che hanno meno a che vedere con i progressisti; ne fanno fanno parte invece tutti coloro che ritengono Grillo una "costola della sinistra" e che non riescono a capacitarsi che gli si possa dare del "fascista".

Sinistra civatian-puppatiana
È la sinistra dei blog e delle passioni, dell'ecologia e dei territori che si vogliono virtuosi. Meno "ortodossa" rispetto a quella grillina nel rimpiangere il tempo che fu, prova a tenersi su difficili equilibrismi tra movimento e partito. Spesso incanala passioni a 5 Stelle (vedi Rodotà, vedi malpancismi vari) ma, alla resa dei conti, si guarda sempre bene dal contarsi davvero (Civati però, ha annunciato finalmente la sua corsa alla segreteria Pd).

Sinistra oligarchica
È il gruppo di potere alla guida del partito. Sono attualmente i "pdinosauri", la nomenclatura che viene dalla Fgci. Scalzarono Occhetto ma ci non pensano nemmeno, oggi, a fare un passo indietro. Tutto, nella loro attività e visione politica - a partire dalla strenua difesa delle larghe intese -, sembra pensato e messo in atto per difendere le loro rendite di posizione. "Meglio perdere nel Paese che perdere il partito" potrebbe essere il loro motto. Vivono in simbiosi con la Cgil, si giovano delle sue capacità organizzative e ne pagano il pegno con un'agenda tutta dal sapore di vecchio patronato.

Sinistra di destra
Sono liberali e riformisti di sinistra che, alla lunga, messi all'angolo dalla sinistra oligarchica, hanno covato così tanto il loro livore da aver fatto "tutto il giro" ed essere quasi passati a destra (vedi Sansonetti). Spesso hanno spunti interessanti ma vivono, di fatto, da nemici interni della sinistra e come tali sono riconosciuti.

Sinistra vendoliana
È la sinistra dell'identità. Prova a destreggiarsi tra il mito di Cuba e la difesa di Yoani Sanchez, tra "Palestina libera - Palestina rossa" e la coscienza delle complessità geopolitiche in Medio Oriente. Vive di simboli, appunto, perfettamente riassunti nella retorica vendoliana: i beni comuni, i lavoratori, gli operai; sono gli unici, inoltre, che continuano a tenere il punto sulla dignità degli immigrati e a denunciare la ferocia della legge Bossi-Fini. È in fin dei conti un ibrido che rischia di scontentare tutti: sia i puri che i ragionevoli.

Sinistra travagliana
Nata anti-berlusconiana, è ora un melting-pot che mescola ogni tipo di livore utile ad alimentare una pars-destruens che colpisca chiunque si trovi a tiro. Caratteristica principale è la capacità di tenere insieme il diavolo e l'acqua santa, Massimo Fini e Maurizio Landini, Flores D'Arcais e Aldo Busi, Flavia Perina e Antonio Ingroia. Non ha un orizzonte politico chiaro e univoco ma è salda nel generare di continuo un racconto consolatorio che permetta a ciascuno di considerarsi migliore dei "potenti".

Sinistra democristiana
È la sinistra degli Enrico Letta e dei Dario Franceschini. Quarantenne e connessa, prova a fare i conti con la realtà dura che deve affrontare il Paese, eppure non ha un desiderio reale di rottura rispetto al passato. Con la sua realpolitik prova a vivere di buon senso ma si dà l'obiettivo, sempre e comunque, di difendere il fortino e di non rischiare mai troppo.

Sinistra rottamatrice
È la sinistra di Matteo Renzi - che qualcuno vuole "di destra". Anche questa parte dalla realpolitik ma non vuole gestire: vuole stravolgere, sovvertire, "cambiare il Paese". Nella guerra contro la sinistra oligarchica, chiaramente, si gioca una partita all'ultimo sangue: entro pochi mesi, dei due ne rimarrà solo uno. Sono le nuove leve con un gran numero 10 che fatica però a costruire una squadra da Champions, una squadra di eccellenze che possa tranquillizzare gli elettori. È in ascesa sulla ali della novità, ma è giustamente terrorizzata dal timore di morire in panchina e, in breve, di essere percepita come una versione più smart della sinistra democristiana.

Ebbene, ne abbiamo contate otto, di sinistre - e altre ce ne sarebbero, potete suggerirle voi stessi. Ma è singolare che tutte e otto siano unite da tratti comuni. Leggono Repubblica, guardano Santoro e Floris, hanno amato gli stessi libri e visto gli stessi film. Tutti, tra l'altro, ascoltano De Gregori: hanno ammazzato Pablo, Pablo è vivo; Nino non aver paura di tirare il calcio di rigore; Bella ciao, che fai? Partiamo; L'uomo che cammina sui pezzi di vetro e solo aghi di pino e silenzio e funghi, buoni da mangiare buoni da seccare.

E mentre una sentenza della Cassazione (e non una sconfitta politica) cambia comunque lo scacchiere politico del Paese, viene da chiedersi come possano queste sinistre esprimere una reale alternativa al governo delle destre. Sono state tante, le destre, ma sono sempre riuscite, per interesse, a mettersi d'accordo. Le sinistre, invece, che per loro natura distinguono, discutono, dibattono, finora non ce l'hanno mai fatta. Bisogna capire se "possono" farlo, se potranno un giorno - a breve - mettersi insieme e governare l'Italia. Forse sì. Forse. Forse no: il mio parere è che ormai le strade intraprese siano troppo divergenti e sia arrivato il momento di riconoscersi e scegliersi. Qualunque siano le opinioni in campo, comunque, questo il nodo da sciogliere. Altrimenti, per tutti, buonanotte Fiorellino.
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Tutte le sinistre d'Italia

Messaggioda Iafran il 02/08/2013, 8:59

E mentre una sentenza della Cassazione (e non una sconfitta politica) cambia comunque lo scacchiere politico del Paese, viene da chiedersi come possano queste sinistre esprimere una reale alternativa al governo delle destre.

Con un "giornalista e scrittore", che considera "politico" un ciarlatano, viene da sperare che ci siano sempre più persone con la mente aperta e con la schiena dritta per fare degli italiani un popolo maturo e non gli abitanti del Paese di Pulcinella.
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Re: Tutte le sinistre d'Italia

Messaggioda pianogrande il 02/08/2013, 10:56

E perché una sentenza non dovrebbe cambiare il panorama politico?
Il "truffatore riconosciuto" come lo chiama Zucconi, è giusto che continui a guidare il paese?
Non mi rispondete che il paese lo guidano Letta e Alfano (Alfano, povero Alfano).

E' vero.
Ci sono tante sinistre.
Correnti, punti di riferimento, speranze di rinnovamento, chiacchieroni senza certi caratteri sessuali primari, illusi che basti piangere che il resto viene da solo etc. etc. etc.

Non è vero che in questo paese ci siano tante destre che poi si mettono d'accordo.
Ormai, la destra è proprietà privata del "truffatore riconosciuto".
Al suo seguito (il seguito visibile, almeno) gente che è già generoso definire come 50% di attrezzi per tagliare il legno.
Lì, al di fuori della volontà del capo, si muore (vedere Fini e con tutto il rispetto).

Un rimedio a tutto questo caos della sinistra?
Innanzitutto (ma poi ci vogliono i caratteri primari di cui sopra), un sistema elettorale a doppio turno.
Tutto il fermento che volete, tutte le correnti e i punti di riferimento che volete ma, al momento del voto, ci si ricompatta: o comandiamo noi o comanda lui.

Poi, o si impara in fretta a governare (siamo ancora lontani) o si va a casa senza tante larghe intese o compromessi o transizioni e si ricomincia a prenderle (i cittadini, non i politici che stanno benissimo anche all'opposizione).

Insomma.
La sinistra è ancora viva ma se non si prende la strada detta sopra a trionfare sarà sempre la corrente degli illusi che basti piangere che il resto viene da solo (nell'attesa comanderà qualcun altro).

Così è successo con Grillo/Casaleggio e così nei secoli dei secoli.
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Re: Tutte le sinistre d'Italia

Messaggioda ranvit il 02/08/2013, 11:14

Ma come si fa a dire che Berlusconi guida il Paese?
....è il Paese (con la partecipazione delle sinistre) che fin'ora si è voluto far guidare da Berlusconi!

Il punto è che milioni e milioni di elettori continuano a votarlo, nonostante tutto... :evil:
Le sinistre non sono riuscite in vent'anni a sconfiggerlo politicamente...perchè? Secondo me perchè:
- sono divise su tutto;
- perchè si è adottata una strategia (definita antiberlusconismo senza se e senza ma) che è malvista dalla maggioranza degli italiani;
- perchè non ha mai proposto e soprattutto, quando ce ne è stat l'occasione, attuata una politica che risolvesse realmente i problemi della gente;
- perchè ha contribuito unitamente ai sindacati ed alle corporazioni che vi si richiamano a schiacciare le forze imprenditoriali ai limiti della sostenibilità di fare impresa;
- perchè ha contribuito vistosamente a dare l'idea di politici "mestieranti della politica" che se ne strafottono del bene comune;
- etc etc

Berlusconi interdetto e le sinistre esultano? Non cambia una mazza se non cambia il modus operandi delle sinistre. Ma per cambiare bisogna purgarsi dagli infantili e velleitari! :D 8-)
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Re: Tutte le sinistre d'Italia

Messaggioda pianogrande il 02/08/2013, 15:21

ranvit ha scritto:Ma come si fa a dire che Berlusconi guida il Paese?
....è il Paese (con la partecipazione delle sinistre) che fin'ora si è voluto far guidare da Berlusconi!


Che facciamo?
Confondiamo la causa con l'effetto?
Il fatto resta.
Berlusconi guida il paese.

ranvit ha scritto:Il punto è che milioni e milioni di elettori continuano a votarlo, nonostante tutto... :evil:
Le sinistre non sono riuscite in vent'anni a sconfiggerlo politicamente...perchè? Secondo me perchè:
- sono divise su tutto;
- perchè si è adottata una strategia (definita antiberlusconismo senza se e senza ma) che è malvista dalla maggioranza degli italiani;
- perchè non ha mai proposto e soprattutto, quando ce ne è stat l'occasione, attuata una politica che risolvesse realmente i problemi della gente;
- perchè ha contribuito unitamente ai sindacati ed alle corporazioni che vi si richiamano a schiacciare le forze imprenditoriali ai limiti della sostenibilità di fare impresa;
- perchè ha contribuito vistosamente a dare l'idea di politici "mestieranti della politica" che se ne strafottono del bene comune;
- etc etc

Berlusconi interdetto e le sinistre esultano? Non cambia una mazza se non cambia il modus operandi delle sinistre. Ma per cambiare bisogna purgarsi dagli infantili e velleitari! :D 8-)


Su tutto il resto, almeno nello spirito anche se non in tutti i dettagli, siamo abbastanza d'accordo.
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Re: Tutte le sinistre d'Italia

Messaggioda ranvit il 02/08/2013, 17:33

Ripeto: ....è il Paese (con la partecipazione delle sinistre) che fin'ora si è voluto far guidare da Berlusconi!
Credo sia tu a confondere causa ed effetto!
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Tutte le sinistre d'Italia

Messaggioda Robyn il 02/08/2013, 19:47

Adesso sb ha detto che vuole tornare ad elezioni per fare la riforma della giustizia ma non è credibile perchè quando era al governo tutto a fatto tranne che la riforma della giustizia,anche se la riforma della giustizia và fatta sempre tenendo presente l'indipendenza della magistratura.Se il Pdl fà crollare il governo non si torna al voto,bisognerà cercare una maggioranza alternativa e il Presidente della Repubblica in ogni caso non scioglie il parlamento.Ma con chi?con l'M5S?forse,ma bisogna che Grillo sia dormiente.In ogni caso il paese è stanco di questo scontro,di sb,delle sue vicende giudiziarie,vuole che sb si faccia definitivamente da parte
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Re: Tutte le sinistre d'Italia

Messaggioda flaviomob il 02/08/2013, 20:34

L'antiberlusconismo senza se e senza ma io non l'ho visto proprio da nessuna parte, anzi la fantasia del centrosinistra si è espressa con inusitata creatività in questi vent'anni: da Mediaset "risorsa per il paese" alla bicamerale con vista, le leggi che indebolivano la magistratura non sono state messe in discussione dai governi di cs, mentre D'Alema pubblicava i suoi libri per Mondadori, poi faceva saltare Prodi la prima volta (la seconda ci avrebbe pensato Veltroni). Tutto questo portando in maggioranza ex alleati di Berlusconi: personaggi come Mastella, Buttiglione e compagnia cantante per acquisire ancora maggior credibilità, fino all'abbraccio mortale con Monti e il presente che ben conosciamo...
Il tutto condito da un crescente lassismo nei confronti della questione morale, giusto per marcare ancora meglio le distanze :lol:


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)
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Re: Tutte le sinistre d'Italia

Messaggioda pianogrande il 02/08/2013, 22:02

Quando qualcosa non va, non va e basta.
Inutile tacciare di antiqualcosa chi critica le cose che non vanno.
Antiberlusconismo è una riuscitissima, micidiale banalizzazione del dissenso verso tante cose che non vanno.
Sicuramente l'hanno inventata i comunicatori di Berlusconi o lui stesso.

E' un giochino che non mi interessa.
Preferisco entrare nel merito caso per caso.
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Re: Tutte le sinistre d'Italia

Messaggioda Robyn il 02/08/2013, 22:21

In questa maggioranza bisogna decidere,o si mandano via i falchi insieme a sb nell'estrema destra o si cambia maggioranza.Grillo e Casaleggio nel secondo caso non si devono mettere in mezzo.A me sembra che Grillo e Casaleggio nel M5S non contano niente
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