Altro che guardarsi l'ombelico, sti' maledetti!
E c'è qualcuno che ancora ha dei dubbi sulla
differenza epocale che contraddistingue Renzi dagli altri???
http://www.lastampa.it/2013/06/29/itali ... agina.htmlPolitica
29/06/2013
Renzi: “Chi vince le primarie Pd
deve essere il candidato premier
Letta? I piccoli passi non bastano” Il sindaco di Firenze in campo:
“Vorrei essere eletto leader non per cambiare il partito, ma l’Italia»roma
«La sfida più grande sarebbe certamente la posizione di premier e per questo diventa importante il partito. Chi vince le primarie aperte dovrebbe essere il candidato a guidare il Governo. Certo, non vorrei diventare capo del Pd per cambiare il partito, ma per cambiare l’Italia». Matteo Renzi sbatte i pugni sul tavolo e chiede chiarezza in vista del prossimo congresso del Pd.
Nell’intervista al Frankfurter Allgemeine Zeitung, resa nota dal suo staff, il sindaco di Firenze ribadisce poi che potrebbe lasciare Firenze «solo per cambiare l’Italia». Su Enrico Letta il giudizio è sospeso: «E’ un amico, solido, abile, competente ed è un grande europeista». Tuttavia con la grande coalizione «tutto quello che fa è pragmatico e non rivoluzionario. E nella nostra situazione piccoli passi non bastano».
Renzi parla anche di economia: quando il problema del deficit sarà superato, l’Italia avrà in Europa «un ruolo più forte della Francia, dove la crisi ancora peggiorerà». «Finora la Germania per noi è ancora un modello, ma presto si andrà avanti insieme», spiega il “rottamatore” convinto che l’Italia debba sistemare il debito «non perché lo chiede la Signora Merkel» ma «perché obbligati a farlo di fronte agli italiani del futuro».
Intanto si fa sempre più affollata la corsa alla segreteria. Dopo Pippo Civati e Gianni Pittella, Gianni Cuperlo fa sapere che resterà in campo nonostante la candidatura di Stefano Fassina a segretario. «La logica è del dialogo - ha detto rispondendo ai giornalisti - Questo è un congresso di cui dobbiamo discutere dell’identità, della cultura politica, del profilo, del ruolo di questo partito. Le candidature ognuno è in grado di giudicarle. Chi si candida lo fa perché sente il dovere di poter dare un contributo e queste candidature sono tutte energie positive». Quanto ad una spaccatura del fronte degli ex Ds, Cuperlo ha detto che un congresso sull’identità «non vuol dire rifarsi a vecchie identità, non si può ridurlo a un confronto tra ex. Il partito non sono più gli ex, si tratta di rilanciare questo Pd».
Guglielmo Epifani ieri ha ribadito che le regole del congresso saranno «condivise». Certo, «bisogna far le cose per bene», per dare a un partito, come il Pd, che non è «personale», un congresso di «qualità». Ma la fase preparatoria, ha assicurato il segretario, che esclude una sua candidatura, si chiuderà «entro l’anno», perché l’assiste dem «non slitterà al 2014». I renziani, però, non mollano la presa. Temono pressioni per spostare la data, da parte di chi vuol assicurare più mesi di serenità al governo. E paventano inoltre regole studiate per indurre il sindaco a non candidarsi. «Nel Pd molti sembrano impegnati a fare “ammuina” - accusa a muso duro il senatore Andrea Marcucci - A parole tutti sono per il rispetto dei tempi, nei fatti c’è gran movimento sotterraneo con l’unico obiettivo di allontanare la candidatura di Renzi. È così difficile concordare una volta per tutte sul rispetto dello statuto, sul congresso a novembre e su primarie libere e aperte?».
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.