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La sinistra del XXI secolo

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

La sinistra del XXI secolo

Messaggioda Robyn il 15/06/2013, 16:56

In vista del congresso bisogna fare anche un discorso sulla ricchezza.I paesi liberi sono quelli che non demonizzano la ricchezza ma allo stesso tempo permettono l'accesso alla ricchezza,tutti,se sono capaci possono diventare ricchi ,la scala sociale e il merito funzionano,le disparità sociali sono minime,le elitè,le classi dirigenti non sono demonizzate ma si può diventare classe dirigente,c'è ricambio.In Italia siamo passati dal non demonizzare più la ricchezza ,ma è aumentata la disparità sociale fra ricchi e poveri si è fermata la scala sociale,viene impedito l'accesso alla ricchezza alla libertà di diventare ricchi,manca il merito,non c'è ricambio
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Re: La sinistra del XXI secolo

Messaggioda Iafran il 16/06/2013, 10:16

I "sinistri" che piacciono aumentano di numero e "convincono" sempre di più per avere una "signora sinistra", quasi extragalattica.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06 ... re/626047/
Briatore: “Per votare Renzi potrei iscrivermi al Pd. E’ come me”
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Re: La sinistra del XXI secolo

Messaggioda Robyn il 16/06/2013, 10:24

Naturalmente quando si parla di libertà ,si parla di libertà positive,non di libertà negative,la mia libertà c'è fino a quando non limito quella degli altri .E' stato il berlusconismo che ha impedito le libertà positive e permesso quelle negative,ma non per opera di sb ma per opera degli italiani poichè sb è stato semplicemente un'esecutore materiale.Il berlusconismo è stato il più grande attacco alla libertà,non si trasferirà meccanicamente nel paese
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Re: La sinistra del XXI secolo

Messaggioda franz il 16/06/2013, 12:46

Iafran ha scritto:I "sinistri" che piacciono aumentano di numero e "convincono" sempre di più per avere una "signora sinistra", quasi extragalattica.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06 ... re/626047/
Briatore: “Per votare Renzi potrei iscrivermi al Pd. E’ come me”

Scusa Iafran ma il tema proposto da Robyn è serio e non capisco perché sporcarlo con gossip su briatore, bersani e renzi. Comunque è già un passo avanti, perché non hai tirato in ballo Berlusconi ;)

Il tema della posizione della sinistra sulla ricchezza (l'eterno conflitto capitale-lavoro) è strategico.
Distingue la sinistra storica (PSI e PCI) da quella socialdemocratica e laburista.
A complicare le carte in tavola ora anche la Chiesa pare avere un sussulto di pauperismo e questo immagino scatenerà una ricorsa anche a sinistra su posizioni anticapitaliste ed anti-ricchezza.

Complicato anche il rapporto con i consumi e anche qui trovo contraddittorio che quella sinistra che era in perfetta empatia con Wojtyła (tutti uniti contro il consumismo ed il capitalismo) e che strizza volentieri l'occhio alla decrescita felice, ora che invece siamo in crisi di consumi sposi tesi keynesiane come quella di stampare soldi per sostenere i consumi e quindi la ripresa.

Ma forse a ben vedere il problema della sinistra italiana (e non solo lei) è proprio l'influenza della cultura cattolica, mentre al di là delle Alpi prevale l'etica protestante. Grossi problemi anche dove prevale la cultura religiosa ortodossa (grecia, per esempio).

Tutto questo non è certo un congresso a poterlo risolvere ma discuterne sicuramente si deve fare.
Anche qui.
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Re: La sinistra del XXI secolo

Messaggioda Iafran il 16/06/2013, 18:54

franz ha scritto:
Iafran ha scritto:I "sinistri" che piacciono aumentano di numero e "convincono" sempre di più per avere una "signora sinistra", quasi extragalattica.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06 ... re/626047/
Briatore: “Per votare Renzi potrei iscrivermi al Pd. E’ come me”

Scusa Iafran ma il tema proposto da Robyn è serio e non capisco perché sporcarlo con gossip su briatore, bersani e renzi. Comunque è già un passo avanti, perché non hai tirato in ballo Berlusconi ;)

(Si parla sempre di Renzi, del PD, delle colpe di certa "sinistra" e degli "uomini della provvidenza" e non ci si accorge che il popolo italiano è alla fame)

Si può teorizzare quanto si vuole ma sono questi personaggi che fanno e sfruttano il gossip (tranne Bersani) a fare la politica in Italia e con i quali i cittadini normali devono confrontarsi e fare i conti ... dopo una bella risata (se hanno di che ridere).
A ridurre in questo stato (penoso) il popolo italiano non è stata la formula politica o il sistema elettorale ma sono stati gli avventurieri che si sono ben mimetizzati da proporsi come uomini politici.
Gli avventurieri si scoprono sempre dopo, quando fanno seguire i fatti alle parole ... dopo 20 anni di esperienza, però, si possono anche vedere le loro presenze ed intuirne le "mosse". ;)
I discorsi teorici vanno benissimo fra persone democratiche, aperte al confronto, coerenti e senza retro-pensieri, ma nello stato in cui siamo sviano la realtà, che si dovrebbe modificare ... con altro.
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Re: La sinistra del XXI secolo

Messaggioda franz il 16/06/2013, 21:28

Iafran ha scritto:A ridurre in questo stato (penoso) il popolo italiano non è stata la formula politica o il sistema elettorale ma sono stati gli avventurieri che si sono ben mimetizzati da proporsi come uomini politici.

No no, no! Atroce cercare di dare ad altri la colpa. Sono gli italiani che si sono fatti abbindolare.
Ammesso e non concesso che esista un dulcamara che canta "comprate il mio specifico, per poco ve lo dò" la colpa è sua o del pirla che sifa fregare. Entrambi direi hanno le loro responsabilità ma in democrazia il popolo ha la responsabilità maggiore.
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Re: La sinistra del XXI secolo

Messaggioda Iafran il 16/06/2013, 23:16

franz ha scritto:
Iafran ha scritto:A ridurre in questo stato (penoso) il popolo italiano non è stata la formula politica o il sistema elettorale ma sono stati gli avventurieri che si sono ben mimetizzati da proporsi come uomini politici.

No no, no! Atroce cercare di dare ad altri la colpa. Sono gli italiani che si sono fatti abbindolare.

La frase (Si parla sempre di Renzi, del PD, delle colpe di certa "sinistra" e degli "uomini della provvidenza" e non ci si accorge che il popolo italiano è alla fame) era rivolta, infatti, a noi stessi (Parliamo sempre di Renzi, del PD, delle colpe di certa "sinistra" e degli "uomini della provvidenza" e non ci accorgiamo che siamo alla fame), che ci lasciamo abbindolare da ciò che offrono i media per distogliere l'attenzione dai grossi mali che ci affliggono.
Se i media fanno il loro mestiere per ragioni di audience o per piacere/obbedire ai loro mecenati-padroni-governanti mi meraviglia che lo si faccia anche qui evadendo la discussione sulle ragioni del nostro malessere.
Le ultime elezioni politiche hanno evidenziato le vere aspirazioni della classe politica (ad eccezione del M5S) che si elegge democraticamente e che si pone molto distante da coloro che dovrebbe rappresentare.
Più si butta fumo negli occhi dei cittadini più la classe politica fa e disfa a suo piacimento e ... vara norme specifiche per tutelare le sue responsabilità pubbliche:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06 ... ni/627885/
Pdl, pronta la norma “anti contestazioni”. Carcere per chi turba le manifestazioni.
. . . . .
Morale della favola: ci dobbiamo difendere da coloro che ci dovrebbero tutelare ed organizzare! :o
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Re: La sinistra del XXI secolo

Messaggioda franz il 17/06/2013, 7:45

Stai scantonando, secondo me. Il tema della rappresentanza in generale è altra cosa.
La butti sempre sull'anti politica ma qui si sta discutendo di altro.
Ed anche il disegno di legge che citi ha un significato diverso per me. Robyn parlava del concetto di libertà (positive e negative) evidenziava una cosa che dovrebbe essere l'ABC di tutti (e che lo è da alcuni secoli, nei paesi seri e tra persone seri, adulte, mature e responsabili) e cio' che la mia libertà finisce dove lede le libertà degli altri. Disturbare una manifestazione altrui dovrebbe giustamente essere un reato perseguibile, perché se ho diritto di manifestare è anche vero che se facendolo impedisco ad altri di esercitare lo stesso diritto, sto abusando di una libertà per impedirla ad altri.
Di fatto questo dovrebbe essere patrimonio di tutti, ma ci sono persone immature, prepotenti ed irresponsabili che queste cose non le capiscono. La morale della favola per me è molto diversa ma non c'entra con la sinistra del XXI secolo. C'entra con l'Italia del XXI secolo e le sue frange piu' intolleranti, a tutte le latitudini politiche, destra, sinistra, centro e grillini.
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Re: La sinistra del XXI secolo

Messaggioda Robyn il 17/06/2013, 10:32

A prescindere se si è d'accordo o meno con la norma anticontestazione è giusto che venga permesso di manifestare senza che ci siano azioni di disturbo o di violenza.I fatti di Brescia come quelli di Milano dove venne lanciata una statuetta del duomo sono episodi che non si sarebbero mai dovuti verificare.Si può dissentire democraticamente senza andare a disturbare le manifestazioni di altri
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Re: La sinistra del XXI secolo

Messaggioda Manuela il 17/06/2013, 12:51

franz ha scritto:Ma forse a ben vedere il problema della sinistra italiana (e non solo lei) è proprio l'influenza della cultura cattolica, mentre al di là delle Alpi prevale l'etica protestante. Grossi problemi anche dove prevale la cultura religiosa ortodossa (grecia, per esempio).

Tutto questo non è certo un congresso a poterlo risolvere ma discuterne sicuramente si deve fare.
Anche qui.


Se un congresso non può risolvere il problema, può certamente discutere del tipo di sinistra che si immagina per i prossimi lustri. Anche i socialdemocratici tedeschi, per esempio, lo stanno facendo in modo molto serio.
Io penso che le tentazioni pseudopauperistiche (pseudo, dato che la povertà, quella vera, certi teorici non sanno di sicuro cos'è), i richiami anticonsumistici, le fascinazioni della decrescita e il prevalere di un egoismo arraffone e immorale, siano in fondo la faccia di una stessa medaglia. Diversi modi di esternarsi di una cultura reazionaria, che di sinistra ha ben poco.
Sia l’utilizzo di tutti i mezzi, leciti e illeciti, per arricchirsi, sia l’idea di un ritorno ad un ipotetico “stato di natura” attraverso la decrescita, presuppongono la non esistenza della civitas (il primo va oltre, il secondo torna a prima).
Una delle parole chiave della sinistra, dovrebbe essere civitas: lo stare insieme nella società (prima che mi sia contestato: civitas è per me molto di più del “bene comune”, concetto moralistico, non politico). La civitas fa emergere i più meritevoli, anzi, si fa guidare da loro, ma non lascia soli gli ultimi, anzi li sostiene. Scusate il linguaggio un po’ troppo poetico, ma la sinistra dovrebbe immaginarsi alfiere di questo concetto: una civitas dove l’uguaglianza è declinata in modo da non umiliare le eccellenze e da non emarginare chi ha difficoltà, come di fatto avviene nell’ideologia dell’egualitarismo.
Un’altra parola è progresso. E’ una parola quasi commovente, perché ha fatto parte del lessico della sinistra socialista e comunista per decenni e decenni. “La plebe all’opra china” del primo novecento, sperava nel progresso sociale. Che voleva dire una giornata lavorativa di 8 ore, ma anche un salario decente. Progresso scientifico, progresso sociale, progresso economico dovevano andare di pari passo per costruire un luminoso futuro. Sappiamo com’è andata, e forse per questo la sinistra ha perso per strada l’idea di progresso: progredire significa andare avanti, mettere un piede davanti all’altro. Camminare. E si cammina “verso” qualcosa, guardando avanti. La sinistra, impaurita, ha smarrito questa capacità, e si guarda costantemente alle spalle, nostalgicamente, rimpiangendo un mondo che sta sparendo, e cercando di invertire la ruota del tempo. E’ diventata conservatrice… è ancora sinistra?
Forse sono un po’ uscita dal tema della ricchezza, ma non credo di essere off topic. Per finire una banalità: la querelle sui supermercati. Condensati di tutti i vizi consumistici, assassini dei negozi del centro, templi di una subcultura berlusconiana… o benedizione per le famiglie meno abbienti, santuari degli sconti e del 2x3, grandi elargitori di posti di lavoro e, in ultima analisi, abbozzo di welfare per gli extracomunitari che aiutano a scaricare la spesa in cambio dell’euro del carrello???
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