Che cos'è questo PD?

[pianogrande]

Il confronto tra l'obiezione al servizio militare e l'obiezione all'aborto non regge.
Gli obiettori al servizio militare hanno avuto vita durissima ed alla fine hanno potuto scegliere il servizio civile di durata maggiore.
Nel campo medico, i valori sono completamente rovesciati.
I veri discriminati, i veri eroi, sono i non obiettori.
Condannati all'aborto perpetuo mentre gli altri fanno carriera in un ambito in cui non avrebbero nemmeno dovuto accedere visto che questa libertà di scelta avrebbe dovuto portarli ad un indirizzo professionale diverso.
In parole povere, un ginecologo obiettore è niente altro che qualcuno che sale sul carro del vincitore (CL che spadroneggia ed il potere cattolico in genere) mentre il non obiettore si sacrifica per garantire un diritto.
Come cambia il mondo.

[franz]

Il confronto tra l'obiezione al servizio militare e l'obiezione all'aborto non regge.

Forse ti sfugge che il confronto qui è stato introdotto proprio perché si vorrebbe arrivare a farlo reggere, introducendo elementi di costo per chi sceglie l'obiezione in tema di aborto.

[flaviomob]

Inizialmente chi faceva il servizio civile in alternativa alla leva obbligatoria veniva penalizzato per la maggiore durata del primo (20 mesi), poi vi fu una sentenza che decretò come fosse un trattamento discriminatorio e venne equiparato ai 12 mesi del servizio militare. In realtà nel tempo si è mostrata l'utilità sociale dell'obiezione di coscienza, tanto che ora il terzo settore chiede fondi per il servizio civile volontario, prezioso sia come risorsa in aiuto al sociale, sia per la ricchezza umana che introduce in servizi già consolidati.

[franz]

In realtà nel tempo si è mostrata l'utilità sociale dell'obiezione di coscienza,

beh, direi che piu' che altro si è rivelata l'utilità sociale di un servizio civile, cosa che esiste anche in altri paesi e che non è per forza collegato all'obiezione di coscienza rispetto al militare.
Diciamo che si potrebbe anche considerare che uno deve fare o il servizio militare o quello civile ma che se non fa entrambi paga una tassa alla collettività pari al costo del servizio non reso. In un paese in cui il costo complessivo del servizio militare e del servizio civile è pari al 4% del PIL, chi non fa nessuno dei due dovrebbe essere soggeto ad un'imposta del 4% sul suo reddito, che si aggiunge alle altre imposte.
Il concetto è che la scelta di non prestare un servizio dovuto puo' essere lasciata (non si puo' obbligare) ma va penalizzata monetariamente. O dai alla collettività un anno del tuo tempo oppure paghi per questa tua libertà.
Allo stesso modo se per problemi suoi un medico specializzato nel campo delle nascite ritiene di non voler effettuale aborti, pagherà un'mposta che a mio avviso sarà proprzinale a quanto altri colleghi fanno la stessa scelta, fino ad arrivare a stipendio zero se tutti i medici della stessa unità ospedaliera sono obiettori. Lla cifra tolta ad ogni medico andrà come premio integrativo al reddito del medico che non si dichiara obiettore. Il problema secondo me cosi' è risolto.

[flaviomob]

Il problema non si pone affatto, dato che il servizio militare non è più obbligatorio. Rimane l'altro problema grave e concreto, che molti qui in lista hanno "opportunamente" (?) evitato: è tollerabile che un'organizzazione religiosa abbia un potere di condizionamento delle carriere (e quindi delle scelte personali) così elevato all'interno delle strutture sanitarie (pubbliche o private) di uno Stato laico?

[ranvit]

Flavio non credo che qui qualcuno voglia opportunamente o meno non commentare lo strapotere dei cattolici in particolare nella medicina

Hai qualche soluzione (oltre a qualche inutile petizione)?

[flaviomob]

Una petizione non è mai inutile, come non lo è un referendum o una votazione che da tante petizioni può avere luogo. Se non lo hai ancora capito, Ranvit, è perfettamente inutile che stiamo qui a discutere...

[pianogrande]

Il confronto tra l'obiezione al servizio militare e l'obiezione all'aborto non regge.

Forse ti sfugge che il confronto qui è stato introdotto proprio perché si vorrebbe arrivare a farlo reggere, introducendo elementi di costo per chi sceglie l'obiezione in tema di aborto.

Forse mi era sfuggito Franz.
Qualche volta intervengo senza aver letto tutto.
Tutto il resto lo confermo.

[ranvit]

L'abuso di petizioni (semmai con 178 sottoscrizioni) è come l'abuso dei referendum....dopo un certo numero gli italiani ti mandano a cagare qualsiasi sia l'argomento!
Se non lo hai ancora capito, Flavio, è perfettamente inutile che stiamo qui a discutere...

[flaviomob]

Mi pare proprio che gli ultimi referendum siano lì per smentirti, Ranvit.
Così come l'influenza che tanti nuovi mezzi di comunicazione (che utilizziamo per petizioni on line ma anche per scambiarci opinioni su facebook etc) hanno avuto nel permettere addirittura rivoluzioni epocali in paesi a noi vicini, dimostrano che mai come oggi tutto può influenzare tutto, chiunque può "coscientizzare" chiunque, l'attivazione di uno può diventare attivazione di un numero esponenziale di persone, nel tempo.
Vatti a vedere quante campagne di Avaaz.org (alcune delle quali anche da te sottoscritte) hanno modificato decisioni politiche.
Amnesty International, che agiva con lettere e cartoline già quando internet non esisteva, ha storicamente consolidato un risultato positivo nel 30-35% dei casi presi in esame. Ti sembra poco? Eppure migliaia di prigionieri politici per motivi di opinione oggi sono persone libere grazie all'attivazione di decine di migliaia di iscritti in tutto il mondo, che si sono attivati per sottoscrivere. Si sono modificate in direzione maggiormente liberale e democratica centinaia di leggi. La pena di morte sta diventando un ricordo per una buona fetta di umanità, quando per millenni è stata uno dei capisaldi dell'ordine sociale, anche in contesti democratici.
Quindi ti dirò che reputo totalmente ciniche e pessimistiche certe critiche prive di costrutto, peraltro in contraddizione con i tanti appelli che su questo forum hai pubblicamente sostenuto di aver sottoscritto...