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Ulivo e sinistra massimalista

MessaggioInviato: 19/01/2013, 13:16
da ranvit
Dice flaviomob (nell'altro forum/3d):
Io credo che se sapremo imparare dai nostri errori e costruire una vera sintesi a partire dai diritti civili e sociali, riusciremo anche a fare le riforme necessarie.

Già questo la dice lunga sulla peculiarità della sinistra massimalista. La sintesi dovrebbe riguardare solo i temi indicati dalla sinistra massimalista? O non anche la politica estera, la visione infrastrutturale del Paese, mettere le imprese nelle condizioni di investire e creare posti di lavoro, combattere i privilegi delle corporazioni comprese quelle amiche della sinistra (Cgil), etc etc
La principale caratteristica della sinistra massimalista è l'integralismo delle posizioni, la demonizzazione degli avversari politici ma anche di quelli politicamente vicini che non condividono al 100% le idee massimaliste, etc etc

A me non pare che ci siano i presupposti! Non ci obbliga il medico a stare insieme!

Re: Ulivo e sinistra massimalista

MessaggioInviato: 19/01/2013, 14:08
da pianogrande
Certo che se mi permettessi di parlare di centro massimalista qualcuno si offenderebbe.
Il fatto è che la "sinistra massimalista" è disponibile ad allearsi per uno scopo comune.
Tutto scorre Ranvit.
Vendola non è Bertinotti e compagni.
Lui la parola compagno mi sembra l'abbia trasferita in altri ambiti ed intanto governa una regione con modalità che tanto massimaliste non mi sembrano.

Re: Ulivo e sinistra massimalista

MessaggioInviato: 19/01/2013, 14:23
da matthelm
Con i massimalisti di ogni tipo non ci si allea mai! Sono d'accordo con Ranvit.
La sinistra massimalista, per esempio, è sempre pronta ad "allearsi" con gli altri per sfruttarne la forza e tentare, fino all'ottusità, di "guidare" come una mosca cocchiera le sorti del "mondo". E' sempre stato così e lo sarà sempre altrimenti non sarebbe se stessa. è pura illusione cercare di governare con lei, al massimo si possono fare le manifestazioni... ecco per quello sono bravissimi. Ma solo per quello.
Vendola è nato così ed a tutt'oggi dice, per me, sciocchezze evitabili e giustificate solo dal voler dare "cibo" ai suoi elettori finché ne trova altri alla Ingroia che ne dicono di più grosse. E Vendola vuole recuperare quegli elettori tentati dal richiamo della foresta. E la storia è sempre così. Sono, purtroppo, non utilizzabili in democrazia anche se è lecito e npormale che esistano ma NON per governare!
Basta quindi rincorrerli è tempo perso. Come diceva Lenin è la manifestazione del sempre presente infantilismo della sinistra che spesso è l'aiuto più formidabile per la destra.

Re: Ulivo e sinistra massimalista

MessaggioInviato: 19/01/2013, 14:27
da flaviomob
Esatto pianogrande.

A parte che tutta questa sinistra massimalista io non la vedo, in ogni caso Vendola e Pisapia sono esponenti di governo locale che si assumono quotidianamente le proprie responsabilità e si impegnano in un'alleanza organica di centrosinistra, a differenza di altri. Così come ad esempio Tabacci, assessore a Milano, ha una concezione di centro che non gli impedisce di schierarsi chiaramente e di evitare i giochini opportunisti dei "due forni" a cui altri "estremi centristi" ci hanno abituato, magari accompagnati da Berlusconi oggi (o dall'estrema destra in passato), per dire...

Re: Ulivo e sinistra massimalista

MessaggioInviato: 19/01/2013, 14:55
da matthelm
La coperta Pisapia non è utilizzabile da Vendola. Differenti comportamenti (Pisapia riprese subito Vendola a Milano, dopo la vittoria alle comunali, per il suo intervento fuori le rìghe) e differenti stoffe. Inoltre Pisapia era ed è un indipendente nelle liste SEL e l'ha sempre manifestato.
Vedete cari forumisti come è difficile, anzi impossibile, rapportarsi con la sinistra radicale? Forse ha ragione Franz, noi dobbiamo essere un'evoluzione dell'Ulivo ma lo sbocco non sarà mai il non avere limiti di area.
Benedetto quel giorno in cui si capiranno bene questi concetti.

Re: Ulivo e sinistra massimalista

MessaggioInviato: 19/01/2013, 16:47
da pianogrande
L'area è caratterizzata dagli scopi comuni.
Ripeto che l'accusa (o più semplicemente la definizione) di massimalista è, in questo caso, esattamente reversibile.
Vendola sta anche muovendosi verso un compromesso nei confronti di Monti.
Ripeto ancora: tutto scorre ed il massimalismo consiste anche nel restare fissi nelle decisioni irrevocabili prese nel passato.

Non concludo con benedizioni.

Re: Ulivo e sinistra massimalista

MessaggioInviato: 19/01/2013, 17:06
da matthelm
Eppure ce ne vorrebbero tante di benedizioni e scongiuri... per rassicurarti da contaminazioni.
La sensibilità sociale che si può avere in comune viene vanificata dai mezzi per attuarla. Da sempre.
Quando si dovrà governare varranno il numero dei parlamentari che avranno gli stessi intenti e per far cadere le buone intenzioni saranno sufficienti qualche trovata dialettica e, per esempio, Vendola ce ne offre tutti i giorni. E non è ancora al governo. Pensa che il "supponente" ha chiesto a Monti un'autocritica... Pensate un po'.

Re: Ulivo e sinistra massimalista

MessaggioInviato: 19/01/2013, 17:29
da pianogrande
Monti deve averne già fatta qualche quintalata di autocritica (rispetto al rigore alla serietà e quant'altro) visti i personaggi che sta imbarcando.
Un po' più, un po' meno, che male gli farà?
Monti non è un totem (tanto per usare il linguaggio preferito da chi attacca i diritti).
E' ancora vivo e pensante (Casini permettendo).
E' anche palesemente incline ai compromessi (vedere sopra).
Insomma.
Non mi sembra che Vendola abbia bestemmiato.
Comunque, Vendola a qualche "trovata dialettica" doveva pure attaccarsi per mostrare una certa disponibilità.
Quello che conta è che la disponibilità è stata manifestata.
Una volta digerita la lesa maestà, potrebbe anche uscirne qualcosa di positivo.

Re: Ulivo e sinistra massimalista

MessaggioInviato: 19/01/2013, 17:33
da flaviomob
In campagna elettorale è piuttosto ovvio che uno chieda all'altro di fare autocritica dopo che magari l'altro ha accusato il primo di conservatorismo, ma non è questo il punto. In un quadro che vede già il partito Democratico fondato su una sintesi di posizioni di centro e di sinistra, ci sarà sempre qualcuno per cui l'altro è troppo a sinistra o troppo al centro. La chiave è cambiare metodo, rispetto al passato, per la soluzione dei contrasti. Ascoltare la base come si è fatto in occasione delle primarie, delle parlamentarie e ora dell'appello per le liste pulite costituisce appunto un cambiamento di metodo, che porterà buoni frutti. Un'altra considerazione, come sottolinea spesso Civati, è che si possono criticare i movimenti di protesta e alcune peculiarità di essi, ma non vanno ignorate le motivazioni che ci sono alla base dei cittadini che scelgono Grillo, Ingroia, l'astensione o altre forme di contestazione alla dirigenza politica nazionale. L'ascolto è importante.

Re: Ulivo e sinistra massimalista

MessaggioInviato: 19/01/2013, 18:11
da ranvit
L'ascolto è importantissimo, ma non necessariamente dopo aver ascoltato bisogna condividerne le soluzioni!
Sono le soluzioni proposte che fanno divaricare!

Comunque io parlavo di massimalismo (che poi guarda caso abbonda nella sinistra radicale....non è certo colpa mia) e ho fatto un esempio ben preciso, quando ho apero il 3d, riferendomi alle parole di flaviomob in merito alla possibile sintesi solo ed esclusivamente sui temi/soluzioni proposti dalla sinistra massimalista.

Già in questi giorni si assiste alle proteste vendoliane per la partecipazione dell'Italia alla guerra in Mali, oppure alla soluzione da dare al problema ilva, oppure alla rinuncia di ieri di Bersani alla patrimoniale, etc. Ma, abbiate pazienza, come si puo' sperare di trovare una sintesi e governare insieme.
E smettiamola con questa storia della Puglia e di Milano: amministrare una città o una Regione non comporta nè la decisione di partecipare ad una guerra, nè di mettere patrimaniali, nè di fare Tav!