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Da Don Mazzi a Baricco, appello a Renzi: Cambia la politica

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Da Don Mazzi a Baricco, appello a Renzi: Cambia la politica

Messaggioda franz il 17/11/2012, 15:51

Renzi: «Noi siamo qui per vincere,
voi dovete fare un quarto d'ora di fila»

Il sindaco: «O riscopriamo il futuro come piacere e sfida o l'Italia non ha destino. Domenica siete chiamati a scegliere tra due modelli di futuro diverso. Non lamentiamoci delle regole, cambiamo l'Italia»

FIRENZE - «Vogliamo scrivere una pagina non di storia, ma di futuro». Così Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato alle primarie del centrosinistra conclude la sua convention alla Leopolda in vista delle sfida di domenica prossima. Arriva in bicicletta da Palazzo Vecchio e sale sul palco per il suo appello finale. «O noi riscopriamo il futuro come piacere e sfida o l'Italia non ha destino. Questo è il motivo - ha detto Renzi in apertura del suo discorso - per cui siamo orgogliosi di essere qui, ce la giochiamo fino in fondo con questo entusiasmo. Noi domenica vogliamo vincere, vincere bene, vincere male, ma vincere. E per farlo abbiamo bisogno che gli italiani facciano un quarto d'ora di fila e cambino l'Italia».

L'INTERVENTO DI RENZI - «E' sempre un'emozione salire sul palco della Stazione Leopolda. Mi viene un brivido a pensare all'inizio di questa avventura. Noi siamo partiti da un'intervista a Repubblica nell'agosto 2010 tirando fuori la parola rottamazione senza incentivi: abbiamo detto che forse era il caso che i leader cominciassero a cambiare. Alla Leopolda ci siamo visti per la prima volta nel 2010, poi l'anno scorso e oggi, in un momento molto particolare: oggi abbiamo deciso che bisognava mettere il coraggio di fronte alla pigrizia. C'è stato un momento e una città in cui abbiamo deciso: a Parma. Il Pd è andato al ballottaggio col Movimento 5 Stelle, lì il Pd aveva presentato il sistema dell'usato sicuro. Il candidato Pd disse: andare al ballottaggio con lui sarà una passeggiata, e abbiamo perso. Bersani disse: A Parma non è che abbiamo perso, a Parma abbiamo non vinto. Ecco quella frase lì ci ha smosso. Domenica prossima non ci sono due caratteri o tradizioni a confronto, c'è un modello di futuro diverso: da una parte l'usato sicuro, dall'altra l'entusiasmo verso il futuro».

L'APPELLO AL VOTO: «PER CAMBIARE C'E' DA FARE UN QUARTO D'ORA DI FILA» - Renzi prende il toro per le corna a si rivolge agli elettori: «Prendiamole in positivo queste regole, dobbiamo chiedere alla gente di fare fatica, propongo un patto a voi comitati, a voi volontari, a voi entusiasti: prendete il certificato elettorale, la carta d'identità e fate un quarto d'ora di fila: meglio perdere un quarto d'ora di fila oggi che cinque anni domani. Hanno cambiato le regole ma possiamo vincere anche con queste regole, dobbiamo entrare in questa dimensione o no? Se volete sistemare l'intreccio tra finanza ed economia, se volete cambiare la Rai, se volete che l'Ue torni a pensare anche alle famiglie, se volete che il nostro patrimonio culturale non sia distrutto e che il ministero dei beni culturali non sia inteso come ministero di serie B... dovete fare un quarto d'ora di fila, dovete fare un po' di fatica. Vai al seggio, registrati, mettiti in gioco. Smettiamola di lamentarci delle regole e chiediamo di fare fatica».

«SE IL PD E' A 30% E' PERCHE' NON ABBIAMO DISTRUTTO NULLA» - «Dalla stazione Leopolda è cominciato un viaggio in tutta Italia, in 108 province - e qui parte la stoccata ai tecnici e alla riforma delle Province, una riforma a metà secondo Renzi - questo viaggio è servito per ascoltare gli italiani». Il sindaco di Firenze sferra l'attacco: «Oggi il Pd è sopra il 30 per cento, un anno fa ci dicevano che noi volevamo distruggere tutto, andate a ricordargli adesso queste affermazioni!». Poi si rivolge a chi lo ha finanziato, al cittadino comune, all'elettore: «Ti dico grazie e ti dico che insieme possiamo dire basta alla politica opaca».

«VOGLIAMO VINCERE» - «Il popolo della Leopolda è stato definito "il popolo alla ricerca di un piano B": ovvero Renzi riunisce i suoi per perdere bene. Ma abbiamo una brutta notizia per chi pensa questo: vogliamo vincere, vogliamo vincere bene, interessa al Paese che noi si vinca, non ci accontentiamo del premio simpatia. Chi si ritira all'ultimo km non è un romantico, è un vigliacco».

LA ROTTAMAZIONE - «Noi abbiamo detto che questa classe dirigente ha rotto il giochino e non può essere lo stesso che lo aggiusta. Con la necessaria maleducazione, franchezza e trasparenza, abbiamo detto che c'è da voltare pagine e da cambiare le facce. E qualcuno ha fatto un passo indietro. Allora ci hanno accusato di non avere contenuti». E Renzi elenca proposte su scuola, diritti, lavoro, agenda digitale, economia, industria.

IL CASO ICHINO- «Chiedo al nostro segretario Pierluigi Bersani se non sia il caso di dire una parola su chi ha detto che Ichino è dalla parte sbagliata, e non si debba candidare con noi: lo ha detto il segretario della Cgil. Dove sta Ichino lo decide Ichino e gli elettori che lo votano, non il segretario di un'organizzazione sindacale. Spero che Bersani difenda il diritto di Ichino di stare in questo partito contro l'arroganza di mandare via qualcuno».

L'ANTI-POLITICA E CASINI - «Noi siamo la più straordinaria novità politica che si muova dentro la politica: i tecnici si lamentano della politica, gli anti-politici, i "grillini": facciamo noi le cose che la politica non ha fatto, così gli anti-politici non ci saranno più. Ma perchè devo inseguire Casini? Pierluigi dimmi perchè non posso cercare io i voti del centrodestra e fare alleanze con chi prenderebbe quei voti?».

«UNA PORCATA DI REGOLE» - Prima dei lavori è la musica a fare da padrona: da Jovanotti agli immancabili Fun, che hanno accompagnato tutta la campagna del sindaco in Italia. Gli interventi partono poco dopo le 10. È Simona Bonafè, portavoce di Renzi, a parlare per prima: «Matteo non ci deludere, anche tu sei la nostra ultima speranza: questa è la frase che spesso è stata detta a Renzi nel nostro viaggio in Italia. C'è un'Italia che non si arrende». E allora: «Di fronte a queste regole: una porcata, dobbiamo dire a tutti di andare a votare».

Federica Sanna
In redazione Alessandra Bravi 17 novembre 2012 www.corriere.it
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Re: Da Don Mazzi a Baricco, appello a Renzi: Cambia la polit

Messaggioda franz il 17/11/2012, 15:53

Da Don Mazzi a Baricco,
appello a Renzi: «Cambia la politica»

Don Mazzi, Giorgio Gori, Alessandro Baricco: tanti gli interventi nel secondo giorno della convention che lancia il sindaco alle primarie

FIRENZE - Leopolda, secondo giorno. Da Don Mazzi a Baricco l'appello è univoco: «Matteo cambia la politica». Si susseguono sul palco gli interventi dei sostenitori del sindaco Renzi, in platea un migliaio di persone. Si parla di legge elettorale, esperienze politiche e anche di cultura alimentare. Nel mezzo gli spezzoni del video girato nelle 108 province italiane. Mentre l'intervento del sindaco è previsto nell'ultima delle tre giornate, a mezzogiorno.

DON MAZZI E PIERINO - Don Mazzi lancia il suo appello: «Matteo ti voglio lottatore, non diventare una mela marcia». E si definisce un “Pierino” anche lui, come era stato ribattezzato anche Renzi: «Dobbiamo scuotere l'albero della politica: devi lottare per la verità, per la democrazia, per una scuola che formi davvero e un'informazione che serva davvero a informare. Se anche tu diventi una mela marcia l'albero non potrà produrre buoni frutti». Ma non vuole usare il termine “rottamazione”: «Fatemi fare il prete – dice – le persone non si rottamano».

L'INTERVENTO DI BARICCO - Uno degli interventi più attesi era quello dello scrittore Alessandro Baricco, che anche l'anno scorso aveva partecipato al Big Bang: «Sono tornato dopo un anno e ora mi sento di poter usare “noi”». Poi una stoccata alla vecchia politica: «L'altra sera li guardavo in tv - ha raccontato - erano incantati, stavano in un futuro che non avevano inventato loro. Avevano la faccia che ho io quando gioco alla playstation». Ancora: «Sto vedendo tutti i personaggi della cultura italiana accodarsi dietro al carro di Bersani: com'è lontano tutto questo dalla partita che giochiamo qua; com'è lontano da qualsiasi coraggio». Non vuole parlare di riforme: «Quello che dobbiamo fare è rifondare il Paese, attraverso educazione: ripartiamo da qui». E alla domanda se sarebbe disposto a fare da ministro alla cultura a Renzi risponde: «Io ministro della cultura in un governo Renzi? Non sono la persona giusta per rappresentare e dirigere processi che hanno bisogno di una grande forza e determinazione, e anche di una generazione più giovane della mia. Naturalmente servono persone anche capaci di stare in ascolto; in ogni caso non è il posto mio».

L'INTERVENTO DI GORI – È salito sul palco della Leopolda anche Giorgio Gori, che non ci sta a passare da suggeritore di Renzi: «Hanno cercato di mettere un po' di zizzania fra noi, senza riuscirci, alimentando la stupidaggine dello spin doctor, del suggeritore. Ma chi conosce Matteo sa che lui ragiona con la sua testa. Secondo voi qualcuno può avergli suggerito di essere entrato nello studio di Sky con la cravatta viola?». E ancora dice: «Non è sempre stato facile qualcuno ha provato a strumentalizzare il mio passato professionale, io non ho fatto nulla di male, non sono portato a vergognarmi, anzi...».

I SONDAGGI - «Il quadro dei sondaggi è un quadro in cui siamo lì lì: se vota un numero di persone molto significativo la partita è aperta, se votano in pochi è più difficile vincere», aveva detto Renzi nella riunione del pomeriggio con i volontari dei comitati alla convention della Stazione Leopolda. «Siamo a un passo dal traguardo - ha aggiunto, rivolto ai volontari - e vorrei dirvi grazie per quello che avete fatto fino a oggi». «Le regole sono cambiate per cercare di restringere la partecipazione».

300 MILA REGISTRATI IN TUTTA ITALIA - I registrati al momento, è stato detto, sono circa 300 mila in tutta Italia. «Ma dobbiamo guardarci negli occhi - ha detto Renzi ai rappresentanti dei comitati -: pensate che bello poter dire lunedì 26 è stato bello vincere, nonostante queste regole». Renzi ha quindi spronato i volontari a portare quanta più gente possibile a registrarsi prima. «Chi non si è registrato basta vada e registrarsi il 25 novembre, ci sarà da fare la coda, ma preferite buttare via 15 minuti in coda o i vostri prossimi 5 anni?», ha aggiunto Renzi.

IL TOUR DI RENZI DIVENTA UN INSTANT BOOK - Un instant book fotografico da 80 pagine per raccontare quasi un mese di campagna elettorale di Matteo Renzi in giro per l'Italia con il camper: si chiama «Un viaggio per cambiare l'Italia adesso!», diffuso alla Stazione Leopolda in occasione della convention del sindaco rottamatore candidato alle primarie del centrosinistra. «È una nostra iniziativa editoriale - ha spiegato Mario Curia, presidente della casa editrice Mandragora - da stamani è distribuita nelle edicole, e dalla prossima settimana in libreria». «Il cambiamento è a portata di mano, e non è mai stato così vicino», ribadisce Renzi nell'introduzione, spiegando che in questa campagna elettorale «abbiamo incontrato il Paese profondo, quello vero, quello bello. Quello che soffre, quello che ci prova, quello che riesce». E per cambiarlo, afferma il sindaco, «siamo scesi in strada, fuori dai palazzi del potere, fuori dalla logica dei vitalizi e dei privilegi».

Federica Sanna www.corriere.it
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Re: Da Don Mazzi a Baricco, appello a Renzi: Cambia la polit

Messaggioda mauri il 17/11/2012, 21:14

è bello leggere di tante persone che si appassionano, vedere tornare nuovamente la passone della speranza e della voglia di cambiare, di partecipare, e la vedo solamente nel CSX e nel M5S
se renzi perde io voto M5S, e andrò a votare alle primarie anche se mi crea un grosso disagio, ma ne vale la pena
"meglio perdere un quarto d'ora di fila oggi che cinque anni domani"
ciao mauri
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Re: Da Don Mazzi a Baricco, appello a Renzi: Cambia la polit

Messaggioda ranvit il 18/11/2012, 11:45

se renzi perde io voto M5S



Anche io....sarebbe bene che gli oligarchi del Pd tenessere conto di cio'....sicuramente mauri e io non saremo gli unici...
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Da Don Mazzi a Baricco, appello a Renzi: Cambia la polit

Messaggioda flaviomob il 18/11/2012, 13:42

E io voto Grillo se Renzi vince... tié :lol:


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Da Don Mazzi a Baricco, appello a Renzi: Cambia la polit

Messaggioda ranvit il 18/11/2012, 13:53

flaviomob ha scritto:E io voto Grillo se Renzi vince... tié :lol:



Molto bene! :lol:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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