ranvit ha scritto:Ti sbagli pianogrande e me ne dolgo

la questione non è essere di destra o di sinistra ma di etica individuale e/o collettiva (nel caso di gruppi o Partiti)....certo andrebbe chiarito di quale destra e quale sinistra stiamo parlando.
La destra europea e mondiale non ha niente da chiedere a nessuno. Viceversa quella berlusconiana/italiana fatta di populismo e cialtroneria plebea invece si, eccome! Come pure la sinistra dei Paesi del comunismo reale.
Nel merito, comunque, che il Partito si dissoci o meno, resta il punto focale: i "fetenti" albergano a tutte le latitudini della geografia politica!
Quando parliamo di persone sono perfettamente d'accordo e lo ribadisco.
Quello che non mi piace è se il comportamento delle persone (che debbono rispondere a livello personale) o dei gruppi organizzati (sempre di persone si tratta) porta ad una strumentalizzazione che mette in cattiva luce gli ideali che queste persone dovrebbero praticare.
Sono contrario al fatto che si confondano gli ideali con le persone.
Anche il
socialismo reale è un problema di persone.
L'aspirazione alla uguaglianza tra gli uomini (non l'egualitarismo al quale sono altrettanto contrario) è un ideale che non ha niente a che fare con i gulag o con la Corea del Nord o con la dittatura di Castro.
Anche Berlusconi, sulla stessa falsariga, sarebbe il
liberalismo reale ma preferisco considerarlo, semplicemente, come Berlusconi e la sua cricca di malaffare.