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Mi scappa da ridere...e a me da piangere....

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Mi scappa da ridere...e a me da piangere....

Messaggioda ranvit il 24/09/2012, 11:34

PD, batti un colpo!!! Metti nel tuo programma la lotta agli sperperi dei politici!


http://www.ilmessaggero.it/roma/campido ... 1226.shtml

Lazio, Casini: «Il Pd non sapeva nulla?
Mi scappa da ridere...»


«La polemica del Pd mi fa scappare da ridere e da piangere. Si sono accorti ora che ci sono sperchi? Perché non se ne sono accorti quando hanno votato in ufficio di presidenza?». Ad affermarlo Pier Ferdinando Casini, leader dell'Udc, ospite questa mattina di Skytg24 parlando della decisione del Pd di avviare la raccolta delle firme per la dimissione dei consiglieri democratici dalla Regione. «Se noi vogliamo essere seri - ha aggiunto - vediamo lo schifo e cerchiamo di porre rimedio. Se vogliamo strumentalizzare allora ognuno fa quello che ritiene».

Sulle voci che davano la presidente del Lazio vicina all'Udc ha risposto: «È falso». A chi gli chiedeva se Renata Polverini dovesse dimettersi da presidente della Regione Lazio Casini ha risposto: «La situazione è tale che la Polverini avrà elementi seri su cui fare valutazioni. Non mi permetto di dare consigli».

«C'è disagio e malessere profondo». «È un opinione personale che coglie alla radice un malessere profondo - ha aggiunto Casini - C'è un disagio profondo, noi siamo stati l'unico partito a spiegare che il federalismo non avrebbe risolto i problemi anzi, rischiava di aggravarli. Se la presidente Polverini con sua iniziativa personale forte è riuscita a far risparmiare una cifra come 20 milioni di euro al consiglio regionale, questo significa che c'è uno spreco che sfugge ai partiti nazionali. Che cosa fanno i consiglieri regionali è una cosa impossibile sapere». «Io voglio dire - prosegue - che non sono tutti ladri e tutti uguali che ci sono episodi vergognosi ma non di deve gettare discredito su chi fa politica veramente».

Buttiglione: «Consiglieri Udc dovrebbero dimettersi». «La Polverini farebbe bene a lasciare, non può far finta di nulla. Avrebbe fatto meglio a dimettersi per la dignità sua e di tutta la politica». E «se fossi al posto dei nostri consiglieri, mi dimetterei», tuttavia «rispetto l'autonomia e le idee dei nostri esponenti politici locali». Lo afferma Rocco Buttiglione, presidente dell'Udc, in un'intervista a Repubblica. «La selezione della classe politica non funziona. Dobbiamo ammetterlo. Perché‚ quello a cui stiamo assistendo non sono fenomeni marginali. Non si può ancora parlare di mele marce all'interno di una classe politica sana», dice Buttiglione. «Occorre un rinnovamento sulla base di ideali forti. Serve più democrazia nei partiti. Più controlli. Morale e politica non sono la stessa cosa - osserva - ma non sono nemmeno slegate».



Domenica 23 Settembre 2012 - 20:43
Ultimo aggiornamento: 20:50
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Anche Pd e Idv d'accordo per passare da 1 a 14 milioni

Messaggioda ranvit il 24/09/2012, 11:41

Bersani che ne dici???? !!


http://www.corriere.it/politica/12_sett ... 4af5.shtml

Le indagini Ecco le delibere dell'ufficio di presidenza laziale

Così i partiti decidevano come dividersi i soldi

Anche Pd e Idv d'accordo per passare da 1 a 14 milioni


ROMA - Le erogazioni ai gruppi politici della Regione Lazio sono lievitate senza che fosse fornita alcuna giustificazione specifica. Le decisioni dell'ufficio di presidenza, poi ratificate dal consiglio regionale - che hanno consentito di passare da un milione di stanziamento ratificato il 26 gennaio 2010 (la giunta all'epoca è guidata dal centrosinistra) ai 14 milioni dell'8 novembre 2011 - sono sempre state motivate con una generica esigenza di denaro. E adesso pure su questo si stanno effettuando controlli. La legge prevede infatti che si specifichino i motivi delle variazioni di bilancio, soprattutto se i fondi devono essere sottratti ad altre «voci». Nonostante la norma fissi criteri precisi per la gestione dei soldi pubblici, le delibere che determinavano i nuovi stanziamenti sono sempre passate all'unanimità, vale a dire con il consenso di maggioranza e opposizione. «Il presidente Mario Abbruzzese decideva d'accordo con il segretario generale Nazzareno Cecinelli e tutti votavano senza effettuare alcuna obiezione o verifica», ha raccontato durante il suo interrogatorio della scorsa settimana l'ex capogruppo Franco Fiorito, ora indagato per peculato. A dimostrarlo ci sono adesso le copie degli atti acquisiti la scorsa settimana nella sede della Pisana dagli uomini del Nucleo Valutario per ordine dei magistrati.

IL VOTO ALL'UNANIMITA' - Il primo provvedimento preso dopo l'elezione della nuova giunta guidata da Renata Polverini risale al 14 dicembre 2010. Il denaro messo a disposizione dei partiti viene aumentato fino a 5,5 milioni di euro. Il 10 febbraio 2011 l'ufficio di presidenza decide all'unanimità che quello stanziamento è congruo. Cecinelli «vista» la pratica. Sono presenti Abbruzzese, il vicepresidente Raffaele D'Ambrosio dell'Udc, e i consiglieri Gianfranco Gatti della lista Polverini, Isabella Rauti del Pdl, Claudio Bucci dell'Idv. Ma due mesi dopo, il 4 aprile, arriva una nota firmata dal funzionario Maurizio Stracuzzi che segnala come «la disponibilità attuale del capitolo 5 non consente, nei prossimi mesi, di soddisfare le obbligazioni». Non viene effettuata alcuna verifica ulteriore visto che in appena 24 ore si riunisce l'ufficio di presidenza e si determina uno stanziamento aggiuntivo di 3 milioni di euro. La composizione è identica a quella della precedente riunione. E anche questa volta tutti sono d'accordo. Il 19 luglio 2011 si segue la solita procedura. A cambiare è solo la «formazione» dell'ufficio di presidenza. Assente D'Ambrosio, è presente l'altro vicepresidente: Bruno Astorre del Pd. Ma il risultato è identico. Anche questa volta la «segnalazione» che le casse sono vuote arriva da Stracuzzi. È stato lui, cinque giorni prima dell'incontro, a sottolineare la necessità di disporre di altri 3 milioni. Detto, fatto. Grazie alla sintonia che regna nell'ufficio di presidenza tutti i gruppi avranno i soldi in più.

GLI STANZIAMENTI PRENATALIZI - Si arriva così al 2 novembre 2011. Stracuzzi usa la stessa formula generica per chiedere altri 2,5 milioni di euro. L'organismo guidato da Abbruzzese procede, senza sollecitare chiarimenti, sei giorni dopo. Nella delibera numero 86 dell'8 novembre 2011 ci si limita a scrivere di «dover procedere per stanziamento da legge di bilancio di previsione esercizio 2011 non sufficiente come dimostra la lettera dell'ufficio preposto». Anche questa volta non c'è D'Ambrosio e manca pure Rauti. A ratificare la decisione ci pensano gli altri rappresentanti che votano per conto di Pdl, Pd, Udc e Idv. Nelle casse dei gruppi arrivano dunque ulteriori fondi e proprio in quel periodo Fiorito comincia a disporre bonifici senza specificare nelle distinte il nome del destinatario e la causale. Una girandola di accrediti che alla fine supera il milione e mezzo di euro. Parte dei soldi è certamente finita nelle sue tasche. Ma il resto? Era stato l'avvocato Carlo Taormina a sollecitare verifiche sulle procedure adottate dall'ufficio di presidenza «perché è in quella sede che si decide la destinazione dei fondi pubblici e dunque, in caso di irregolarità, si commette peculato». Ora anche la Corte dei Conti sta verificando se le procedure seguite nella distribuzione del denaro siano regolari o se le scelte effettuate nel corso degli ultimi due anni abbiano causato danni all'Erario.

Fiorenza Sarzanini24 settembre 2012 | 9:46
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Re: Mi scappa da ridere...e a me da piangere....

Messaggioda franz il 24/09/2012, 12:24

... sono sempre state motivate con una generica esigenza di denaro ...
Quando si dice il primato della politica, ... vero?
A non riesce mai di aver + soldi solo motivando una generica esigenza di denaro :lol:
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