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D'Alema: diamoci una mossa

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

D'Alema: diamoci una mossa

Messaggioda franz il 04/09/2008, 8:40

Sotto la tenda che ospita i dibattiti pubblico in piedi per l'ex ministro degli Esteri
"Alitalia operazione politica grave e negativa. ma no a polemiche con imprenditori"

Festa Pd, applausi per D'Alema
"Messaggio è: diamoci una mossa"

"Per le alleanze obiettivo non è stare soli ma in tanti, costruire centrosinistra nuovo"
E sullo scoop di Novella 2000: "Li ammiro, tagliando una foto hanno imbrogliato tutti"

FIRENZE - Standing ovation alla festa nazionale del partito democratico in corso a Firenze per Massimo D'Alema. "Il messaggio che arriva da voi che siete qua è: 'diamoci una mossa'", ha detto l'ex ministro degli Esteri, che sul palco allestito per il dibattito con Giovanni Floris ha affrontato molti argomenti, dall'Alitalia, alle alleanze politiche fino alla foto pubblicata su Novella 2000, che lo ritrae mentre cade in mare da un gommone.

Applausi. Tutti in piedi nella tensostruttura 'Giorgio La Pira': i militanti hanno salutato con un lungo e scrosciante applauso Massimo D'Alema. "Questa partecipazione - dice D'Alema rispondendo alla standing ovation - è la dimostrazione che, nonostante l'animo attraversato da un certo malessere, non viene mai meno la passione politica dei tanti presenti. Se possiamo sintetizzare - dice - il messaggio che arriva dalla gente alle feste è 'diamoci una mossa'".

Alitalia. "Mi accusarono di aver fatto di palazzo Chigi una 'merchant bank' - dice D'Alema entrando nel vivo della discussione - e io invece feci l'opposto: mi rifiutai di intervenire con la forza del governo per garantire i poteri forti e me l'hanno fatta pagare", sottolinea proposito della operazione del governo per salvare Alitalia e ricordando le critiche alla sua esperienza di governo. "Su Alitalia - afferma D'Alema - io distinguo tra un'operazione politica grave e negativa, che lascia allibiti dal punto di vista delle regole di mercato e che scarica il costo sulla collettività, e gli imprenditori che fanno gli imprenditori e con i quali non dobbiamo polemizzare".

Colaninno. Alla domanda se si aspettasse che Roberto Colaninno avrebbe preso le redini della nuova Alitalia, l'ex ministro degli Esteri risponde: "Sì, me l'aspettavo, non è un mistero che Colaninno fosse molto interessato da tempi non sospetti; e non mi ha stupito vederlo tra gli imprenditori, visto che Berlusconi ha poi creato una situazione talmente vantaggiosa per loro".

Il voto. "Se si votasse la prossima settimana, Berlusconi vincerebbe. Per noi è una sfida lunga dobbiamo impostare una sfida di medio periodo, politico-programmatica ma anche di valori. Poi, chi ha più filo da tessere tessera". E' la valutazione espressa da Massimo D'Alema. "Berlusconi si muove con abilità - ha affermato D'Alema - e fa finta di governare. Non risolve i problemi, mette la spazzatura sotto i tappeti, è circondato da una classe dirigente servile, mentre il Paese paga un prezzo molto alto".

Novella 2000. "Io sono un ammiratore di Novella 2000 e prima di tutto gli faccio i complimenti per come, tagliando una foto, ha imbrogliato tutta la stampa italiana che, per la verità, è ben predisposta". Così Massimo D'Alema ha risposto a Giovanni Floris che ha aperto l'intervista alla festa nazionale del Pd chiedendogli come aveva fatto a cadere dal canotto nel mare di Ponza. D'Alema ha spiegato che quell'immagine ripresa da tutti i giornali, in realtà, "è una foto 'tagliata'" perché il tuffo involontario in mare l'ex ministro degli Esteri lo ha fatto quando le due persone che erano sedute dall'altra parte del gommone si sono buttate insieme per fare il bagno.

Alleanze. Sul terreno delle alleanze con il Pd "è sempre meglio stare da soli quando i tuoi potenziali alleati non sono credibili. Ma l'obiettivo non è questo, l'obiettivo è stare in tanti, costruire un centrosinistra nuovo", ha affermato D'Alema. "Bisogna guardare anche alla sinistra radicale - dice - che ha commesso errori molto gravi ma discute". Per D'Alema bisogna guardare anche "al centro, perchè c'è un pezzo del mondo cattolico e moderato che non si è fatto assorbire dal berlusconismo".

Alla domanda di Giovanni Floris di cosa sia il Partito Democratico, con una battuta caustica: "Se lo hanno compreso 12 milioni di italiani... penso che lo abbia capito anche lei".

Fascismo. In Italia non esiste "un pericolo fascista" ma "non c'è una democrazia proprio normale", ha detto D'Alema, spiegando che questa democrazia non proprio normale deriva dal fatto che "una concentrazione di poteri finanziari, politico e mediatico non è normale". L'esponente del Pd si è detto quindi convinto che questo non si potrebbe risolvere "con una leggina".

Giustizia. Anche sul tema della giustizia "il confronto, il dialogo è normale in democrazia, ed è stupido il dibattito sul 'dialogo sì o dialogo no'". D'Alema spiega di essere ben disposto nei confronti di un dialogo sulla riforma della giustizia ma ribadisce anche che ci sono obiettivi diversi rispetto alla destra. "Non possiamo avere la posizione di dire che le cose vanno bene così - sottolinea - ma partiamo da presupposti diversi rispetto a Berlusconi. Noi siamo preoccupati perché vogliamo rendere più funzionale il sistema della giustizia mentre tutte le riforme della giustizia che ha fatto la destra avevano l'obiettivo di renderla più difficile e macchinosa".

Di Pietro. Perché il pd ha scelto Di Pietro come alleato? "Questa risposta la lasciamo all'interlocutore che verrà qui tra qualche giorno". Risfodera il suo atteggiamento tranchant D'Alema nel rispondere a Floris sui motivi che hanno spinto il Pd a scegliere l'ex pm come alleato. D'alema non cita direttamente il segretario del Pd Veltroni ma è lui "l'interlocutore" che sarà ospite sabato alla kermesse democratica.

Poi D'Alema cita un episodio di qualche anno fa quando a Gallipoli presentò la sua candidatura nel collegio elettorale senza gareggiare nel proporzionale. "Rifondazione non presentò candidati e fui un atto che io apprezzai, anche d'antoni decise di non presentarli - ricorda d'alema - solo di pietro presenterò una candidatura, un ex funzionario del nostro partito con l'evidente scopo di sottrarre voti decisivi". La conclusione di D'Alema è inequivocabile: "Io non porto rancore verso nessuno, ma sono quei momenti in cui ti fai un'idea di quello che hai di fronte".

(3 settembre 2008)
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