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Le primarie per contare

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Le primarie per contare

Messaggioda borghinolivorno il 29/08/2008, 22:05

Le primarie dei Democratici via via che si avvicina la zona “candidature” per le prossime elezioni, sono uno dei principali argomenti di discussione dentro e fuori il PD (ma perché mai della mancanza di primarie degli altri non si discute? )
Insomma c’è chi ne parla nei termini di un miracolo in grado di risvegliare il PD, i suoi elettori e l’intera Italia, chi invece le ha individuate come una minaccia all’ordine e agli equilibri politici (magari delle sue candidature). C’è perfino qualcuno che non ne vuole nemmeno parlare o fa finta di niente da tanto è sicuro di non subirle o che ci sia il tempo di farle.
Ora il punto è che, a parte tutte le pruderie dei legulei che le riducono a regole e procedure (e nuove circolari che devono ancora arrivare), le primarie vere devono essere un evento politico, con candidati e programmi veri, e con un elettorato disposto a stare in campo in una decisione e in una responsabilità di quelle che contano per affrontare le successive elezioni.
Un piccolo consiglio quindi a chi incrocia le primarie per candidarsi o per ricandidarsi, e a tutti quegli scontenti che affollano i tanti dibattiti su questo argomento: FATE E FATE FARE QUESTE BENEDETTE PRIMARIE!.
Mica penserete di essere più credibili facendo la furbata di non accettare questa sfida democratica? Mica penserete di contare di più senza farvi contare? Mica vi ridurrete, ora che c’è tutto il tempo per farle, in quella zona “cesarini” in cui qualcuno le puo’ fare per tutti senza sbagliare?


Paolo borghi livorno x spillo di www.libertaeguale.eu 29-08-2008
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Re: Le primarie per contare

Messaggioda ranvit il 01/09/2008, 16:55

Paolo, questa querelle delle primarie mi ha fatto pensare :

Ma a quanta gente in Italia interessa questo psicodramma delle primarie nel Pd?

Io credo che il vero problema, per il Pd, sono gli elettori di cs che si sono divisi in due parti (ne parlo altro forum viewtopic.php?f=4&t=472&p=2787#p2787).
Se si votasse oggi, prenderemmo ancora meno voti! Perchè un ulteriore pezzo di elettori non nè puo' piu' di un partito che non riesce, ancora una volta, a capire quali sono i veri probemi che assillano la gente.

Insomma Nerone suona la lira mentre Roma brucia!
Si discute di cose lontanissime dalla gente normale : regole, statuto, primarie e menate varie....contano come il due di coppe a briscola! (anche perchè in politica tutto si modifica velocemente).
Con la spaccatura di cui parlavo prima c'è il rischio di un totale tracollo del Partito.....
E' assolutamente necessario chiedere un Congresso che definisca la linea politica del Partito : antiberlusconismo e cici' e cicio' sui massimi sistemi o accettazione di quanto aveva promesso (ma non ha mantenuto) Veltroni al Lingotto (e cioè un partito moderno, libero dai velleitarismi del secolo scorso, che affronta i problemi reali della gente e quindi : taglio alle spese e successiva diminuzione delle tasse, sicurezza, inceneritori per i rifiuti in attesa, energia nucleare, maggiore serietà nelle scuole, infrastrutture, etc).
....perbacco ma questo è il programma di Berlusconi!
No, sono i problemi reali!

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Le primarie per contare

Messaggioda lucameni il 01/09/2008, 18:18

soltanto che per inseguire i "problemi reali" e Berlusconi per tanti, anche del Cs, bisognerebbe usare gli stessi metodi ed avere gli stessi obiettivi del PDL in merito a magistratura e leggi ad personam.
Se essere "concreti " vuol dire dimostrare definitivamente che gli anticorpi di cittadini onesti sono scomparsi e magari rivendicare la cosa pure con gioia, allora non ci sto.
Tenetevelo pure questo PD berlusconizzato.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Le primarie per contare

Messaggioda borghinolivorno il 01/09/2008, 20:53

ranvit ha scritto:Paolo, questa querelle delle primarie mi ha fatto pensare :

Ma a quanta gente in Italia interessa questo psicodramma delle primarie nel Pd?



Insomma Nerone suona la lira mentre Roma brucia!
Si discute di cose lontanissime dalla gente normale : regole, statuto, primarie e menate varie....contano come il due di coppe a briscola! (anche perchè in politica tutto si modifica velocemente).
Con la spaccatura di cui parlavo prima c'è il rischio di un totale tracollo del Partito.....
E' assolutamente necessario chiedere un Congresso


Mi sembrano 2 problemi diversi:
A) Individuare i contenuti della battaglia politica da condurre (evidentemente il lingotto e il programma non sono stati sufficienti a determinare quella rivoluzione culturale in grado di cambiare la nostra vecchia politica e i vecchi politici)
B) selezionare la classe dirigente (capisco che è dura, ma l'ossessione per le primarie fa rima con tutte quelle manifestazioni oligarchiche che provvedono ad incaricare, nominare, candidare, come espressione di ristretti gruppi e non come risultato di processi vasti di partecipazione e valutazione della classe dirigente
C) A+)+ B) possono anche non bastare per una linea diversa, ma ne sono il presupposto.
La politica non è fatta di esperimenti e belle dichiarazioni, ma deve essere frutto di lotta politica.
Paolo Borghi
PS A Nerone che suona mentre roma brucia , preferisco sempre il Senato che chiacchiera mentre sagunto brucia...nel secondo caso si sbagliava (cosi' i posteri hanno deciso), ma perlomeno di dibatteva e decideva "democraticamente".
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Re: Le primarie per contare

Messaggioda ranvit il 02/09/2008, 10:15

Lucameni,
i problemi reali sono "i problemi". Le soluzioni possono essere diverse purchè siano "soluzioni" e non chiacchiere all'infinito (es Pecoraro sui rifiuti a Napoli).

Paolo,
forse mi sono espresso male. Quello che tu dici va bene in una situazione normale.
Io temo invece che si sia creata una profonda spaccatura nell'elettorato : non se ne puo' piu' delle chiacchiere senza costrutto.
Insomma, in Italia storicamente il 45/50% dell'elettorato vota comunque e sempre per il centrodestra (comunque si chiami) mentre al centrosinistra va il 35, alla sinistra radicale il 5 (ovviamente sono numeri con l'accetta) e il 10/15% rimanente oscilla ora qua ora la'.
Oggigiorno invece, nel 35% che vota Cs si è creata una frattura e tutto lascia immaginare che alle prossime elezioni amministrative e europee ci sarà un ulteriore calo dei voti....alcuni elettori del Pd si stanno spostando verso Idv mentre altri stanno pensando all'astensione, se non proprio a votare per il Cd.
Nel frattempo noi stiamo qua a cincischiare con le primarie (che saranno nuovamente fasulle), le regole interne, lo tatuto e menate simili.
Io credo che sarebbe necessario un chiarimento interno....ma non sulle menate di cui parlavo prima! Piuttosto su chi siamo politicamente e se intendiamo andare avanti affrontando i reali problemi del Paese o continuare con la litania del conflitto di interesse e lo strapotere delle Tv (problemi veri per carità, ma di cui alla gente non frega una mazza e lo hanno dimostrato ampiamente in questi 15 anni).

Ovviamente io parlo da "uomo della strada" non da militante....io capisco quello che tu dici. Temo pero' che sia il partito a non capire quello che dicono gli "uomini di strada".

Vittorio
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Re: Le primarie per contare

Messaggioda lucameni il 02/09/2008, 16:06

mai detto che non si debbano affrontare i "problemi".
Ho ripetutamente accusato il Cs di essere fatto di troppi parolai e che i veti incrociati del passato governo sono stati devastanti.
Ma da questo a fregarsene di B. e dell'illegalità diffusa e incentivata da leggi creato ad hoc, ce ne corre.
Un Cs senza "anticorpi", a differenza di voi, mi preoccupa eccome.
Non vedo perchè affrontare i "problemi", almeno quelli che sottolinate voi, voglia dire fregarsene delle leggi ad personam, dell'oscenità che si sta preannunciando su intercettazioni e giustizia (roba mai vista in un paese di democrazia occidentale).
Che incompatibilità esiste?
Nessuna.
A meno che questo non sia un pretesto per fregarsene di argomenti (la legalità, il funzionamento della giustizia, i privilegi della casta politica) che ormai non si sentono più come essenziali.
Proprio perchè questi "anticorpi" non ci sono più.
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Re: Le primarie per contare

Messaggioda borghinolivorno il 02/09/2008, 20:49

ranvit ha scritto:

Ovviamente io parlo da "uomo della strada" non da militante....io capisco quello che tu dici. Temo pero' che sia il partito a non capire quello che dicono gli "uomini di strada".

Vittorio


io parlo da militante e di lunga lena (cioè come uno che un problema cerca di risolverlo in un contesto organizzativo-politico).
Concordo. L'elettorato di cs è sbandato, drenato da Berlusconi, diviso tra riformisti e radicali, sconquassato dall'inconcludenza politica dei suoi laeder e laederini, sconvolto dalla pressione del cambiamento ideologico, ideale e di contesto di riferimento, in pesanti difficoltà a pensare e pensarsi dentro la globalizzazione, terremotato dalle continue sconfitte e da terribili agende che tiene in mano il centro destra con una tenaglia tesa ad annullare le già scarse potenzialità della sinistra.
Detto questo mi permetto un po' di propaganda:
PRIMARIE SEMPRE CONGRESSO SUBITO
(ogni ripresa della politica deve avere buone radici tra gli elettori e nell'esercizio della loro sovranità....anche nella selezione della classe dirigente e dei programmi.....tanto per smettere di reificare un conflitto politico pesantissimo tra i soliti noti e per non rinviare le decisioni essenziali per cercare di andare avanti.....Certo rimane un problema di proposta politica..ma qui è meglio che vincano i migliori (i più contati) che vincano quelli su cui si è trovato un accordo a prescindere).
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Re: Le primarie per contare

Messaggioda borghinolivorno il 14/09/2008, 12:24

NOTERELLE/IL FILM DELLE PRIMARIE*
* cfr Regolamento Toscano Primarie
..entro il 15 ottobre ricandidature 2^ mandato (senza firme e senza votazione degli organismi)
...entro 15 novembre deposito candidature con firme
....anno nuovo primarie (o di coalizione o di partito)


Ci sono quelli che prima di tutto riordinano lo schieramento avverso ai loro avversari (prima che si apra una discussione pubblica proprio su questo), altri che fanno dei loro programmi (ma quali? E discussi con chi?) la discriminante poi si vede (per lo schieramento), altri ancora che preferiscono parlare di se e con le buone o le cattive intenderebbero far passare l’idea della loro indispensabilità (cioè non intendono fare le primarie…ma se proprio è necessario….magari con avversarietti di bandiera).
Poi ci sono e ci saranno (ma per ora sono fin troppo pochi) quelli che portano avanti una proposta politica e magari anche una squadra e uno schieramento, e addirittura un modo e una speranza per cui si sta nelle istituzioni, e semplicemente affidano alla sovranità degli elettori la scelta delle candidature istituzionali.
Per tutti il tempo per metterci la faccia e rischiarla è breve, e per tutti le primarie dovrebbero essere una scommessa incerta, e l’anticipazione di quello che puo’ accadere dopo, alle elezioni vere e proprie.
Da qualche parte (Firenze) l’edificio delle Primarie (la contendibilità delle candidature istituzionali) si sta avviando, in altre è ancora in frigorifero (o lo si vuol tenere in frigorifero?).
Ancora per pochi giorni……
A chi si affida agli elettori diciamo di stare attento all’orologio e ai tempi della politica per non ritrovarsi poi a frignarsi addosso….., ma a chi fa finta di nulla, sicuro di essere imbattibile o fin troppo sicuro di se , o perché unto dal destino e dalla fortuna e dai soliti noti, ….

Qualcuno gli spieghi che quel film è finito!

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Re: Le primarie per contare

Messaggioda Paolo65 il 16/09/2008, 13:31

Resto dell'idea che le primarie se fatte seriamente e non taroccate, siano uno strumento utile al fine del confronto politico dell'elettorato e per la scelta dei leader.

Certo, se poi quasi tutto il PD si impaluda e discute solo di primarie,direttivi,organizzazione,struttura ecc, cioè se poi non dice nulla di concreto ed intellegibile per la gente, sui problemi reali, stiamo freschi.

Il dibattito interno ha una grande importanza se poi si fanno ai cittadini delle proposte valide, al contrario resta tutto un discorso tra i soliti noti, ed aggiungo io, anche inetti.

paolo
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Re: Le primarie per contare

Messaggioda borghinolivorno il 17/09/2008, 20:30

Le primarie sono un evento politico che puo' essere senza sale (i soli unti dagli apparati ecc.) o con il sale (la candidatura istituzionale è realmente contendibile o almeno si apre attorno ad essa una battaglia politica che consente di discutere e decidere agli elettori).
Non si fanno a tavolino..."scoppiano" come evento politico quando c'è la dimensione critica della competizione politica negli equilibri interni ad un soggetto politico.
Vediamo quello che sta accadendo a Firenze...LASTRI, POI MAYER, poi ancora PISTELLI, ora CIONI ......e forse CONTI (dell'apparato?).E siamo solo all apertura di carta, perchè altri scalpitano (Rienzi?), e ovviamente non è detto che questi siano i candidati o possano candidarsi (cfr Regolamento PD). Inoltre c'è la grana delle mancate Primarie PD (in Toscana) se ci sono primarie di coalizione (più che certe a Firenze).
Ora il punto non è la contesa, ma far partecipare la gente alla questione e fare decidere la gente sulla questione, portandone a casa i frutti, come partito e come coalizione.

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