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Letta: su Lavoro, governo e TAV

MessaggioInviato: 06/03/2012, 10:51
da franz
http://www.partitodemocratico.it/doc/23 ... olo-18.htm

Letta: Lavoro, basta con totem ideologici. Ora riforma a tappe dell’articolo 18
Intervista di Pierfrancesco De Robertis - QN
di Enrico Letta, pubblicato il 5 marzo 2012

Onorevole Enrico Letta, sta per iniziare una settimana decisiva per la trattativa sul lavoro. Come finirà?

“Siamo allo snodo centrale: capire la disponibilità di risorse per la questione ammortizzatori sociali. È una trattativa che si chiude se oltre al ministro del Welfare entra in campo anche il ministro dell’Economia”.

Spendere miliardi per riformare l’articolo 18 ha un senso economico?
“Guardi, bisogna entrare in una logica di sperimentazioni. L’idea che quella dell’articolo 18 possa essere la riforma che modifica da subito tutto mi pare poco realistica”.

Mette le mani avanti?
“No. Dico che servirà pensare a gradualismi, a più tappe, nelle quali si possa mettere insieme un nuovo sistema di ammortizzatori sociali: facciamo una sperimentazione, con un contratto di inserimento triennale per i giovani, e per loro sospendiamo l’articolo 18. Poi, dopo 24 mesi, prevediamo un tagliando e vediamo quanti sono i nuovi assunti. Questa è la classica riforma in cui servono verifiche sul campo”.

Ma è cosi importante per il destino del nostro Paese?
“È diventato un totem, con un profondo carico simbolico”

A volte i simboli sono importanti…

“Me ne rendo conto, anche a livello di mercati, ma adesso va de-ideologizzato”.

I vantaggi per il governo di un accordo-sperimentazione a cui Lei allude?
“Monti farebbe vedere ai mercati finanziari che abbiamo intenzioni serie e che vogliamo risolvere i nostri problemi. Non è poco”.

Quale deve essere il rapporto del Pd con la Cgil?

“Serve l’autonomia della parti: non facciamo la cinghia di trasmissione con la Cgil, come non dobbiamo farla con la Cisl”.

Se governo e parti sociali raggiungessero un accordo, voi Io accettereste?

“Non c’è dubbio, andrebbe preso a scatola chiusa”.

Come giudica la proposta Camusso sulla patrimoniale?
“Credo che su questo tema il governo abbia già discusso a dicembre. Argomento superato”.

Sulla lotta all’evasione che voto dà al governo?

“Bene. Monti ha capito che la questione fondamentale è culturale, pedagogica quasi, e mi pare che in questi due mesi la
situazione sia cambiata in meglio”.

Come si uscirà dall’impasse sulle banche?
“Si deve creare una triangolazione governo-Parlamento-banche, da una parte per trovare le modalità per cui le risorse che dalla Bce sono arrivate agli istituti di credito entrino nel circuito economico e dall’altra per non pensare che le banche facciano gratis il loro lavoro”.

Chi deve fare la prima mossa?
“Penso sia il governo”.

Catricalà ha rilanciato la palla al Parlamento.
“Ho trovato la risposta non molto saggia. Il Parlamento farà la sua parte, ma in questa vicenda il governo deve assumere l’iniziativa”.

Passiamo a temi politici. I commenti dei leader del centrosinistra alla vicenda Tav sembrano stracciaredefinitivamente la foto di Vasto.
“Vasto fa parte del passato”.

Ogni tanto qualcuno la ritira fuori, almeno come tentazione.
“La ritira fuori solo Di Pietro. Vasto non in quanto Vasto ma in quanto espressione di ciò che è accaduto prima del novembre scorso è morto e sepolto. Il tema di fondo è che dopo il governo Monti nulla sarà più come prima”.

E come sarà?
“Non sono un indovino. So solo che nulla sarà più come prima”.

Nel merito della Tav, lei che è stato ministro dell’Industria, che cosa pensa?
“Deve essere una prova di maturità del Paese, nella quale verificare se la democrazia può funzionare o no. Si tratta di un’opera pubblica importante, che avvicina Milano e Torino al cuore dell’Europa, il cui tracciato è stato prima varato da giunte di ogni colore politico, poi cambiato ascoltando le comunità locali. Ora la democrazia deve andare avanti”.

Parliamo della “Grosse Koalition” proposta da Berlusconi. Bersani è apparso deciso nel rifiutarla, e lei?
“Con il suo incredibile comportamento Berlusconi ha commesso un ‘delfinicidio’ contro Alfano e ha dimostrato la sua inaffidabilità. Come si può fare patti con lui che scarica, come se niente fosse, il suo successore? Alfano che tra l’altro difendo, perché con Casini e Bersani ha lavorato bene ed è stato determinante in questi 100 giorni di svolta per l’Italia”.

Ma al netto di quella che definisce la strumentalità interna, l’idea della grosse Koalition le piace?

“Il discorso si ferma qui. E poi abbiamo detto poco fa che tutto sarà diverso da quello che è adesso”.

I partiti stanno lavorando sulla legge elettorale. Riusciranno a portare a casa qualcosa?
“La legge elettorale va assolutamente cambiata, pena il suicidio della politica”.

Re: Letta: su Lavoro, governo e TAV

MessaggioInviato: 06/03/2012, 20:50
da flaviomob
Che cosa ha detto Letta (quale dei due?) esattamente? Non ho capito: nulla sarà come prima. E quindi, che cosa ci sarà? Vasto è stata superata. In curva verso destra? Ma non si può, c'è la striscia continua... E comuni, province e regioni governate da PD Sel Idv? Non ci saranno più nemmeno quelle?

Re: Letta: su Lavoro, governo e TAV

MessaggioInviato: 06/03/2012, 21:44
da franz
flaviomob ha scritto:Che cosa ha detto Letta (quale dei due?) esattamente? Non ho capito: nulla sarà come prima. E quindi, che cosa ci sarà? Vasto è stata superata. In curva verso destra? Ma non si può, c'è la striscia continua... E comuni, province e regioni governate da PD Sel Idv? Non ci saranno più nemmeno quelle?

L'articolo dice chiamente Enrico.
Dice che nulla sarà come prima e alla domanda "Come sarà?" risponde che non è un indovino.
Ma non credo che sia questo (indovinare) l'aspetto principale. E' dove si vuole andare che conta.

Re: Letta: su Lavoro, governo e TAV

MessaggioInviato: 07/03/2012, 14:19
da Robyn
Io non sono d'accordo con Letta sui tre anni.L'indeterminato deve esserci dopo due anni.In merito all'articolo 18,sul gmo è stato reso più chiaro.Significa che la reintegrazione c'è solo in casi rari quando non esiste nessun nesso.Inoltre bisogna rendere più chiara la gc e il gms e questo può essere fatto dalle parti sociali.In merito alla germania le rsu aziendali esprimono solo un parere perche il lavoratore potrà fare in qualsiasi caso ricorso.Potrà desistere dal presentare ricorso quando le rsu esprimono un pare affermativo oppure presentare ricorso in caso negativo ma questo potrà essere un elemento di valutazione in più per il magistrato.Quindi non è vero che possono licenziare,perchè se così fosse si indebolirebbero.E comunque l'inserimento delle rsu non è fondamentale ciao robyn
PS L'art 18 non rappresenta più un problema se si rendono chiare le causali
Per il gmo questo è stato già fatto.E un pò come negli altri paesi europei
dove la reintegrazione esiste ma ha una scarsa incidenza,la reintegrazione c'è
quando non esiste nessun nesso