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A Genova tornano i Doria... (primarie Genova)

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

A Genova tornano i Doria... (primarie Genova)

Messaggioda flaviomob il 12/02/2012, 23:58

Un altro candidato della sinistra extra PD vince le primarie in una grande metropoli:

http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2012 ... ulla.shtml


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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La storia della presa popolare dei candidati PD si ripete

Messaggioda pianogrande il 13/02/2012, 1:07

Primarie Genova.
Speriamo sia un nuovo Pisapia e non la dimostrazione della pochissima popolarità dei candidati del PD.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/02 ... ti/190878/

In ogni caso, l'esperienza, ormai, insegna che bisogna, assolutamente, andare avanti con le primarie per sperare di vincere le elezioni.
Rappresentano un sondaggio molto significativo ed efficace.

Se il PD vuole piazzare candidati suoi, veda di migliorare il vivaio.
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Re: A Genova tornano i Doria... (primarie Genova)

Messaggioda matthelm il 13/02/2012, 11:28

I dirigenti del pd di Genova ora fanno autocritica! Le primarie fatte così, secondo me e non solo..., sono una emerita cavolata aggravata dal dilettantismo esagerato di chi le organizza senza criterio e logica.
Se la confusione regna ai massimi livelli del Pd che si propone di governare l'Italia sia messi bene.
Dopo questa nuova botta vediamo se c'è qualche reazione...
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Re: A Genova tornano i Doria... (primarie Genova)

Messaggioda pianogrande il 13/02/2012, 17:03

Il PD si proporrà per governare l'Italia.
Un'ottima palestra per il PD è riuscire a governare se stesso.
Ho il terrore che, anche in questo caso, si sia di fronte ad un TIR con il motore di una cinquecento.
Quello che è ancora peggio è che alla guida di questo potente mezzo ci sono sempre troppi autisti o aspiranti tali.
Come immagine alternativa potrebbe starci una carrozza con dodici cocchieri e un cavallo spompato.
E' ora che i cocchieri tirino il carretto anche loro.
Siamo, ormai, in un paese dove il carretto non lo vuole tirare più nessuno.
Tutti vogliono fare gli strateghi, gli opinion leaders e quant'altro.
Come negli anni ottanta, quando cominciò quel triste fenomeno per cui nessuno voleva più fare la produzione ma tutti si illudevano di diventare ricchi da un ufficio con un telefono e un fax.
Ben vengano gli strateghi ma per ogni stratega ci vogliono, centinaia, migliaia di individui che si fanno il culo sul campo (non il contrario).
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Re: A Genova tornano i Doria... (primarie Genova)

Messaggioda gabriele il 13/02/2012, 17:32

matthelm ha scritto:I dirigenti del pd di Genova ora fanno autocritica! Le primarie fatte così, secondo me e non solo..., sono una emerita cavolata aggravata dal dilettantismo esagerato di chi le organizza senza criterio e logica.
Se la confusione regna ai massimi livelli del Pd che si propone di governare l'Italia sia messi bene.
Dopo questa nuova botta vediamo se c'è qualche reazione...


Non ho seguito le primarie di Genova e mi interesserebbe approfondire la tua critica.
Chi sa, fa. Chi non sa, insegna. Chi non sa nemmeno insegnare, dirige. Chi non sa nemmeno dirigere, fa il politico. Chi non sa nemmeno fare il politico, lo elegge.
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Re: A Genova tornano i Doria... (primarie Genova)

Messaggioda franz il 13/02/2012, 17:38

gabriele ha scritto:
matthelm ha scritto:I dirigenti del pd di Genova ora fanno autocritica! Le primarie fatte così, secondo me e non solo..., sono una emerita cavolata aggravata dal dilettantismo esagerato di chi le organizza senza criterio e logica.
Se la confusione regna ai massimi livelli del Pd che si propone di governare l'Italia sia messi bene.
Dopo questa nuova botta vediamo se c'è qualche reazione...


Non ho seguito le primarie di Genova e mi interesserebbe approfondire la tua critica.

La mia, visto che ci sono:
Alle primarie interne del PD si possono presentare tutti i candidati (PD) che vogliono, in base alle regole del PD.
Alle primarie del centrosinistra invece il PD dovrebbe presentare (se ha in testa un numero sufficente di neuroni) un solo candidato del PD. Se ne presente due è quasi scontato perdere.
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Re: A Genova tornano i Doria... (primarie Genova)

Messaggioda matthelm il 13/02/2012, 19:17

Infatti!
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Re: A Genova tornano i Doria... (primarie Genova)

Messaggioda flaviomob il 14/02/2012, 13:30

«È il fango morale che ha seppellito il Pd»

Don Andrea Gallo, sostenitore dell'indipendente Doria:
«I partiti del centrosinistra lontani dai cittadini»


MILANO - «L'ho saputo direttamente da Marco, al telefono... È qui la politica finalmente!». Don Andrea Gallo, genovese, fondatore della comunità di San Benedetto al Porto, non nasconde l'entusiasmo per la vittoria del candidato indipendente Doria alle primarie del centrosinistra.

Perché ha sostenuto pubblicamente Marco Doria?
«È un candidato che interpreta la politica come servizio. Un professore universitario stimato e amato dai suoi studenti, che la mattina dopo le primarie era in classe a tenere regolarmente le sue lezioni».

Dopo Napoli e Milano, il Partito democratico non riesce a esprimere un suo candidato sindaco neppure a Genova. Che cosa sta succedendo?
«Nella nostra città c'è una grande voglia di cambiamento e di partecipazione democratica. Trasversale. Come dimostra l'affermazione di Doria sia nel centro storico che nei quartieri di periferia. I nomi proposti dal Pd, invece - Marta Vincenzi e Roberta Pinotti -, erano espressione del vecchio, della nomenclatura».

Quanto pesa sulla sconfitta del sindaco uscente Vincenzi la criticata gestione dell'alluvione di novembre?
«In quei giorni difesi la Vincenzi perché sono contrario alla logica del capro espiatorio. Ma ognuno ha le sue responsabilità, che certo hanno influito. In ogni caso, a seppellire il Pd è stato soprattutto il fango morale, la corruzione e la lontananza dagli elettori di un partito che non sa stare in mezzo alla gente, capire i bisogni reali di precari, disoccupati, cassintegrati. Stessa lontananza mostrata da Rifondazione comunista, che alle primarie ha persino scelto di non appoggiare alcun candidato. All'opposto di Sinistra, ecologia e libertà, più calata tra gli elettori e che, non a caso, ha chiesto di poter appoggiare Doria».

Su Twitter Marta Vincenzi si è paragonata a Ipazia, martire per la libertà di pensiero, e l'ha attaccata (guarda il video). Cosa risponde?
«Di recente ho assistito a uno spettacolo teatrale dedicato alla filosofa e matematica dell'antica Grecia. Alla fine ho abbracciato l'attrice che la interpretava. Oggi abbraccerei anche Marta Vincenzi, ma ricordandole quello che penso. Ovvero che già qualche tempo fa le avevo consigliato di non ricandidarsi e di uscire di scena con dignità».

Doria potrà diventare un nuovo Pisapia?
«Forse a Milano il vento del cambiamento era più forte. La stesura del programma di Doria comincia adesso. Vincerà se da qui ad aprile saprà scriverlo continuando a coinvolgere e ad ascoltare i cittadini. Anche a Genova si sta levando una leggera brezza, con una maggiore partecipazione tra i giovani. Glielo garantisco io che sono stato un marinaio».

Alessia Rastelli

dal Corriere

-
PS
Anche Renzi vinse le primarie col PD che candidava più esponenti l'un contro l'altro armati. Su Doria poi bisogna dire che è un indipendente, l'appoggio di SEL mi pare che sia arrivato dopo la sua candidatura, autonoma.


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Re: A Genova tornano i Doria... (primarie Genova)

Messaggioda matthelm il 14/02/2012, 14:30

Articolo leggermente di parte. Che sia don Gallo lo sponsor non sposta di una virgola il problema sollevato.
I pasticcioni ci sguazzano in questa mancanza di regole chiare e confusionarie.
Porre rimedio il più presto possibile altrimenti tutto il centrosinistra cadrà nel ridicolo. Un Pisapia non fa primavera.
Ho sentito Doria in una intervista: parolaio con linguaggio sinistrese. Se mi sbaglierò mi ricrederò.
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Re: A Genova tornano i Doria... (primarie Genova)

Messaggioda flaviomob il 14/02/2012, 14:51

Il Pd locale poteva scegliere di appoggiare un solo candidato o meno. E' giusto che in ogni città si valuti che tipo di scelta fare. Come del resto a Firenze. Tra parentesi, ricordo di aver sentito su Report delle dichiarazioni inqualificabili della Vincenzi, che ha concesso molti appalti della città a un'azienda segnalata (di Mamone, credo) e indagata per reati connessi allo smaltimento illegale di rifiuti e alla vicinanza alle cosche mafiose. La Vincenzi dichiarò che non ci poteva far niente e che l'azienda era radicata nella città per cui poteva intervenire con celerità nelle urgenze... un po' pochino, vero sindaco?

---

da Repubblica

Doria: "Niente demagogia
se serve aumenterò le tasse"


"I democratici non ascoltano i cittadini parlavano dell'Udc, io di temi concreti. A me l'antipolitica non piace. Non sono Grillo. Sono cresciuto in una famiglia dove la politica era nobile impegno. Dalla Vincenzi una reazione ingenerosa. Non è normale che un sindaco in carica alle primarie prenda il 26%
di CURZIO MALTESE

Come dobbiamo chiamarlo? Professore, compagno, marchese? Genova, culla della sinistra italiana, continua a inventare straordinarie trame di romanzi politici. Come la vittoria alle primarie di Marco Doria, 54 anni, professore di storia economica, figlio del "marchese rosso" Giorgio, discendente del leggendario ammiraglio Andrea, partito da candidato di bandiera di Sel nello scontro interno al Pd fra Marta Vincenzi e Roberta Pinotti, eppure eletto a furor di popolo a candidato del centrosinistra.

La sua è stata definita da molti una vittoria dell'antipolitica, dell'anticasta. Non è curioso per un Doria, uno che in altre epoche avrebbe fatto il doge per grazia divina, senza doversi sbattere per prendere i voti delle periferie industriali?
"A me l'antipolitica non piace. Non sono Grillo, non sono un qualunquista. Sono cresciuto in una famiglia dove la politica era considerata il più nobile degli impegni. Mi sono battuto contro un certo professionismo della politica che ormai è diventato del tutto auto referenziale, davvero una casta. Ma siamo sicuri che sia ancora politica?"

Bersani ha detto che con lei si vince, come con Pisapia, e che il Pd la sosterrà con tutte le sue forze. È un augurio o una minaccia?
"È la reazione leale che mi aspettavo dal Pd. C'era un patto esplicito sulle primarie. Chi avrebbe vinto sarebbe stato appoggiato senza se e senza ma dagli alleati. Il voto degli elettori del Pd sarà decisivo per vincere le elezioni, del resto lo è già stato per vincere le primarie".
Già, nell'incertezza fra i due candidati di partito, molti elettori del Pd hanno votato per lei.
"Di sicuro non avrei vinto con i soli voti dei militanti di Sel"

L'ex sindaco Marta Vincenzi l'ha presa molta male, scrive di essere una vittima sacrificale, si paragona alla martire Ipazia. Lei vuole paragonarsi a qualche personaggio storico?
"Per carità. Quella della Vincenzi mi è parsa una reazione molto ingenerosa nei confronti del suo partito, che l'ha difesa anche quando non era facile"

Certo non è normale per un sindaco del Pd in carica dover affrontare le primarie. Non era mai successo.
"Non è nemmeno normale che un sindaco in carica alle primarie prenda il 26 per cento dei voti. Magari su questo la Vincenzi potrebbe farsi un paio di domande. E poi onestamente, questo atteggiarsi a ribelle perseguitata... Stamattina all'università ho fatto esami a un gruppo di studenti che non erano ancora nati quando la Vincenzi era già assessore".

Dove hanno sbagliato i candidati del Pd?
"Nel non ascoltare i cittadini, gli stessi militanti. Sono troppo presi dai vertici, dalle loro questioni. Roberta Pinotti ha parlato per metà della campagna del problema delle alleanze successive, con l'Udc, i centristi".

Mi sta dicendo che i genovesi considerano la questione delle alleanze meno importante della disoccupazione giovanile, dello sviluppo del porto, dei tagli all'assistenza degli anziani?
"Incredibile, vero? La verità è che, impegnati nella polemica di partito, mi hanno lasciato fare una campagna sui temi concreti. Il lavoro anzitutto, ma anche i modelli di sviluppo, l'ambiente. Genova è strangolata dal cemento, si è costruito ovunque e soprattutto dove non si doveva. Il risultato si è visto con l'alluvione. In quel caso Marta Vincenzi ha subito un processo ingiusto, quando la vera colpa era dei costruttori".

È vero che ha vinto promettendo più tasse?
"Ho detto che voglio mantenere i servizi sociali, anche a costo di aumentare le tasse, sì. Il resto è demagogia, che è l'altra grande malattia della politica".

Il suo successo ha molte analogie con quelli di Pisapia a Milano e Zedda a Cagliari.
"Ma anche differenze. La principale è che Genova è una città di sinistra, Milano e Cagliari erano roccaforti del berlusconismo. Qui non si tratta di conquistare, ma di riconquistare. Ma non è detto che sia più facile".

Le primarie genovesi sono state lette anche come un segnale di disagio del popolo di centrosinistra nei confronti dell'appoggio al governo Monti. È così?
"Hanno detto che ho vinto perché criticavo il governo. È bene chiarire. Punto primo, ho accolto con enorme sollievo l'avvento di Monti al posto di Berlusconi. Punto secondo, c'è una bella differenza fra un governo di gente seria e competente e quello di prima, che faceva ridere il mondo. Punto terzo, non è che tutte le concrete azioni di Monti debbano essere condivise. Per esempio i tagli agli enti locali, alla rete dei trasporti, che erogano servizi utili, non li condivido. Ci sarebbero tanti altri sprechi da eliminare prima"

Suo padre Giorgio, quando era vice sindaco, fu l'unico in Italia ad abolire le auto blu. Lo farà anche lei?
"Nel lontano 1975. Era il Pci della questione morale. Non l'antipolitica. Sì, credo che servano anche questi segnali, eliminare i privilegi, prima di chiedere sacrifici a chi già fa molta fatica".
(14 febbraio 2012)


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