Famiglia Komunista?

Ho avuto modo di conoscere Famiglia Cristiana molti anni fa - conoscerne la redazione, intendo, al di là di quello che tutti possono conoscere semplicemente leggendo la rivista, che rimane comunque il mezzo elettivo per un organo d'informazione.
Rimasi sorpreso, allora, della serietà e della "modernità" di quella gente, che pensavo molto più obbediente ai dettami della corte vaticana.
Un'opinione positiva che non ho più abbandonato, e che mi rendeva difficile accostare la filosfia di quella rivista alla pratica di quelli che si dichiarano "i cattolici in politica", e tanto meno ai cosiddetti "moderati".
Proprio un paio di giorni fa, mi è capitato di leggere l'editoriale che sta suscitando tante stizzite reazioni nel centro-destra: da subito mi è sembrato un articolo perfetto, nei toni e nei contenuti, e da subito mi è venuto di pensare che una simile, severa nettezza l'aspettiamo invano da parte del centro-sinistra politico.
Soprattutto, aspettiamo invano da mesi e mesi - dai tempi della campagna elettorale, diciamo - la dichiarazione esplicita, a testa alta, che quello della sicurezza è un falso problema messo in scena artificiosamente dalla destra: una sordida baggianata, insomma.
Ad una simile denuncia la destra risponde con la consueta canizza imperniata sui "comunisti": niente di nuovo.
Quello che suona strano è quest'attitidine che accomuna la destra e alcune parti dei "nuovi non più di sinistra" - alias PD - di sparare a lupara contro qualunque discorso chiaro e netto, con la medesima "accusa" di massimalismo e di sinistrismo.
Penso per esempio a quella parte dell'articolo di FC in cui si paventa apertamente una sorta di ritorno ad una specie di fascismo.
Rimasi sorpreso, allora, della serietà e della "modernità" di quella gente, che pensavo molto più obbediente ai dettami della corte vaticana.
Un'opinione positiva che non ho più abbandonato, e che mi rendeva difficile accostare la filosfia di quella rivista alla pratica di quelli che si dichiarano "i cattolici in politica", e tanto meno ai cosiddetti "moderati".
Proprio un paio di giorni fa, mi è capitato di leggere l'editoriale che sta suscitando tante stizzite reazioni nel centro-destra: da subito mi è sembrato un articolo perfetto, nei toni e nei contenuti, e da subito mi è venuto di pensare che una simile, severa nettezza l'aspettiamo invano da parte del centro-sinistra politico.
Soprattutto, aspettiamo invano da mesi e mesi - dai tempi della campagna elettorale, diciamo - la dichiarazione esplicita, a testa alta, che quello della sicurezza è un falso problema messo in scena artificiosamente dalla destra: una sordida baggianata, insomma.
Ad una simile denuncia la destra risponde con la consueta canizza imperniata sui "comunisti": niente di nuovo.
Quello che suona strano è quest'attitidine che accomuna la destra e alcune parti dei "nuovi non più di sinistra" - alias PD - di sparare a lupara contro qualunque discorso chiaro e netto, con la medesima "accusa" di massimalismo e di sinistrismo.
Penso per esempio a quella parte dell'articolo di FC in cui si paventa apertamente una sorta di ritorno ad una specie di fascismo.