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Famiglia Komunista?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Famiglia Komunista?

Messaggioda pierodm il 13/08/2008, 15:10

Ho avuto modo di conoscere Famiglia Cristiana molti anni fa - conoscerne la redazione, intendo, al di là di quello che tutti possono conoscere semplicemente leggendo la rivista, che rimane comunque il mezzo elettivo per un organo d'informazione.
Rimasi sorpreso, allora, della serietà e della "modernità" di quella gente, che pensavo molto più obbediente ai dettami della corte vaticana.
Un'opinione positiva che non ho più abbandonato, e che mi rendeva difficile accostare la filosfia di quella rivista alla pratica di quelli che si dichiarano "i cattolici in politica", e tanto meno ai cosiddetti "moderati".

Proprio un paio di giorni fa, mi è capitato di leggere l'editoriale che sta suscitando tante stizzite reazioni nel centro-destra: da subito mi è sembrato un articolo perfetto, nei toni e nei contenuti, e da subito mi è venuto di pensare che una simile, severa nettezza l'aspettiamo invano da parte del centro-sinistra politico.
Soprattutto, aspettiamo invano da mesi e mesi - dai tempi della campagna elettorale, diciamo - la dichiarazione esplicita, a testa alta, che quello della sicurezza è un falso problema messo in scena artificiosamente dalla destra: una sordida baggianata, insomma.

Ad una simile denuncia la destra risponde con la consueta canizza imperniata sui "comunisti": niente di nuovo.
Quello che suona strano è quest'attitidine che accomuna la destra e alcune parti dei "nuovi non più di sinistra" - alias PD - di sparare a lupara contro qualunque discorso chiaro e netto, con la medesima "accusa" di massimalismo e di sinistrismo.
Penso per esempio a quella parte dell'articolo di FC in cui si paventa apertamente una sorta di ritorno ad una specie di fascismo.
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Re: Famiglia Komunista?

Messaggioda pinopic1 il 14/08/2008, 10:47

Praticamente Famiglia Cristiana ce l'ha con i moderati, i centristi e con questo governo che "si sta portando bene". Normale che si attiri le antipatie di tanti nostri pdiini alla matriciana che non vogliono "morire socialisti" e che sono soprattutto impegnati nella ricerca dei "mali antichi della sinistra". Fino a quando si sveglieranno e si accorgeranno che rischiano di morire fascisti.
Intanto....

L'odissea di una peruviana
"In cella perché straniera"
L'odissea di una peruviana "In cella perché straniera"
Scambiata per prostituta, umiliata davanti ai passanti proprio nel centro della città, portata all'ufficio Immigrazione. E lasciata lì, tutta la notte, in una cella minuscola, sporca e maleodorante con prostitute vere, che le passano accanto e sbrigano le pratiche per il rilascio ben più velocemente di lei. Succede a Roma, la città che, su disposizione del governo, avrà il maggior numero di militari a presidiare strade, stazioni, ambasciate. La stessa dove i primi appuntamenti nell'agenda del sindaco sono le nuove ordinanze anti-rovistaggio, anti-accattonaggio
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Re: Famiglia Komunista?

Messaggioda franz il 14/08/2008, 10:56

vedo ora un rapido flash su repubblica:

Vaticano: la linea di Famiglia cristiana non è la nostra

Vedremo poi il contenuto, tra qualche minuto.

Ciao,
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Re: Famiglia Komunista?

Messaggioda franz il 14/08/2008, 10:59

franz ha scritto:vedo ora un rapido flash su repubblica:

Vaticano: la linea di Famiglia cristiana non è la nostra

Vedremo poi il contenuto, tra qualche minuto.

Ciao,
Franz


Presa di distanza da parte del direttore della Sala stampa dalle polemiche con il governo
Il Vaticano: «Famiglia Cristiana
non esprime la nostra linea»
«Il settimanale dei Paolini non ha titolo per riportare nè i pensieri della Santa Sede nè quella della Cei»

CITTÀ VATICANO - Il Vaticano prende le distanze da «Famiglia Cristiana» e dai suoi scontri con il governo. Il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, ha precisato che il settimanale dei Paolini «non ha titolo per esprimere nè la linea della Santa Sede nè quella della Conferenza episcopale italiana».

www.corriere.it
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Il governo cambia versione: ora Famiglia Cristiana è fascist

Messaggioda franz il 14/08/2008, 11:03

Il governo cambia versione: ora Famiglia Cristiana è fascista
Tullia Fabiani

Fascisti? Siete voi. Se il marchio di «cattocomunismi» si era rivelato un boomerang, ora il Pdl ci riprova: «Di fascista oggi in Italia ci sono soltanto i toni da manganellatore che Famiglia Cristiana consente di usare a Beppe Del Colle». A parlare è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi che accusa il settimanale di «pregiudizi e livore ideologico senza precedenti».

Gli uomini del governo, per liquidare le accuse invece che rispondere sui contenuti, avevano già tirato in ballo il cattocomunismo. Una categoria datata e passata alla storia. O avevano provato a lanciare un termine di nuovo conio, pensato ad hoc e allora quelli di "Famiglia Cristiana" diventano criptocomunisti. Magari cristiani, ma in fondo in fondo comunisti. E la polemica sta tutta qua. Senza argomenti. Perché «non si hanno argomenti e allora si lanciano accuse fuori luogo», aveva risposto Don Antonio Sciortino, direttore del settimanale.

«Oggi cattocomunista non significa più nulla» spiegava Sciortino in una intervista a La Stampa, e «noi usiamo con tutti lo stesso metro». Perché l'unico schieramento riconosciuto dalla rivista dei Paolini è quello «con le famiglie». Così come vengono date precisa priorità sui temi politici, e una di queste è la povertà, sempre più diffusa, su cui «non si fa nulla. Anzi si getta fumo sull'opinione pubblica per nascondere l'incapacità di dare risposte concretee».

Ma a replicare alle critiche della maggioranza dopo l'editoriale in cui il settimanale dei Paolini contestava la politica del governo in materia di sicurezza, non era stato solo il direttore. Dopo le prime accuse del sottosegretario Carlo Giovanardi, di dribblare sui fatti e «non rappresentare la vera dottrina della Chiesa», era arrivata la risposta di Beppe Del Colle in un articolo di prossima pubblicazione, nel quale si ribadisce: «Siamo e saremo sempre in prima linea su tutti i temi eticamente irrinunciabili». Citando poi un rapporto dell'organizzazione Esprit, si augurava che «non sia vero il sospetto» che in Italia «stia rinascendo il fascismo sotto altre forme».

E proprio a Giovanardi e ai suoi colleghi spiegava: «No, onorevole. Non siamo cattocomunisti. Tantomeno 'criptocomunisti', come dichiarato dal loquacissimo Gasparri e da altri politici (Rotondi, Bertolini, Quagliariello), senza argomenti. Abbiamo definito 'indecente' la proposta del ministro Maroni sui bambini rom perché da un lato basta censirli, aiutarli a integrarsi con la società civile in cui vivono marginalizzati, ma dall'altro bisogna evitargli la vergogna di vedersi marcati per tutta la vita come membri di un gruppo etnico considerato in potenza tutto esposto alla criminalità».

Inoltre se tali politici pensano che la linea del settimanale sia antagonista a quella delle gerarchie,a titolo di cronaca veniva osservato: «Nessuna autorità religiosa ci ha rimproverato nulla del genere. E Giovanardi non ha nessun titolo per giudicarci dal punto di vista teologico-dottrinale». Come pure Gasparri «non abilitato a dare patenti di cattolicità», tra quelli che «predica bene e razzola male», richiamava ancora Sciortino.

Un linguaggio duro quello usato da Famiglia cristiana. «Sbagliato» secondo il ministro per l'Attuazione del Programma di Governo Gianfranco Rotondi. Ma non secondo la maggior parte dei lettori che li invitano «ad andare avanti con coraggio».

Il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, intanto, ha dato mandato ai suoi avvocati per «querelare don Antonio Sciortino, per le espressioni ingiuriose usate nei miei confronti in una intervista a 'La Stampa'». E aggiunge: «Sono rammaricato per la caduta di stile di una persona travolta da un crollo di vendite oggi documentato anche dal 'Sole 24 Ore'». Affermazione che nello stile certo non brilla.

A differenza del commento del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta: «Come sapete non faccio polemiche. Mi astengo».

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Pubblicato il: 13.08.08
Modificato il: 14.08.08 alle ore 9.02
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Re: Famiglia Komunista?

Messaggioda matthelm il 14/08/2008, 13:51

Ci giunge, finalmente!, l’interpretazione ufficiale e corretta di pinopic 1: “Praticamente Famiglia Cristiana ce l'ha con i moderati, i centristi e con questo governo che "si sta portando bene". Normale che si attiri le antipatie di tanti nostri pdiini alla matriciana che non vogliono "morire socialisti" e che sono soprattutto impegnati nella ricerca dei "mali antichi della sinistra". Fino a quando si sveglieranno e si accorgeranno che rischiano di morire fascisti”.

Chi ci capisce qualcosa del nostro Pino è bravo.

Allora lo aiutiamo. Sento questo dovere io in particolare che non voglio morire socialista e che sono un fan abbonato con tante simpatie per Famiglia cristiana sia quando attaccava il governo Prodi e tanto più adesso che dice pane al pane al governo Berlusconi.

Questa si chiama stampa LIBERA! Sconosciuta a taluni adusi ad essere allineati coperti, sempre.

Riportiamo per dovere di cronaca la replica di Famiglia cristiana:

LA REPLICA: «NON CI SCONFESSA» - Più tardi arriva la replica del direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino, che rispondendo all'Agi afferma: «Mai ci siamo sognati di rappresentare ufficialmente il Vaticano o la Cei, che hanno loro organi ufficiali di stampa: l'Osservatore Romano e l'Avvenire». Per questo, spiega, «la dichiarazione di padre Lombardi è formalmente corretta. Mi pare invece scorretto - aggiunge il sacerdote paolino - se qualcuno volesse interpretare questa dichiarazione come una sconfessione: Famiglia Cristiana, come tutti gli altri organi di stampa cattolici si ispirano al Vangelo e sono in sintonia con la Dottrina Sociale della Chiesa. Noi in particolare - conclude - sui temi di cui si discute abbiamo ospitato con grande risalto gli interventi del presidente dei dicasteri vaticani competenti (Giustizia e Pace e Pastorale delle Migrazioni), il card. Renato Raffaele Martino»
"L'uomo politico pensa alle prossime elezioni. Lo statista alle prossime generazioni".
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Re: Famiglia Komunista?

Messaggioda Paolo65 il 14/08/2008, 14:09

Ogni volta che chiunque fa un paragone, seppur letterale con il fascismo, da una mano alla DX che attacca ridicolizzando l'avversario.

Dove starebbe l'ipotesi di un ritorno fascista del paese? Boh!

Per noi spesso decidere è ritenuto poco democratico a priori, se poi si decidono cose su cui non siamo d'accordo lo chiamiamo fascista.

Anche Famiglia Cristiana, suo malgrado, si sta rivelando una 5a colonna della DX.

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Re: Famiglia Komunista?

Messaggioda lucameni il 14/08/2008, 14:40

vero è che l'abuso fatto della parola "fascista" per tacciare gli avversari ha avuto l'effetto di "al lupo al lupo".
Però F.C. ha parlato di una "forma" di fascismo e non di "fascismo". Tanto per chiarire.
L'Italia del 2008, con il suo stato dell'informazione, i conflitti d'interesse istituzionalizzati, un governo che usa la propaganda con abilità sudamericana, non è certo fascista, ma ci mostra una democrazia poco in salute.
Quella che Ignazi - a ragione - ha definito democrazia populista. E non "fascista!
Ma al di là di disquisizioni definitorie, mi pare legittimo rilevarlo e anche preoccuparsi.
Altrimenti la paura di essere poco carini e poco british nei confronti di quel Berlusconi che fino ad oggi ha fatto rigorosamente gli affari propri e ha non ha mai smesso di insultare gli avversare (salvo vittimizzarsi come solo lui sa fare), ci farà ritornare alla farsa del dialogo e di un'opposizione che non esiste.
A me pare che la cosa di cui maggiormente preoccuparsi siano le reazioni scomposte di un PDL a fronte di legittime critiche (già avanzate da F.C. al governo Prodi); e non certo preoccuparsi di un termine poco preciso ed abusato.
Non capisco perchè si debbano avere tutte queste remore nel criticare e nel fare opposizione dura e decisa.
Per ora il Cs che ha fatto? Ha inciuciato e legittimato personaggi come Dell'Utri e si è ben guardato dall'abrogare le leggi vergogna.
Nei fatti, nelle sedi istituzionali, dove sarebbe la demonizzazione di B. da parte del Cs?
B. ha insultato sanguinosamente i suoi avversari e non ha perso un voto, anzi.
Poi nel 2008 si è detto: "è cambiato". Si difatti.............
Se anche un semplice articolo di fondo, criticabile quanto ci pare ma espressione di una legittima e necessaria libertà di stampa e di critica, diventa essere "quinta colonna" non so davvero che cosa si debba fare.
"D' Alema rischia di passare alla storia come il piu' accreditato rivale di Guglielmo il Taciturno" (I. Montanelli, 1994)
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Re: Famiglia Komunista?

Messaggioda pierodm il 14/08/2008, 15:38

Vale la pena rispondere alla domanda, "candida", di Paolo: che ci sarà mai di "fascista" in questo governo, in questa maggioranza, nel riflusso di questi anni?

Per dialogare con qualche risultato su questo tema bisogna che ci mettiamo d'accordo su che cosa significa "fascista"- non solo in Italia, ma in generale nel mondo occidentale.
Fascista non è solo camicia nera e saluto littorio, naturalmente.
E non è nemmeno un "regime" in se stesso, ossia una dichiarata ed esplicita dittatura.
E nemmeno soltanto violenza squadrista.
Nemmeno quel fenomeno "populista" di cui tanto si parla attualmente.
Non è solo tutto questo, ma tutto questo tuttavia "è" fascismo, e una robusta dose di tutto questo appartiene alla storia non tanto remota di una parte importante di questa maggioranza, sia come comportamenti, sia come ispirazione ideologica, come "faro" illuminante della lettura storica del '900.

Ma fascismo è, nel profondo, qualcosa d'altro: meno plateale, meno esplicito, e pure molto profondo e radicato nella nostra nazione. Qualcosa che il fascismo mussoliniano propriamente detto non ha creato, ma ha saputo sfruttare, accarezzare, incentivare e rappresentare in forma esemplare.
Fascismo è, sotto questo profilo, un rapporto molto particolare con il clericalismo, e più in generale con la religione: un rapporto contraddittorio, che nega il lato caritatevole della religione, ma ne esalta quello paternalistico e gerarchico, sebbene tenda ad entrare in conflitto con il potere ecclesiale in quanto "competitivo" con quello politico.
Più specificamente, il fascismo - i fascismi - esaltano e usano la religione come strumento identificativo di tipo etnico e razziale, in chiave selettivamente xenofoba.
Sia la Lega, sia AN, sia in parte lo stesso berlusconismo sono perfettamente in linea con questo genere di relazione con la sfera religiosa ed ecclesiale.

Fascismo è considerare ogni fenomeno come un problema di ordine pubblico, e ogni problema come conseguenza di un "eccesso di libertà".
Per il presente, vale quanto detto sopra.

Fascismo è ricorrere come strumento elettivo dello stato ai corpi di polizia.
Idem c.s.

Fascismo è presentarsi come paladini della "gente comune", e in realtà difendere un sistema sociale gerarchico e classista.
Idem c.s.

Fascismo è xenofobia, e avversione per il "diverso", inserite in un quadro di "stato etico", ossia una concezione della vita e della convivenza fondate su un perverso appello al "senso comune" e ad una visione familistica, e sul diritto dello stato di regolare e stabilire cosa sia "corretto" e cosa non lo sia anche nei comportamenti privati o personali, per non parlare di quelli associativi e sociali.
Idem c.s.

Potremmo continuare, ma voglio invece aggiungere soltanto un ulteriore punto: fascismo è la capacità di rendersi ridicoli con affermazioni e idee grottesche, senza avere la capacità di vergognarsi. Ma questo punto lasciamolo da parte ...

A me sembra che da diversi anni, non solo in Italia, ci sia una forte revanche di queste correnti culturali: da noi le identifichiamo facilmente con il fascismo, avendocelo avuto in casa, in altre parti possono chiamarlo in altri modi.
Già qualche anno fa, del resto, mi è capitato di parlare di un ritorno ai re taumaturghi e ad un mondo feudale vagamente medievale - Franz se lo ricorderà.
Ogni volta che sento parlare, con disinvoltura, nei TG dei "potenti della terra" mi riconfermo amaramente in questa mia idea: ci manca solo che questi ometti si riuniscano a cavallo, paludati con grandi gualdrappe: tutto il resto c'è, dai giullari alle ali di folla stracciona plaudente, dalle concubine portate al seguito ornate di monili ai banditori di corte che ne celebrano le gesta, dagli armigeri che li proteggono a lance spianate ai sordidi segreti nascosti sotto le parrucche.

C'è nell'aria qualcosa di più antico del "fascismo".
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Re: Famiglia Komunista?

Messaggioda franz il 14/08/2008, 18:34

pierodm ha scritto:C'è nell'aria qualcosa di più antico del "fascismo".

In effetti prima ancora del fascismo esiste la logica maschile e maschilista della potenza, logica autoritaria e violenta del padre-padrone, logica che ovviamente ha pervaso lo stato ai tempi della sua genesi e che il fascismo ha incarnato senza troppe difficoltà. Logica che è pre-fascista ed abbiamo ritrivato anche nelle dittature di ogni genere, anche comuniste, anche nei gulag. È infatti una "logica" tristemente umana che ci segue da millenni e si tramanda di padre in figlio e diventa caratteristica nazionale. Certo la Svezia non è il Kenya, l'Olanda non è la Birmania.
Ma l'Italia io francamente la considero ancora oggi una nazione dominata dalla violenza (non solo per le mafie ed i loro morti ma anche per le violenze domestiche su mogli e figli) ed una nazione ancora troppo basata sulla autorità (e sull'autoritarsimo) paterna e sulle corporazioni. Il fascismo quindi c'è ancora. Mai andato via.
Gli Italiani attendono sempre il loro duce, che si chiami Bettino, Silvio o Antonio non importa.
Questo carattere nazionale ha pervaso anche la sinistra, in perenne adorazione carismatica del leader di turno, da Togliatti a Bertinotti.
In effetti c'è qualcosa di piu' antico ed è quella che ci frega e che rigenera costantemente il pericolo di quella cosa che chiamiamo fascismo.

Ciao,
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