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Non parliamo dello strappo dei radicali?

MessaggioInviato: 29/09/2011, 19:54
da matthelm
Eppure questo è un nodo mai risolto nel comportamento dei radicali e della sinistra radicale in genere.
E' praticamene un'ulteriore dimostrazione della inaffidabilità di certe parti politiche con cui si intende governare per cui diventa più che un'azzardo allearsi a loro.
In questo caso per l'amnistia non votano la sfiducia a Romano!
Su questo dovrebbe riflettere il PD che probabilmente governerà l'Italia prossimamente.
Per la chiarezza io li espellerei dal gruppo PD.

Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

MessaggioInviato: 29/09/2011, 20:38
da flaviomob
Il bue che dà del cornuto all'asino...
Quante volte i cattolici dell'Ulivo si sono appellati alla "libertà di coscienza" per votare come pareva a lorsignori... :twisted:

Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

MessaggioInviato: 29/09/2011, 20:58
da matthelm
Penso che continuerò ad autolimitarmi a darti risposte visto che non riesci a capire la differenza tra i due argomenti che citi. Ma naturalmente la tua è solo una provocazione come spesso ti accade di fare. Per cui...

Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

MessaggioInviato: 29/09/2011, 22:30
da flaviomob
Hai poca memoria storica, matthelm. Chi votò contro l'autorizzazione all'arresto di Cesare Previti, nel gennaio 1998, te lo ricordi?

Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

MessaggioInviato: 29/09/2011, 23:14
da Iafran
Stavolta è toccato ai radicali "castrarsi ... per fare un dispetto alle mogli"!
Proprio da intelligentoni indefessi ... per "tenere la scena"!

Quelli del PD ne dovrebbero rispondere agli elettori per averli accettati nelle loro liste.

Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

MessaggioInviato: 30/09/2011, 1:29
da pianogrande
I radicali, ormai, sono completamente rimbambiti.
Mi meraviglio che qualcuno li voti ancora.
Cosa rappresentano?
Nessuna idea perché le idee le hanno tutte a seconda della situazione e della convenienza.
Sono d'accordo che questo ultimo è stato un comportamento per guadagnare un po' di visibilità.
Sono veramente stufo di chi usa la politica come palcoscenico.
Debbono buttarli fuori dal gruppo e che tornino pure da Berlusconi a straparlare di privilegi dei lavoratori.
A tutto c'è un limite.
Questi non sono neanche centristi.
Sono proprio di destro-sinistra.

Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

MessaggioInviato: 30/09/2011, 8:08
da franz
flaviomob ha scritto:Hai poca memoria storica, matthelm. Chi votò contro l'autorizzazione all'arresto di Cesare Previti, nel gennaio 1998, te lo ricordi?

http://www.repubblica.it/online/fatti/p ... tanti.html

Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

MessaggioInviato: 30/09/2011, 9:01
da Iafran
pianogrande ha scritto:Sono veramente stufo di chi usa la politica come palcoscenico.
Debbono buttarli fuori dal gruppo e che tornino pure da Berlusconi a straparlare di privilegi dei lavoratori.
A tutto c'è un limite.
Questi non sono neanche centristi.
Sono proprio di destro-sinistra.


C'è da stare proprio allegri se viviamo in un Paese che oscilla fra essere quello di Pulcinella ad essere quello di Arlecchino, in cui le componenti del vestito diventano sempre più piccoli e numerosi - n(630+315) - da non differenziare nessun colore ma apparire un insignificante, nonché pessimo amalgama cromatico!

I cosiddetti "radicali" hanno "predicato" sempre bene ... agito un po' meno (rimborso spese elettorali incluse,
http://old.radicali.it/search_view.php?id=81651).

Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

MessaggioInviato: 30/09/2011, 9:37
da flaviomob
A differenza dei popolari su Previti, i radicali però hanno scelto l'astensione e non sono stati determinanti...

Re: Non parliamo dello strappo dei radicali?

MessaggioInviato: 30/09/2011, 10:53
da franz
Fatti 4 calcoli, neppure i popolari allora furono determinanti. Nel senso che anche se avessero votato in massa per il SI, mi pare che l'autorizzazione non sarebbe stata concessa ugualmente. Questo non toglie nulla alla gravità di quelle che fcero allora i popolari (divisi meta e metà) ieri o i radicali (unito) oggi.