Ful ha scritto:Alcuni propongono perciò di usare il termine "riformatore" per la destra e quello "riformista" per la sinistra, ...
Spero che non ci perderemo in inutili questioni nominalistiche (mettere i nomi davanti alle cose) invece di affontare la realtà per quello che è o ci appare .... per poi darle un nome.
Ful ha scritto:Sicuramene esiste l'imprevedibile, ma il prevedibile è molto pericoloso per tutta l'Umanità.
Per i prossimi anni, il prevedibile, sono la fame nel mondo, l'approvigionamento delle scorte energetiche residue, l'allarme sanitario e la gestione dei brevetti farmacologici.
Solo tre esempi su scala mondiale di un'azione riformista che una nuova forza riformista europea deve porsi.
Ful
Tutto è pericoloso (anche il
fuoco) ma calchiamo questo pianeta come homo sapiens da circa 200'000 anni perché abbiamo saputo accettare i rischi ed i pericoli e malgrado tutto siamo ancora vivi. Non è garanzia che questo sia per sempre vero ma una certa "natura" nel gestire pro e contro, rischi e benefici, ormai ci va riconosciuta.
Ovviamente si moriva di fame, di stenti, di guerre, di malattie molto di piu' 100'000 o 10'000 0 1'000 o anni fa (basta vedere quanto eravamo allora e quanto siamo oggi) per cui questo aspetto è quello in maggiore diminuzione.
Non tanto quanto vorremmo ma oggi si sta meglio di 20 anni fa.
Per le "scorte" oggi il problema è
tecnologico. Trovarne di nuove, produrne di nuove. Non mi pare affatto un problema riformista ma piuttosto un problema di tecnologia produttiva (per il nuovo) e di mentalità di consumo e riciclaggio (per usare meglio l'attuale stock).
Per l'allarme sanitario, considerato che nel recente passato abbiamo debellato il vaiolo, che secondo alcune stime avrebbe fatto in 10'000 anni circa undici miliardi di morti sul pianeta, credo che tu dovresti essere piu' preciso.
Quali le nuove pandemie (vere, non inventate dai media per spaventare o distrarre i lettori)?
Per la gestione dei brevetti (farmacologici e non) non mi pare una emergenza.
Come emergenze riformiste io vedo tutto quello per la cui soluzione si esce dall'ambito temporale delle legislature ordinarie (4 o 5 anni a seconda dei paesi) e si passa a periodi di 50 o 100 anni.
Quindi il
clima (per ovvi motivi) ed il
welfare globale (perché ha tempi di 40 anni per registrare cambiamenti, miglioramenti, peggioramenti).
Ma forse la vera emergenza riformista è la riforma della politica stessa.
Il concetto di democrazia nasce ad atene, quando in 4 gatti (solo maschi) discutevano in piazza del piu' e del meno.
Oggi siamo sei miliardi e mezzo e la democrazia appare troppo lenta per gestire le emergenze planetarie.
Dovrebbe appaire evidente che il problema del rapporto tra gobale e locale (e relative scelte) è la vera emergenza di oggi.
Ciao,
Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)