Il caso Penati

A carico di Filippo Penati, le indagini “dimostrano l’esistenza di numerosi e gravissimi fatti di corruzione”. Ma dato che gli episodi “risalgono agli anni Novanta e agli anni dal 2000 al 2004″ è scattata ormai la prescrizione. Quindi l’ex presidente della Provincia di Milano e alto dirigente del Pd non deve essere arrestato, nonostante “i gravi indizi di colpevolezza” e la presenza “delle esigenze cautelari”.
Così il gip di Monza Anna Magelli respinge la richiesta di custodia cautelare chiesta dalla Procura brianzola a carico dell’ex capo della segreteria politica di Pier Luigi Bersani, numero uno del Pd. Con le stesse motivazioni resta libero il braccio destro di Penati, Giordano Vimercati, mentre sono finiti in carcere per corruzione Pasqualino Di Leva, ex assessore all’edilizia di Sesto San Giovanni, e l’architetto Marco Magni, indicato come l’uomo cerniera tra gli imprenditori interessati al business edilizio e l’amministrazione comunale dell’ex Stalingrado d’Italia.
Di Leva e Magni sono stati arrestati stamattina, nelle rispettive località di vacanza, dagli uomini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Milano, che da mesi segue l’indagine coordinata dai pm Franca Macchia e Walter Mapelli, sul presunto sistema delle tangenti sestesi, che vede Penati accusato di corruzione, concussione e illecito finanziamento dei partiti.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08 ... ni/153466/
A carico di Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano ed ex capo della segreteria politica di Pier Luigi Bersani, ci sono «gravi indizi di colpevolezza» ed è dimostrata «l’esistenza di numerosi e gravissimi fatti di corruzione» da lui «posti in essere», ma poichè gli episodi contestati arrivano «fino al 2004» deve essere dichiarata «l’intervenuta prescrizione del reato».
È questa, in sintesi, la motivazione con cui il gip di Monza, Anna Magelli, ha bocciato la richiesta di arresto in carcere per l’esponente del Pd, che era stata formulata dai pm di Monza Franca Macchia e Walter Mapelli, nell’ambito dell’ inchiesta su un giro di mazzette relative alle aree ex Falck e Marelli di Sesto San Giovanni. Respinta dal gip, per le stesse ragioni, anche la richiesta di misura cautelare in carcere per Giordano Vimercati, l’ex braccio destro di Penati.
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http://www3.lastampa.it/politica/sezion ... tp/416958/
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La prescrizione non può cancellare la gravità di quanto accaduto. Il PD deve mettersi radicalmente in discussione e fare pulizia al suo interno. Bersani non può chiamarsi fuori
Così il gip di Monza Anna Magelli respinge la richiesta di custodia cautelare chiesta dalla Procura brianzola a carico dell’ex capo della segreteria politica di Pier Luigi Bersani, numero uno del Pd. Con le stesse motivazioni resta libero il braccio destro di Penati, Giordano Vimercati, mentre sono finiti in carcere per corruzione Pasqualino Di Leva, ex assessore all’edilizia di Sesto San Giovanni, e l’architetto Marco Magni, indicato come l’uomo cerniera tra gli imprenditori interessati al business edilizio e l’amministrazione comunale dell’ex Stalingrado d’Italia.
Di Leva e Magni sono stati arrestati stamattina, nelle rispettive località di vacanza, dagli uomini del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Milano, che da mesi segue l’indagine coordinata dai pm Franca Macchia e Walter Mapelli, sul presunto sistema delle tangenti sestesi, che vede Penati accusato di corruzione, concussione e illecito finanziamento dei partiti.
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http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/08 ... ni/153466/
A carico di Filippo Penati, ex presidente della Provincia di Milano ed ex capo della segreteria politica di Pier Luigi Bersani, ci sono «gravi indizi di colpevolezza» ed è dimostrata «l’esistenza di numerosi e gravissimi fatti di corruzione» da lui «posti in essere», ma poichè gli episodi contestati arrivano «fino al 2004» deve essere dichiarata «l’intervenuta prescrizione del reato».
È questa, in sintesi, la motivazione con cui il gip di Monza, Anna Magelli, ha bocciato la richiesta di arresto in carcere per l’esponente del Pd, che era stata formulata dai pm di Monza Franca Macchia e Walter Mapelli, nell’ambito dell’ inchiesta su un giro di mazzette relative alle aree ex Falck e Marelli di Sesto San Giovanni. Respinta dal gip, per le stesse ragioni, anche la richiesta di misura cautelare in carcere per Giordano Vimercati, l’ex braccio destro di Penati.
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http://www3.lastampa.it/politica/sezion ... tp/416958/
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La prescrizione non può cancellare la gravità di quanto accaduto. Il PD deve mettersi radicalmente in discussione e fare pulizia al suo interno. Bersani non può chiamarsi fuori