forum.perlulivo.it

Cercare d'introdurre tolleranza nella tradizione religiosa, liberalismo in quella socialista, socialità in quella liberale,elaborare teorie ad hoc per estendere i diritti delle donne e per riconoscere diritti a tutti gli esseri viventi del pianeta, è molto apprezzabile; ma a qualcuno piacciono le distinzioni.
E' quello a cui è dedicato questo sito "PER L' ULIVO", mi pare; perciò l'invito è di tener in debito conto in modo più vasto, lungimirante e senza dimenticare le radici, quanto dell' Ulivo è valido oggi più che mai, anche se Romano Prodi ne dispera l'esistenza: i fondatori, a volte, pretendono troppo dai virgulti che piantano in terre aride e fin troppo coltivate !
Le olive le vedremo. a tempo debito !
(Spero comunque di vivere abbastanza per vederne i frutti politici da quaggiù...! )

L'Ulivo di prodiana impostazione ha avuto tanti problemi e molti se li trascina ancora dietro. Per "metabolizzare" l'incontro delle diverse culture del centrosinistra era ed è necessario avere dei leader all'altezza del compito....non da poco proprio perchè si sono messe insieme storie radicate da un cinquantennio almeno.
L'handicap principale è prorio l'assenza di personaggi politici di altissimo spessore capaci di indicare una proposta politica di semplice, credibile e condivisibile lettura da parte degli elettori. Un po' ci è riuscito Prodi....ma anche lui in fin dei conti non è che riscaldasse molto i cuori, in particolare di chi lo ha ...freddo verso l'inconcludenza chiacchierona e velleitaria della sinistra.

Potrebbe anche accadere che il berlusconismo venga abbattuto....ma piu' per demeriti propri che per capacità del centrosinistra. In questo caso, comunque, ancora nessuna speranza per l'Ulivo vecchio o nuovo che sia.

Contrariamente a cio' che pensano tanti amanti dei Partiti che furono, la presenza di un Programma anche se perfetto non basterebbe a compensare i litigi da comari tipici dei dirigenti mediocri che attualmente popolano il centrosinistra.
Servono leaders....ma al momento non ce ne sono!

Vittorio

Loredana Poncini ha scritto:Cercare d'introdurre tolleranza nella tradizione religiosa, liberalismo in quella socialista, socialità in quella liberale,

Mi pare che il primo punto (tolleranza nella tradizione religiosa) per ora sia abbastanza fallimentare.
Perché? Perché anche se convinci 100 persone ad essere piu' tolleranti ne basta uno che rimane intollerante per bloccare il tutto, soprattutto quando il suo voto è indispensabile (vedi la posizione di Binetti quando era nel PD). Inoltre in Italia abbiamo il Vaticano, al centro di Roma, con le sue posizioni vetero-vetero-vetero (al cubo) che incidono fortemente sulle decisioni politiche di entrambi i poli sui temi etici e scientifici.

Per il secondo, forse c'è stato qualche passo avanti ma il processo è molto, troppo lento. A questi ritmi vedremo dei risultati solo da lassù (se andiamo in Paradiso ..... ma non è detto )

il terzo è il piu' fallimentare. Ma solo perché non si puo' riuscire ad introdurre alcunché in qualcosa che non esiste. Il pensiero liberale in Italia latita, si rappresenta in % che si usano nelle analisi delle accque minerali riferite a metalli rari. Tracce. Tracce a destra come a sinistra o al centro. Il nostro è ancora un paese illiberale, fascio-corporativo, clientelare, medioevale, con alcune tendenze collettiviste ma dominato dalla Chiesa e influenzato dal suo potere.

Forse l'unica iniezione che dovremmo fare per prima è quella della laicità.

Franz

Servono leaders....ma al momento non ce ne sono!

Vittorio

....... e non cadono dal cielo.
Cerchiamo di aumentare la probabilità che ne nasca uno, migliorando le caratteristiche del brodo di coltura.
Ognuno di noi può fare la sua parte per creare l'ambiente adatto a produrre un buon leader e poi, a mantenerlo in opera senza fare il tiro al piattello ogni volta che si alza in volo.

No, non cadono dal cielo. Ma non basta il brodo di coltura e poi quello attuale è mefitico

Per il tiro al piattello concordo, ma non lo devi dire a me...piuttosto ai vari intelligentoni che abbondano dalle nostre parti che riuscirebbero a litigare anche sul sesso degli angeli.

In ogni caso un vero leader non ha bisogno di non essere impallinato....ci riesce da solo ad evitarlo. Sennò che leader è?

Vittorio

Beh Vittorio, prova ad analizzare il tuo linguaggio e poi domandati perché il panorama è tanto... mefitico
Continuare a ragionare per categorie e stereotipi offensivi, come dice bene Loredana, non ci porta da nessuna parte.
Tutto sommato, penso che Franz abbia avuto ragione ad andare a vivere all'estero. Credo che prenderò in considerazione seriamente questa via.

flaviomob ha scritto:Beh Vittorio, prova ad analizzare il tuo linguaggio e poi domandati perché il panorama è tanto... mefitico
Continuare a ragionare per categorie e stereotipi offensivi, come dice bene Loredana, non ci porta da nessuna parte.
Tutto sommato, penso che Franz abbia avuto ragione ad andare a vivere all'estero. Credo che prenderò in considerazione seriamente questa via.

Categorie? E che dovrei fare, parlare ad uno ad uno dei vari intelligentoni?

Stereotipi offensivi? Mica è colpa mia se ci sono "vari intelligentoni che abbondano dalle nostre parti che riuscirebbero a litigare anche sul sesso degli angeli"

Vittorio

liberali bisogna saperlo essere.E come quando si costruisce il moderno sul classico.Se non si sà costruire il moderno sul classico è meglio lasciare stare per evitare scempi ciao robyn

Una metafora interessante... anche se io la interpreto al contrario.
Dove il idee socialiste si sono radicate su un fertile terreno liberale, hanno attecchito e portato a un buon welfare.
Dove il terreno non era quello, sono state distorte in regimi autoritari...

Una vera liberale di sinistra per eccellenza è Emma Bonino.Ma poi non parliamo della laicità che sui principi è giusta ma poi si devia molto ciao robyn