Gambe

...Le divisioni esistenti derivano
soprattutto dai residui di una vocazione centristica, che spinge gli
orfani della Dc e del pentapartito a ritagliarsi una identità politica
come perenne contrapposizione alla sinistra - e del resto è la funzione
che hanno imparato ad avere per decenni, in molti casi l'unica, e il
richiamo è irresistibile.
A questa vera e propria sindrome - irragionevole, diciamo anche
paradossale, e dunque solidissima e di sicuro successo - a questa
sindrome puntualmente fanno l'occhiolino coloro che intendono fondare
movimenti e partiti. Lasciamo perdere.
Hai ragione: qualcosa è cambiato. Personalmente, ho scoperto una faccia
diversa di Prodi, una faccia che non mi piace affatto - non parlo del
lancio del nuovo partito, ma dei discorsi che l'hanno accompagnato,
degli atteggiamenti, delle forze presso cui ha cercato appoggio. E tieni
conto che fin dall'inizio non ero mai stato un sostenitore entusiasta
della funzione avuta dal Professore nell'Ulivo, ma per motivi
esclusivamente politici generali. Dei "sindaci" è meglio non parlare. Il
solo Di Pietro, in fondo, appare abbastanza coerente, nel bene o nel
male.
Qualcosa è cambiato. Possiamo - dovremo, per forza - essere ancora
compagni di strada. Ma sarà difficile che i "compagni" della sinistra si
fidino ancora, e che riversino tranquillamente i propri voti e
l'appoggio ai Centristi e ai cicaloni multicolori, ossia a gente che gli
è piovuta in testa nel più classico e tradizionale vecchio stile
verticistico e partitocratico. Ci rimetteremo tutti, ma avremo
finalmente la settima (...o ottava?) "gamba di centro".
soprattutto dai residui di una vocazione centristica, che spinge gli
orfani della Dc e del pentapartito a ritagliarsi una identità politica
come perenne contrapposizione alla sinistra - e del resto è la funzione
che hanno imparato ad avere per decenni, in molti casi l'unica, e il
richiamo è irresistibile.
A questa vera e propria sindrome - irragionevole, diciamo anche
paradossale, e dunque solidissima e di sicuro successo - a questa
sindrome puntualmente fanno l'occhiolino coloro che intendono fondare
movimenti e partiti. Lasciamo perdere.
Hai ragione: qualcosa è cambiato. Personalmente, ho scoperto una faccia
diversa di Prodi, una faccia che non mi piace affatto - non parlo del
lancio del nuovo partito, ma dei discorsi che l'hanno accompagnato,
degli atteggiamenti, delle forze presso cui ha cercato appoggio. E tieni
conto che fin dall'inizio non ero mai stato un sostenitore entusiasta
della funzione avuta dal Professore nell'Ulivo, ma per motivi
esclusivamente politici generali. Dei "sindaci" è meglio non parlare. Il
solo Di Pietro, in fondo, appare abbastanza coerente, nel bene o nel
male.
Qualcosa è cambiato. Possiamo - dovremo, per forza - essere ancora
compagni di strada. Ma sarà difficile che i "compagni" della sinistra si
fidino ancora, e che riversino tranquillamente i propri voti e
l'appoggio ai Centristi e ai cicaloni multicolori, ossia a gente che gli
è piovuta in testa nel più classico e tradizionale vecchio stile
verticistico e partitocratico. Ci rimetteremo tutti, ma avremo
finalmente la settima (...o ottava?) "gamba di centro".