da flaviomob il 03/01/2011, 20:29
Quali sono le motivazioni per costituire un'alleanza?
In teoria, il PD potrebbe anche provare a correre completamente solo, fare le primarie esclusivamente al suo interno, scegliere al suo interno candidato premier e candidati nelle circoscrizioni e quindi competere.
La motivazione per cui non lo fa? Sconfitta certa. Fu così già nel 2008 dove pure esisteva un'alleanza con IDV e Radicali.
Il PD potrebbe allora scegliere un'alleanza progressista con le forze più vicine al proprio programma: SEL a sinistra, IDV e Radicali a destra.
La motivazione sarebbe la coerenza con la propria impostazione, la maggiore possibilità di realizzare un'alleanza efficace di governo. Sarebbe necessario un accordo chiaro sui punti 6 e 8 citati da Vittorio, ma si può trovare. [Del resto la TAV fuori d'Italia costa meno della metà: si potranno sollevare delle critiche sulla TAV de noantri o è proibito? Le missioni militari all'estero: beh, gli USA si preparano al ritiro e noi vogliamo forse fare come l'ultimo giapponese? Se gli USA pensano di ritirarsi, forse è il caso di iniziare a riconoscere il fallimento di quanto fatto nell'ultimo decennio...]
Vi sono altre due ipotesi:
1) Un'alleanza aperta ed estesa ai partiti di centro, con la motivazione di far fuori Berlusconi e i suoi con un ampio margine di vantaggio. Ma a dir la verità nessuno sembra realmente motivato (a parte forse Di Pietro e Vendola, comunque minoritari) a far terra bruciata intorno a Berlusconi: segno che l'antiberlusconismo di cui strumentalmente viene accusata la sinistra in realtà è un fuoco di paglia.
2) Un'alleanza esclusiva con i centristi, che lasci fuori Vendola (SEL) e, nei desideri di alcuni, anche Di Pietro (IDV). Come abbiamo visto da alcuni sondaggi, questa è un'ipotesi molto debole che rischia di generare sorprese negative tra chi è sicuro di vincere (del resto le sorprese non sono nuove, ad urne chiuse, vero Baffino Redipuglia?). La motivazione apparentemente sarebbe il ricercare una vittoria numerica tranquilla e il governo di forze altrettanto tranquille e rassicuranti per il paese; ma la reale motivazione sarebbe far fuori chi pone con vigore (ma forse con minor coerenza di prima) la questione morale, come fa Di Pietro, ed escludere la sinistra trinariciuta per definizione brutta, cattiva, puzzona ed affamata di pargoletti innocenti. E' molto probabile che i dirigenti che ancora controllano il PD, cioè D'Alema e Veltroni, geni tali da fiutare il tartufo della certa sconfitta anche sotto diversi metri di terra, riescano a pilotare il partito fino a portarlo realmente a questo punto (se riescono a soffocare nella culla le primarie, smentendo il loro segretario). In quel caso, però, a morire nella culla sarà il loro partito tanto bellino e carino, insieme con la speranza di un'alternanza di governo al berlusconismo...
"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
(Stephen Hawking)