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I figli sorpassano a destra i genitori

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

I figli sorpassano a destra i genitori

Messaggioda ranvit il 26/11/2010, 18:48

http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... i-9517350/


L'INDAGINE
I figli sorpassano a destra i genitori
la spinta da maschi e regioni rosse
Replicato un test del 1975 sull'"ereditarietà" delle idee politiche. Sondaggio degli istituti Gramsci e Cattaneo. Il tasso di "fedeltà" tra generazioni è più alto nelle famiglie progressiste
di MICHELE SMARGIASSI
BOLOGNA - La mela continua a cadere abbastanza vicino all'albero. Ma adesso cade dalla parte opposta. Trentacinque anni fa i figli scavalcavano a sinistra i genitori: oggi li scavalcano a destra. Se i figli sono il futuro di un paese, tira brutta aria per la sinistra italiana, ma i numeri parlano chiaro: quella che sembrava un'ovvietà antropologico-sociale al limite del luogo comune ("a vent'anni siamo tutti rivoluzionari") viene smentita da una ricerca congiunta dell'Istituto Gramsci e dell'Istituto Cattaneo di Bologna che verrà resa pubblica oggi. Frugando in una vecchia indagine del 1975 sull'orientamento politico degli italiani, i tre ricercatori (Piergiorgio Corbetta, Dario Tuorto, Nicoletta Cavazza) si sono imbattuti in una piccola miniera non ancora sfruttata: alcune centinaia di questionari compilati in parallelo da genitori e figli delle stesse famiglie. Hanno incrociato quei dati, poi hanno deciso di ripetere il sondaggio oggidì, a una generazione di distanza, intervistando oltre quattrocento coppie genitori-figli.

Quel che hanno scoperto è una vera e propria inversione di tendenza nella trasmissione ereditaria di valori e ideologie: i figli sono diventati più conservatori dei padri. Visto che c'è una generazione di mezzo, si può anche dire: chi la fa l'aspetti: chi trent'anni fa aveva abbandonato "da sinistra" i propri padri, ora si trova aggirato a destra dai propri figli. Unico elemento costante: sono sempre loro a muoversi, i ragazzi. Infatti, allora come oggi, il gruppo dei genitori si colloca più o meno al centro dello spettro destra-sinistra; ma il gruppo irrequieto dei figli, che nel '75 era più a sinistra del gruppo dei genitori di circa un punto (in un arco convenzionale da 0=sinistra a 6=destra), oggi è più a destra di 0,3 punti. I maggiori responsabili dell'inversione a U, altro dettaglio che non farà piacere ai progressisti, sono i rampolli (soprattutto i maschi) delle famiglie meno istruite, meno ricche e che vivono nelle regioni "rosse": quelle dove l'omogeneità ideale tra padri e figli una volta era più forte. Insomma è proprio lo "zoccolo duro" dell'insediamento elettorale storico della sinistra, le famiglie unite, proletarie, laboriose, tutte casa e cellula, che si sta sfarinando.

Eppure, a ben vedere, la grande maggioranza delle famiglie continua a trasmettere ai figli le proprie visioni del mondo. Il "tasso di dissimilarità" generazionale italiano è in fondo piuttosto limitato (1,6 punti su una scala di dieci), la grande maggioranza dei figli somigliano ai padri, si rassicurino dunque i genitori: sono buoni pedagoghi politici. E i genitori di sinistra, nonostante la frana, riescono ancora a tenere i figli dalla loro parte più spesso di quelli di destra. Su cento genitori che votano un partito di sinistra, 75 hanno figli che li imitano, mentre su cento genitori di destra solo 60 hanno figli che votano come loro. La famiglia progressista insomma "convince" di più. Ipotesi lusinghiera: i suoi valori sono più robusti, moralmente superiori e resistenti all'usura. Ipotesi realistica e tecnica: è più facile riconoscere una continuità nei partiti di sinistra (Pci-Ds-Pd) che nei partiti di destra (la novità assoluta della Lega ha spaccato le famiglie dell'ex area Dc). In ogni caso, le distanze tra il proselitismo familiare di sinistra e quello di destra si sono drasticamente accorciate: nel '75 le percentuali di "ereditarietà" politica erano di 86 a 36 a favore dei genitori di sinistra. Un altro sorpasso probabilmente è in vista.

Ora, però, non è il caso di tirare conclusioni epocali. Il ribaltone intra-familiare avviene in realtà in un contesto in cui la politica ha perso spessore, significato, autorevolezza. Dalle domande di controllo sulla preparazione e l'attività politica effettivamente svolta, si scopre che i figli di quell'epoca immediatamente post-sessantottina erano più informati, coinvolti e impegnati dei loro genitori: oggi è l'inverso. E metà dei figli intervistati oggi non sa dare una convincente spiegazione della differenza fra sinistra e destra: erano solo il 30% nel '75. Allora, le baruffe domestiche esplodevano perché i ragazzi erano "impegnati" politicamente e i genitori apatici e qualunquisti; oggi per l'esatto contrario. Dunque, di che parliamo? "Di famiglie che condividono molto più spesso l'indifferenza che l'impegno, dove la polarità destra-sinistra ha perso quasi ogni significato", sintetizza il professor Corbetta. Le mele cadono vicino all'albero, ma hanno sempre meno sapore.
(26 novembre 2010)
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: I figli sorpassano a destra i genitori

Messaggioda flaviomob il 28/11/2010, 2:40

Chissà per chi votano i nipotini di Stalin... o le nipotine vaiasse? :lol:


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Re: I figli sorpassano a destra i genitori

Messaggioda Stefano'62 il 28/11/2010, 11:24

A parte le oggettive colpe della sinistra sul campo (che ci sono è chiaro),e la sua incapacità di darsi un'immagine che non sia triste e cupa (come se la seriosità non potesse coniugarsi con l'ottimismo e la felicità),questa cosa non è altro che il prodotto di anni e anni di propaganda e slogan televisi,più o meno subliminali,e appositamente e strategicamente pianificati.
Per lavoro sto a contatto con ragazzi e ragazzini:tutti quanti nessuno escluso parlano ripetendo a pappagallo gli slogan e i tormentoni inculcati loro da canale cinque e italia uno.
Per loro questo villaggio globale è l'unica realtà possibile ed è impossibile sottrarvisi (se si eccettuano gli ostentati distinguo dei disadattati con tendenze snob).
Non solo quelli intellettualmente meno dotati,ma anche quelli politicamente più consapevoli (si fa per dire) e tra questi persino quelli che sono riusciti nonostante tutto ad approdare a sinistra,tutti quanti sembrano usciti dritti dritti da amici o da striscia la notizia.
Sono la "gioventù di mediaset".
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Re: I figli sorpassano a destra i genitori

Messaggioda franz il 28/11/2010, 11:46

Stefano'62 ha scritto:A parte le oggettive colpe della sinistra sul campo (che ci sono è chiaro),e la sua incapacità di darsi un'immagine che non sia triste e cupa (come se la seriosità non potesse coniugarsi con l'ottimismo e la felicità),questa cosa non è altro che il prodotto di anni e anni di propaganda e slogan televisi,più o meno subliminali,e appositamente e strategicamente pianificati.

Non credo che siano "il prodotto di anni e anni di propaganda e slogan televisi,più o meno subliminali,e appositamente e strategicamente pianificati."
Nemmeno credo che si sia incampacità di darsi un'immagine, caso mai le immagini sono tante e confuse.
Se penso al '68 è vero che a fronte di una sinistra cupa e barbosa (ma non come la destra di allora) nacque un movimento gioioso, fresco, giovanile. Purtroppo anche turbato da idelogie dogmatiche, violenza e velleitarismo. Anche per questo si spense nel grigiore. Ancora oggi l'immagine di come "viene vista" la sinistra contiene molti fattori che vanno dagli eccessi di una visione che è piu' ideoloiche che ideale, dall'infantilismo, ribellismo, violenza fisca e verbale. Ma anche grigi funzionari perennemente aggrappati alle poltrona, in questo indistinguibili da quelli di destra. Ma anche i soliti affaristi (ok, molti meno della destra) che si fanno i fatti loro sulla nostre spalle, facendo pero' pagare a tutti (con tasse alte eservizi scarsi).

Tutto sommato quello che vedo è il divario tra paese e politica. Vanno su strade diverse, vivono su pianeti diversi.
La cosa si nota di piu' nel modo giovanile perché se prima loro si interessavano alla politica e portavano un po' di linfa vitale, ora si estraiano dalla politica perché non è interessante ed è una inutile perdita dei tempo (visto che è tutto occupato dai sessantenni).
Ma qui, caro stefano, l'errore piu' grave (che mi sembra tu implicitamente faccia) è dare la colpa alla realtà che è cambiata e non alla politica che non ha saputo leggere questo cambiamento. Diciamo che un fenomeno come quello televisivo non è uno di quelli nascosti, .... è molto visibile! Bisogna essere ciechi per non accorgesi dei cambiamneti.
Altro errore è pensare che se i giovani votano per noi sono sani ed intelligenti ma se invece ci voltano le spalle allora sono solo deficenti vittime degli slogan e dei tormentoni inculcati loro da canale cinque e italia uno.
Quando i giovani sentono questi giudizi è evidente che si guardano bene da avvicinarsi a chi dice queste cose.

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Re: I figli sorpassano a destra i genitori

Messaggioda flaviomob il 28/11/2010, 12:29

Non sono d'accordo sul tono 'assolutorio' nei confronti delle trasmissioni tv viste dai ragazzi.
La televisione ha un ruolo educativo pervasivo, potente, non mediato. Spesso le famiglie più povere o più fragili sono quelle in cui bambini e ragazzini hanno accesso a programmi inadatti e inappropriati senza la mediazione dei genitori, che magari sono fuori per lavorare o hanno problematiche personali per cui non ricoprono adeguatamente il ruolo adulto di guida.
La tv è in grado di creare e modificare il linguaggio di chi accede ad essa proprio nell'età evolutiva, cioè proprio nell'età in cui si forma il linguaggio. Il modo in cui parliamo costituisce il fondamento del nostro pensiero. Noi pensiamo, ragioniamo, analizziamo con la mente utilizzando le parole che conosciamo, che abbiamo appreso.
La televisione inoltre fornisce modelli. Il grande fratello o le trasmissioni della De Filippi sono modelli di società, di relazioni umane, di modalità di porsi di fronte ai problemi, di etica persino. Sono modelli di comportamento sessuale, di scelte affettive, di pornografia dei sentimenti, di cinismo, di competizione sadica basata sulla speranza che l'avversario non solo sia peggiore nella sua 'esibizione', ma che abbia anche un crollo psicologico interiore che lo sputtani agli occhi del mondo. Oppure che enfatizzi il pianto e la disperazione per manipolare l'interesse dell'altro. Sono modelli devastanti, tanto più potenti quanto più passano inosservati, quanto più appaiono 'normali' e naturali.
Un tale livello di violenza psicologica è sufficiente per ingenerare un autentico trauma psichico nei bambini e nei ragazzi, ovvero un insieme di stimolazioni cognitive ed emotive di intensità tale da risultare superiori alla capacità di elaborazione e di integrazione nella struttura psichica del minore. Ciò genera ansia e senso di inadeguatezza senza che ragazzi e genitori comprendano la vera origine di queste manifestazioni, che possono cronicizzare. Non è un caso che milioni di bambini e ragazzini oggi vengano bollati come 'iperattivi' o come affetti da 'deficit dell'attenzione'.
Altre trasmissioni creano un linguaggio diffuso e omologante che diventa gratificante per quei ragazzi che riescono a diventare 'popolari' tra i compagni utilizzandolo in chiave ironica e dissacrante, rinforzando così ulteriormente l'omologazione. Il pensiero omologato tende inconsapevolmente a rifiutare la diversità, sia negli altri che in se stessi, creando così le basi per una dissociazione dalla complessità della realtà.


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Re: I figli sorpassano a destra i genitori

Messaggioda franz il 28/11/2010, 12:53

flaviomob ha scritto:La tv è in grado di creare e modificare il linguaggio di chi accede ad essa proprio nell'età evolutiva, cioè proprio nell'età in cui si forma il linguaggio. Il modo in cui parliamo costituisce il fondamento del nostro pensiero. Noi pensiamo, ragioniamo, analizziamo con la mente utilizzando le parole che conosciamo, che abbiamo appreso.
La televisione inoltre fornisce modelli. Il grande fratello o le trasmissioni della De Filippi sono modelli di società, di relazioni umane, di modalità di porsi di fronte ai problemi, di etica persino. Sono modelli di comportamento sessuale, di scelte affettive, di pornografia dei sentimenti, di cinismo, di competizione sadica basata sulla speranza che l'avversario non solo sia peggiore nella sua 'esibizione', ma che abbia anche un crollo psicologico interiore che lo sputtani agli occhi del mondo. Oppure che enfatizzi il pianto e la disperazione per manipolare l'interesse dell'altro. Sono modelli devastanti, tanto più potenti quanto più passano inosservati, quanto più appaiono 'normali' e naturali.

Visto che TV e format vari sono universali (ci sono in ogni paese) bisognerebbe fare un'anasi comparata sugli effetti nella gioventu' in tutti i paesi occidentali. Ho come il sospetto che dove i valori familiari e l'educazione scolastica sono piu' solidi e validi, i modelli riportati dalla TV siano diversi. In fondo penso che la TV sia specchio della realtà, pur amplificandola.
Non è una causa ma è un effetto. I mutamenti sociali sono a monte. La TV si limita a narrarli ed enfatizzarli.
Ed è bene che accada. Cosi' possiamo vedere anche noi quello che sta cambiando nella società.

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Re: I figli sorpassano a destra i genitori

Messaggioda flaviomob il 28/11/2010, 18:09

La tv forma e plasma le menti soprattutto durante l'età evolutiva. Rispecchia anche alcuni lati della società ma soprattutto li amplifica in maniera abnorme. Pensare ad una tv che si 'autoregoli' è un'utopia pericolosissima e già smentita dai fatti.


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Re: I figli sorpassano a destra i genitori

Messaggioda franz il 28/11/2010, 20:02

flaviomob ha scritto:La tv forma e plasma le menti soprattutto durante l'età evolutiva. Rispecchia anche alcuni lati della società ma soprattutto li amplifica in maniera abnorme. Pensare ad una tv che si 'autoregoli' è un'utopia pericolosissima e già smentita dai fatti.

Bisognerebbe capire in quale misura rispecchia la realtà, in quale la amplifica distorcendola.
Da un lato abbiamo il grande fratello, dall'altor saviano che ha avuto un audience maggiore.
Il sistema non si altoregola ma si compensa, se è libero.
Certo che se non è libero, so' cazzi.
E da noi, non è libero (vedi italia e libertà di informazione).
Soluzione? Liberarlo o imbrigliarlo?

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Re: I figli sorpassano a destra i genitori

Messaggioda Stefano'62 il 29/11/2010, 0:11

franz ha scritto:Ma qui, caro stefano, l'errore piu' grave (che mi sembra tu implicitamente faccia) è dare la colpa alla realtà che è cambiata e non alla politica che non ha saputo leggere questo cambiamento.

Magari non mi sarò spiegato,non lo so,ma non è quello il mio pensiero.
La realtà non è cambiata,è cambiata la percezione che ne hanno i giovani,che è diversa da quella dei giovani di ieri,e questa differenza è determinata dalla tv,che ieri non modificava la "mappa del mondo" (termine preso a prestito dalla psicologia) dei ragazzi (o lo faceva di meno,o in modo casuale rispetto a oggi) e oggi invece si,entrando di prepotenza nella formazione della personalità dei giovani soppiantando un pò alla volta il ruolo che nell'infanzia spettava alla famiglia e alla "maestra di scuola".
Oggi i giovani si ritrovano in piazza o sul muretto come una volta,ma nei loro discorsi c'è sempre l'ultima battuta di iacchetti (ai miei tempi c'era quella scemenza del "prroooova" di gerry calà),ed è solo la punta dell'iceberg,perchè quando dalle risate al muretto passano alle lamentele per il lavoro e per qualcosa di più sensibile,pochi di loro espirmono giudizi reali,gli altri vanno a pappagallo con quello sentito a italia uno,elaborato a bella posta per le menti più facili da scardinare.
Basta osservare gli spot pubblicitari il cui target sono i giovani per percepire la palpabile consapevolezza del "creativo" dell'avere a che fare con dei cerebrolesi facilmente infinocchiabili,per rendersi conto di questo.
Si tratta solo di prodotti e di come pubblicizzarli,e oggigiorno le idee sottostanno alle stesse regole del marketing.
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Re: I figli sorpassano a destra i genitori

Messaggioda Stefano'62 il 29/11/2010, 0:17

Puntualizzazione OT.
flaviomob ha scritto:Non è un caso che milioni di bambini e ragazzini oggi vengano bollati come 'iperattivi' o come affetti da 'deficit dell'attenzione'.

Questo può avere spiegazioni differenti.
Al giorno d'oggi i bambini sono sottoposti a troppe radiazioni elettromagnetiche.
Per esempio tv in camera e cellulari.
Ebbene è accertato che la mielina,una membrana che protegge le fibre nervose,si forma solamente dopo la pubertà;prima di allora le onde elettromagnetice possono danneggiarle,e gli effetti primari sono proprio i disturbi nella personalità.
Stesso discorso per la caffeina (coca cola) che per il bambino è veleno puro e determina gli stessi scompensi.
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