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Mozione d'ordine

MessaggioInviato: 29/08/2010, 11:45
da soniadf
Vorrei proporre, come si faceva una volta nelle discussioni, una mozione d’ordine, su cui esprimersi prioritariamente, perché la mancata condivisione del punto o l’interpretazione eccessivamente contradditoria, impedisce alla stessa discussione di andare avanti, avvitandosi su stessa.
Il punto è : la sinistra può essere considerata parte del centro-sinistra o del PD o dell’Ulivo? Messa in altri termini, Bersani, D’alema, Veltroni vengono considerati esponenti della sinistra o sono stati arruolati d’ufficio nel centro? Se sì, qual è la sinistra impresentabile all’interno del PD, che ci farà perdere di nuovo le elezioni? Se no, come faremo a vincere con tutta questa sinistra che, nell’ambito del PD, è tutt’altro che una ridotta tribù di mohicani?
Io, che non ho mai votato PCI, devo dire che, dopo tangentopoli, mi sono rivolta al centro-sinistra, come fece Montanelli, proprio perché mi sembrava che quella sinistra potesse darmi garanzie di resistenza di fronte a quella nuova destra di affaristi e post-fascisti.
Confidavo anche nel corpo solido e disciplinato di un partito post-comunista che sosteneva i propri leaders, ma le cose sono presto precipitate con la candidatura Prodi e l’imbarco dei democristiani e dell’estrema sinistra.
L’imbarco dei primi ha significato cedimenti sulla laicità dello stato e quello dei secondi un massimalismo sempre incombente.
Sono passati quasi vent’anni di berlusconismo, e la poltiglia si è fatta ancora più vischiosa: gente che passa da una parte all’altra, una sinistra che abbandona la battaglia per la legalità e l’etica a Di Pietro e, ora, ai dissidenti del PDL, pur di non farsi tacciare di giustizialismo, e una girandola di leaders da sotterrare rapidamente dopo l’ennesimo voto di un popolo italiano imbambolato e frastornato dall’informazione di regime.
Nel bel mezzo di questo disastro politico e culturale, per non parlare della stasi economica che l’Italia soffre da decenni, si è aperta la lotta per la successione nel centro-destra e l’ipotesi di nuove elezioni.
Bene, in vista della grande mobilitazione di settembre, vorrei esporre qualche interrogativo sulle azioni da intraprendere:
- visto che Di pietro, De Magistris, Travaglio e Santoro non si possono nemmeno nominare, dovremo andare in giro a distribuire Famiglia Cristiana e gli editoriali di Fare Futuro per richiamare l’attenzione sui reati e le leggi ad personam, così da dire le stesse cose senza contaminarsi ?
- parlare di operai e diritti sindacali sarà considerato provocatorio e bisognerà rassegnarsi ad inchinarsi a qualsiasi imprenditore senza capitali e a quelli che fingono di fare il presidente del consiglio tra un baciamani a Gheddafi e una capatina in Siberia?
- Si possono elencare tra i lussi che non possiamo permetterci la bad company dell’Alitalia, le multe per le quote latte, la prossima bad company della Tirrenia, province e comunità montane, appalti col moltiplicatore di spesa incorporato e un’altra paginata di cose, oppure bisognerà limitarsi a citare il diritto di sciopero e le norme sulla sicurezza del lavoro?
- Se, in questi casi, qualche compagno di partito ti insulta livorosamente, dovremo rifugiarci anche noi nell’astensionismo o pretendere finalmente, come dice Cacciari, di procedere ad una bella separazione consensuale, con grande soddisfazione di entrambe le parti?

Aspetto chiarimenti in vista della mobilitazione prossima ventura.


Soniadf

Re: Mozione d'ordine

MessaggioInviato: 29/08/2010, 12:29
da ranvit
Non mi sembra ben organizzata la mozione ma rispondo :

- Bersani, D'Alema, Veltroni sono la sinistra all'europea.
- nel Pd c'è una componente limitata di impresentabili. Ma piu' tra i militanti che tra i dirigenti. Quindi il problema non esiste.
- Di Pietro è un alleato. De Magistris un po' meno.Santoro e Travaglio sono giornalisti, continuino a fare il loro mestiere.
- parlare di operai e sindacati va benissimo purchè si tenga conto che la stragrande parte degli operai votano Pdl e Lega.
- i sindacalisti accettino un ruolo simile a quello dei sindacati degli altri Paesi. In altri termini nessuna difesa degli sfaccendati e assenteisti, sciopero solo se la maggioranza dei dipendenti lo vuole, sostituzione della Cig con salario di disoccupazione per tutti i lavoratori dipendenti. (Della sostituzione dell'art. 18 con un'indennità di licenziamento rapportata all'anzianità aziendale e anagrafica ne parliamo piu' in là)-
- a questo punto l'Alitalia non si tocca. La Tirrenia va venduta ai privati, se non la vogliono va fatta fallire. Le quote latte vanno pagate dai produttori, ma l'Italia ha diritto di avere una produzione almeno pari al consumo. Province o Regioni unitamente alle Comunità montane vanno abolite. Tutti i comuni aldisotto, per esempio, di 1000 abitanti vanno aboliti.
- La separazione va fatta tra il Pd e la sinistra radicale (ex Rfc, exCI, etc).

Vittorio

Re: Mozione d'ordine

MessaggioInviato: 29/08/2010, 12:39
da Loredana Poncini
Veltroni è stato l'inizio della fine, la fine della sinistra (PDmenoS) ed anche lo scentramento del centro col suo obamesco"si può fare" ( mi permetto di anticipare ranvit: "non basta dirlo, bisogna esser ANCHE capaci di farlo, ragazzi !") :D
Alle primarie del 2007, in Piemonte, ha stravinto Rosy, malgrado il gran discorso del Lingotto-1 e nel Lingotto-2 è emersa la candidatura di Ignazio Marino, malgrado il veltroniano Chiamparino (da noi detto "il chiampa")
Sarà perché in Piemonte c'è unatradizione sociale, Santi compresi, mentre i milanesi, ad esempio, si vantano di essere dei Grandi Affaristi ? :lol:

Re: Mozione d'ordine

MessaggioInviato: 29/08/2010, 21:15
da franz
soniadf ha scritto:Il punto è : la sinistra può essere considerata parte del centro-sinistra o del PD o dell’Ulivo? Messa in altri termini, Bersani, D’alema, Veltroni vengono considerati esponenti della sinistra o sono stati arruolati d’ufficio nel centro? Se sì, qual è la sinistra impresentabile all’interno del PD, che ci farà perdere di nuovo le elezioni? Se no, come faremo a vincere con tutta questa sinistra che, nell’ambito del PD, è tutt’altro che una ridotta tribù di mohicani?
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- Si possono elencare tra i lussi che non possiamo permetterci la bad company dell’Alitalia, le multe per le quote latte, la prossima bad company della Tirrenia, province e comunità montane, appalti col moltiplicatore di spesa incorporato e un’altra paginata di cose, oppure bisognerà limitarsi a citare il diritto di sciopero e le norme sulla sicurezza del lavoro?

Mah, personalmente ritengo che con tutti i problemi che ha il paese, interrogarsi sul posizionamento centro/centrosinistra/sinistra di Bersani, D’alema e Veltroni sia veramente una perdita di tempo. Io vado a vedere il progetto di un partito, il suo programma. Poi ognuno fa quello che vuole. Vuole andare a distribuire Famiglia cristiana? Lo faccia. Idem chi vuole distribuire l'Unità. Tanto nessuno ci obbliga a fare l'una o l'altra cosa. Che problemi sono?

Ecco, piuttosto mi interessa di piu' discutere di quote latte. Ma non tanto per le multe (se ci sono, vanno pagate) ma per il concetto in se' di "quote latte". Perché non fare anche "quote salame"? Ma a questo punto mi chiedo perche non fare anche "quote auto". In Italia si potrebbero produrre solo un tot di auto e se FIAT ne produce di piu', paga una multa salata. Idem Germania e Francia. E tutti gli altri. Ma io direi anche quote vino, quote chitarre elettriche, pecorino, computers, telefoni, carta, cozze, TAC e vongole. Ogni anno la UE definisce le quote, sulla base della popolazione. Che ve nepare come idea? Ottima o demenziale?
Allora da una discussione come questa posso capire non tanto chi è di sinistra, centrosinistra, centro, centrodestra etc (che oggi a mio avviso non ha piu' un gran sigificato) ma se possiamo fare un viaggio insieme in un partito o in una "alleanza democratica" tesa a costruire un'italia migliore.

Franz

Re: Mozione d'ordine

MessaggioInviato: 30/08/2010, 0:43
da pierodm
Mah, personalmente ritengo che con tutti i problemi che ha il paese, interrogarsi sul posizionamento centro/centrosinistra/sinistra di Bersani, D’alema e Veltroni sia veramente una perdita di tempo.

Se Franz ha ragione, mi chiedo che stiamo a fare qui, in un forum a parlare di "radici e futuro" e di politica.

Re: Mozione d'ordine

MessaggioInviato: 30/08/2010, 9:02
da franz
pierodm ha scritto:Mah, personalmente ritengo che con tutti i problemi che ha il paese, interrogarsi sul posizionamento centro/centrosinistra/sinistra di Bersani, D’alema e Veltroni sia veramente una perdita di tempo.

Se Franz ha ragione, mi chiedo che stiamo a fare qui, in un forum a parlare di "radici e futuro" e di politica.

Per esempio a chiederci se è giusto o non giusto proporre come scelta politica del prossimo futuro (italiana ed europea) le quote salame o le quote bicicletta. In fondo l'Opec ha le quote petrolio e l'europa ha già le quote latte. Ritengo che una discussione come questa sarebbe molto piu' utile per capire che tipo di compagni di viaggio siamo.
Franz

Re: Mozione d'ordine

MessaggioInviato: 30/08/2010, 16:28
da soniadf
La mia voleva essere una boutade, un discorso tra l’ironico e il surreale e, non è la prima volta, c’è gente che mi risponde seriamente.
Franz dovrebbe ricordarsi che lo stesso successe qualche tempo fa, quando feci la parodia di un progetto di legge per finanziare corsi di formazione sulla prostituzione compassionevole. Alcuni risposero indignati, altri contestarono alcuni punti, tipo chi avesse veramente diritto alle prestazioni gratuite.
La verità è che tutti hanno del PD un’idea diversa, di quello che è e di quello che dovrebbe diventare.
La gente di sinistra, dico sinistra e non estrema sinistra, pensa di essere il fulcro del partito e teme che la compagnia di centro abbia fatalmente contaminato una dirigenza, che si dimostra afona e insicura davanti a qualsiasi avversario.
I cosiddetti “liberali”, dalle radici eterogenee che non interessa qui esplorare, sono sempre sul punto di rinfacciare alla sinistra supposte tentazioni egemoniche e massimaliste.
Entrambe le componenti si considerano indispensabili e pensano che sarà vero PD solo quando la propria parte avrà preso il sopravvento.
E’ abbastanza evidente che non succederà a breve, ma questa è la battaglia che si preferisce combattere, invece di contrapporsi unitariamente alla vergogna del berlusconismo.
Questi sono tempi di chiamata alla partecipazione, dall’Unità a Repubblica, è tutto un fiorire di iniziative, di interviste, lettere, blogs, per provare ad elaborare qualche strategia elettorale vincente.
Ho letto tutte le proposte, ma con ancora più attenzione ho letto i commenti dei lettori.
Si va dal livore qualunquistico verso leaders decaduti alla lieta proclamazione della propria astensione, da un senso di tradimento alla rinnovata speranza, in tutti c’è il disorientamento sull’identificazione di un leader che rappresenti veramente l’anima del PD.
Probabilmente, perché il PD un’anima unitaria non ce l’ha, ed ogni leader finisce col rappresentare, agli occhi di qualcuno, l’anima che non gli piace.
Non importa se questa rappresentazione è condita da pregiudizi o rifletta un immobilismo di posizioni più radicato nell’elettorato che nella dirigenza, tanto basta per gridare il proprio niet a qualsiasi proposta conosciuta.
Rimangono le proposte sconosciute, il rinnovamento dal basso, come lo chiamano.
Io diffido sempre dei dilettanti, anche più che dei professionisti cinici, che possono sempre avere momenti di risipiscenza, mentre l’ignoranza non si illumina se non attraverso l’esperienza.
Ho sempre pensato che in politica vanno portati i principi e la loro difesa, per cui, vecchi o nuovi, solo gli uomini politici che mi garantiscono su questo piano debbano essere votati.
Non penso, come qualcuno ha qui scritto, che la politica sia solo la lotta per il consenso, ottenuto anche in modo fraudolento, lisciando il pelo dei vizi nazionali, rinunciando alla crescita culturale per assecondare paure e fobie che paghino immediatamente sul piano elettorale.
Ho ben presente che moltissimi operai oggi votano per la Lega, come dice Ranvit, ma credo che lo facciano perché la sinistra non ha saputo attuare la riforma della busta-paga e degli ammortizzatori sociali nè dei contratti di precariato, non perché difende la sindacalizzazione delle fabbriche, una condizione di civiltà in tutte le democrazie occidentali.
E’ facile, poi, far passare il sindacato come sabotatore quando si decide di delocalizzare, o giustificare i falsi contratti co.co.pro. ad infinitum con l’insostenibilità dell’art. 18, mentre è chiaramente un inverosimile alibi per giustificare contratti vergognosi.
La sinistra al governo ha tante di quelle omissioni da farsi perdonare, che tutti hanno buon gioco nello stilarne l’elenco.
Rimane il fatto che vent’anni di berlusconismo hanno aggravato il quadro e confuso le direzioni di marcia, anche a sinistra, dove il liberismo viene confuso con l’aziendalismo e la legalità con il giustizialismo, sposando spesso le tesi manipolatorie e propagandistiche di un avversario potentissimo sul piano della comunicazione.

Soniadf

Re: Mozione d'ordine

MessaggioInviato: 30/08/2010, 18:00
da franz
soniadf ha scritto:La mia voleva essere una boutade, un discorso tra l’ironico e il surreale e, non è la prima volta, c’è gente che mi risponde seriamente.

Già, perché le "quote salame" secondo te sarebbero una proposta seria? :o
Eppure come mozione d'ordine credo che si possa discutere concretamente sulle quote latte (queste esistono veramente e purtroppo non sono frutto della mia ironia) per capire chi siamo e dove vogliamo andare. Non che basti solo questo per trovare un'anima unitaria nel PD e fuori ma una decina di casi di studio del genere in vari aspetti (mercati, società, educazione, laicità, giustizia ...) possono contribuire parecchio.
Insomma, se le quote latte hanno ragione di esistere (come quelle del petrolio) allora perché non le altre che ho ipotizzato?
Lasciamo da parte il passato ed i suoi errori, sempre sia possibile, e vediamo che società vogliamo costruire domani.
Franz

Re: Mozione d'ordine

MessaggioInviato: 30/08/2010, 18:46
da pierodm
Ho ben presente che moltissimi operai oggi votano per la Lega, come dice Ranvit, ma credo che lo facciano perché la sinistra non ha saputo attuare la riforma della busta-paga e degli ammortizzatori sociali nè dei contratti di precariato, non perché difende la sindacalizzazione delle fabbriche, una condizione di civiltà in tutte le democrazie occidentali.

Ma quali indizi avevano - e hanno - gli operai che la Lega, invece, riformi la busta-paga, il cuneo fiscale, i contratti di precariato, etc?
L'idea che il voto della gente dipenda da un esame serio e riflessivo dei programmi e delle proposte è un'idea - secondo me, e lo dico da tempo - sbagliata, o meglio, valida solo per un numero limitato di persone.
La massa degli elettori segue suggestioni, propaganda, slogan, parole d'ordine: questa è la nuova politica tutta centrata sul momento elettorale, sullo scontro frontale tra poli opposti, e peggio che mai quando in tutto questo ci s'infila la propaganda a sfondo etnico-territoriale.

Ma è vero: nel PD, e dintorni, la confusione è grande.
C'è chi vorrebbe inseguire la Lega e Berlusconi, e chi vorrebbe una linea del tutto autonoma da questi.
Il fatto è che si è passati dalla "ricchezza delle diversità" dell'Ulivo alla coincidentia oppositorum del centro-sinistra attuale. Una frana.
Qui - tra noi, diciamo così - c'è gente che troverebbe difficile avere un posto tra i finiani: gente che, giust'appunto, starebbe bene con Calderoli e Borghezio, sia per contenuto sia per stile.
Questa situazione comporta il fatto che si è ben lontani dallo slancio verso il futuro, o anche solo verso la discussione di soluzioni concrete di programma: c'è invece uno scontro a coltello, in continuazione, tra gente che ha punti di vista totalmente diversi, anzi opposti e inconciliabili, che trascinano il discorso inevitabilmente all'indietro, alla rilettura della storia propria e altrui, alla rimessa in discussione di valori e idee fondanti, sia da una parte che dall'altra.

La mozione d'ordine, quindi, proposta da Sonia è tutt'altro che campata in aria.
E' però impossibile darle seguito: qui non è aria.

Piuttosto, colgo l'occasione per fare un discorso al quale pensavo di dedicare un titolo a parte, tutto suo: ma, sapendo che probabilmente finirà a puttane, lo faccio qui, dove il discorso è già andato, in buona parte, a puttane.
C'è chi pensa che in questa Italia il nemico sia la sinistra: il concetto stesso di sinistra, la sua storia, la sinistra legalista ex PCI, la sinistra cosidetta estrema, insomma la sinistra senza tante sottigliezze.
C'è chi tollera a denti stretti che nel PD ci sia gente che si richiama alla sinistra, la quale gente viene sistematicamente accomunata all'estremismo più scervellato, a prescindere.
C'è chi pensa che non solo il nemico politico, ma anche quello culturale e perfino morale provenga da sinistra.
C'è chi prospetta un'analisi del sistema Italia in cui il cancro più grave è il sindacalismo e la difesa dei diritti, sia civili, sia lavorativi.
C'è chi pensa che una riforma del sistema Italia debba fondarsi sul liberismo a tutto campo, che la parte più sana e più meritevole siano i capitalisti.
La faccio breve. Tutta questa gente dovrebbe sapere bene che c'è un bel partitone già pronto e operativo, che dice e pensa le stesse cose che pensano loro, che ha in odio la sinistra, che è guidata dal principe dei capitalisti: perché intestardirsi a voler trasformare anche il PD in una fotocopia del partito di Berlusconi? Non sarebbero, questi, più felici dentro il PDL, senza doversi sorbire le esternazioni degli "estremisti massimalisti giustizialisti" di sinistra, che li annoiano e li infastidiscono?
e poi, anche il linguaggio e gli argomenti sono gli stessi - da Repubblica, Berlusconi: «Chi non capisce... appartiene al passato ed è prigioniero di schemi superati, noi invece vogliamo guardare al futuro»
Questa gente, stando nel PD, sembra che voglia un'alternativa al berlusconismo: ma perché? Il PDL, o la Lega, sono così corrispondenti al loro pensiero che non si capisce la ragione per cui dovrebbero desiderarne la sconfitta, e anzi nemmeno il tramonto "culturale".

Re: Mozione d'ordine

MessaggioInviato: 31/08/2010, 8:16
da franz
pierodm ha scritto:Ma quali indizi avevano - e hanno - gli operai che la Lega, invece, riformi la busta-paga, il cuneo fiscale, i contratti di precariato, etc?
L'idea che il voto della gente dipenda da un esame serio e riflessivo dei programmi e delle proposte è un'idea - secondo me, e lo dico da tempo - sbagliata, o meglio, valida solo per un numero limitato di persone.
La massa degli elettori segue suggestioni, propaganda, slogan, parole d'ordine: questa è la nuova politica tutta centrata sul momento elettorale, sullo scontro frontale tra poli opposti, e peggio che mai quando in tutto questo ci s'infila la propaganda a sfondo etnico-territoriale.

Gli indizi non servono. In un sistema bipolare se un polo delude, l'elettore prova l'altro.
E questa politica "tutta centrata sul momento elettorale, sullo scontro frontale tra poli opposti" non è affatto nuova.
È dal dopoguerra che va avanti. La propaganda etnico-territoriale invece è una novità, ma non solo per l'Italia. Il sorgere di movimenti autonomisti si è verificato un po' ovunque, in spagna, nei balcani, in turkia, lungo tutto il sud dell'URSS.
Per il resto forse hai ragione. La faccio piu' breve di te. Qui non è aria. E comunque qui non è il PD.
Franz