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www.versonord.eu s'intitola : VERSO NORD : Un'Italia più vicina all'Europa.
Mi chiedo e Vi chiedo : questa nuova offerta politica, ponendo al centro della sua azione la crescita e la coesione sociale, ha radice nel progetto dell'Ulivo e ci trova consenzienti, o no ?

Mi sembra una iniziativa molto positiva.

Aria fresca.

Non è certo l'Ulivo....visto che si propone un sistema non piu' bipolare.

Comunque ritengo sia un'iniziativa positiva.

Vediamo.....che ne esce.

Sembra che l'ipotesi di un terzo polo guadagni consensi nei sondaggi. Con la situazione di totale immobilismo che caratterizza la situazione politica attuale, la cosa non dovrebbe stupire. Un terzo polo è la soluzione? Personalmente ne dubito, visto che l'attuale governo sostenuto da una maggioranza parlamentare schiacciante non conclude nulla, non si capisce come "un terzo polo" potrebbe modificare la situazione.
saluti
Trilogy

ROMA (MF-DJ)--26.7.2010 La situazione politica del nostro Paese appare a molti osservatori in una fase di stallo. Di fronte a questo quadro, molti analisti suggeriscono l'opportunita' della nascita di un terzo polo, che si collochi al centro dello scenario politico e che attragga, se possibile, anche figure provenienti dall'esterno di quest'ultimo. Difronte a un quesito che chiede alla gente se prenderebbe in cosiderazione la possibilita' di votare per un terzo polo diverso da centrodestra o centrosinistra, il 22%, ovvero piu' di un elettore su 5 risponde affermativamente. quanto si legge su un sondaggio del Pdl su il Corriere della Sera.

Alla domanda sull'intenzione reale di voto, almeno il 16% afferma senza esitazione di volere scegliere la nuova possibile formazione politica. Se succedesse, si assisterebbe alla nascita di una forza capace di condizionare fortemente tutto l'assetto attuale. red/lor

Il vero terzo polo di cui ha bisogno il nostro paese è qualcosa di nuovo all'interno della destra e della sinistra.
All'interno della destra abbiamo la novità dei finiani (del loro comportamento).
All'interno della sinistra abbiamo (oltre agli accecanti lampi di genio di Dalema) la candidatura di Vendola per una coalizione.
Speriamo sempre che a sinistra si muova dell'altro.
Un centro opportunista, che dichiara guerra sia alla destra che alla sinistra per poi arrendersi al più forte non fa parte dei miei sogni.

Avrebbe senso un "centro" che non sceglie a posteriori dove stare ma con l'ambizione - in democrazia legittima e doverosa - di scalzare uno degli schieramenti e proporre un nuovo bipolarismo.
Situazioni del genere in Europa sono già accadute, senza creare scandali e senza che il bipolarismo in quanto tale ne abbia sofferto. Sono solo cambiati stabilmente o meno i protagonisti di quel bipolarismo.
La sinistra mi sta molto stretta, non amo proprio certe sue parole d'ordine, mi irritano molti (non tutti) militanti della sinistra, spocchiosi e con una visione della storia a dir poco distorta; ne consegue che un centro o un centrodestra che non abbia nulla di berlusconiano o peronista mi starebbe benissimo.
Temo però che in Italia ora come ora sia qualcosa di impossibile: il "centro" auspicato da Casini si contraddistingue da troppe cene in losca compagnia, qualcosa che ricorda il citato scegliere a posteriori e la destra berlusconiana ha ancora troppo appeal, visto che ha contagiato anche la sinistra nella ricerca del leader carismatico e in una visione semplicistica della società e del confronto politico.
Una temporanea condivisione di responsabilità politiche tra una destra decente e una sinistra decente forse potrebbe sdrammatizzare quanto accaduto in questi ultimi 16 anni e riportare l'elettorato a più miti consigli.
Ma sono costruzioni teoriche e temo poco percorribili.

Credo che nessuno voglia un centro che sceglie a posteriori.
Il problema è conservare una destra e una sinistra attuali impresentabili.

Verso Nord mi sembra una iniziativa interessante perché prende atto della situazione attuale e vuole uscirne.

Se tutti ne parlano solo o mirano a perpetuare la situazione attuale con i soliti personaggi che guardano indietro e che in fondo vogliono una restaurazione più marcata e targata (vedi l'attuale PD!!!), allora è meglio agire e tentare di uscirne localmente visto che a "Roma" sono incapaci di vedere più lontano del loro naso.