ranvit ha scritto:>Secondo me con una proposta politica coraggiosa, coraggiosamente riformista ma con un'anima. L'anima di qualcosa che vuole migliorare la qualità della vita delle persone, che vuole difendere i più deboli, che vuole ampliare la sfera dei diritti, nel mondo che è cambiato che cambierà ancora ma che non può essere l'inferno al quale rassegnarsi.<
Cioè?
Le riforme. Quelle che tutti invochiamo ma che devono essere fatte nell'ottica di migliorare la qualità della vita delle persone.
La riforma della PA perché questa sia in modo efficiente al servizio del cittadino e non della politica o autoreferenziale. Responsabilizzare i dirigenti rispetto ai risultati conseguiti.
Il riordino dell'istruzione pubblica perché produca diplomati e laureati preparati; e in ogni caso perché prepari i giovani ad affronatre la vita. Che il livello di preparazione dei nostri giovani raggiunga gli stessi livelli dei paesi europei più sviluppati. Utilizzo razionale dei docenti e di tutte le risorse disponibili. Recupero dell'autorità della scuola rispetto ad alunni e genitori degli stessi.
La riforma della ricerca in ambito universitario, rendendo impossibile qualsiasi forma di nepotismo e clientelismo, perché questo Paese possa essere all'avanguardia e non debba fare affidamento per la sua crescita sulla produzione di scarpe e occhiali da sole e sulle truffe ai danni degli abbonati del telefono.
La distruzione sistematica di tutte le corporazioni e delgi ordini professionali che limitano l'accesso alle professioni di chi ne ha la capacità e la vocazione. Anche le corporazioni tutelate dai sindacati.
La liberalizzazione nel sistema televisivo e dell'informazione. Anche privatizzando una rete RAI.
La riforma del welfare che dovrà tutelare non più il posto di lavoro ma il lavoratore anche nei periodi di disoccupazione garantendo un reddito e il rientro veloce nel mondo del lavoro.
La riforma del rapporto tra la politica e gli affari specialmente in ambito regionale. Revisione della figura del governatore che non può essere eletto con la sua maggioranza e il suo listino di fedeli vassalli. Se il governatore ha i poteri di un presidente in una republbica presidenziale deve essere eletto separatamente dall'assemblea e l'assemble deve avere anche funzioni di controllo sull'operato del governatore. Oltre ai controlli delel varie magistrature.
Revisione di tutte le regole per le assunzioni nel pubblico impiego in maniera da evitare ogni forma di nepotismo, clientelismo, raccomandazione. In modo da non mettere le persone giuste nel posto sbagliato e le persone sbagliate nel posto giusto ma soprattutto per non tenere fuori le persone giuste e dentro quelle sbagliate.
Riforma della giustizia anche con una maggiore separazione delle carriere ma senza mettere i PM alle dipendenze del governo. L'obiettivo deve essere quello di ridurre drasticamente la durata dei processi e delle cause civili. Certezza della pena in caso di colpevolezza dopo aver assicurato tutte le garanzie agli imputati.
Liberalizzazioni ma senza creare società miste pubblico-privato e monopoli o oligopoli privati. Se proprio non si riesce a liberalizzare e deve restare un monopolio, allora è meglio che sia pubblico.
Riforma della borsa perchè non si possano ripetere episodi di scalte anomale e di scatole cinesi o matrioske societarie. Maggior tutela dei piccoli risparmiatori. Considerare gravi i reati finanziari almeno quanto si fa negli USA.
Legge contro ogni conflitto d'interessi.
Severità massima nei confronti di chi non rispetta le norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro senza aspettare il consenso della Marcegaglia.
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Naturalmente ogni cosa deve essere elaborata e declinata dai nostri politici e dai tecnici.
La nostra propaganda deve mettere in evidenza ciò che cambia in positivo perr i cittadini lavoratori, clienti, utenti, risparmiatori piuttosto che assecondare l'odio o la semplice invidia verso questa o quella categoria.
Quanto si vuole dare una stretta sulla disciplina basta una circolare del ministro si dirigenti senza processare mediaticamente milioni di lavoratori.
I siti Internet dei ministeri, che appartengono allo Stato e non ai singoli ministri pro tempore, non dovrebbero essere tarsformati in blog personali con intenti sadomaso e satirici.