da Loredana Poncini il 01/10/2009, 8:51
50E50 non è il 50%, anche se con questo è stato confuso (anche ad arte !).
La differenza più grande sta nel presupposto, che nel 50% è vissuto come quota per un soggetto svantaggiato.
C'è un modo di stare al mondo che è tipico delle italiane e degli italiani: è il modo familistico, e questo modo può spiegare anche l'anomalia italiana rispetto al panorama europeo. E quest'anomalia non è solo appannaggio dei cattolici !
Che impatto ha questa "anomalia" nel sistema dei partiti ?
Tenendo ben presente che partiti o (non ancora) partiti, lobby o non lobby,anche chi si candida alle primarie ha bisogno di soldi, nell' UDI ( Unione Donne in Italia) del rapporto col denaro, in politica, si sta ragionando da un bel po'.
Infatti rispetto agli "interessi delle donne", va ricordato che il nucleo della rappresentanza è di essere portatrici di interessi.
E NOI DONNE CI VEDIAMO RAPPRESENTATE NEL PD ?
Faccio un esempio: l'equiparazione dell'età pensionabile, e come siamo messe noi italiane in termini di servizi sociali rispetto alle alle altre nazioni europee.
Purtroppo in Italia siamo portati tutti a pronunciarci su tutto, anche prima di approfondire qualcosa.
Tornando all'equiparazione, è ora che ci accorgiamo (noi donne per prime) che non abbiamo più bisogno di tutela, perché il più nell'emancipazione nel '900 l'abbiamo fatto. Adesso abbiamo bisogno di riconoscere QUALI DONNE CI RAPPRESENTANO, a partire dalle liste che abbiamo costruito nei congressi di circolo, nel PD (perché il "popolo della libertà da pensare" non ha bisogno di niente, e tantomeno di quorum !) .
Ieri, all'UDI di Torino, ho scoperto che mentre in televisione si discuteva di Eluana, il nostro Parlamentoha votato l'ennesima leggina sui rimborsi elettorali. Questa leggina dice che i rinborsi elettorali non si fanno più sui votanti, ma sugli iscritti alle liste elettorali !
Donne e uomini, riusciamo ancora indignarci almeno un po', anche se stampa e tv occultano dove vanno a finire molti dei soldi delle nostre tasse ?
Forse è davvero ora che noi donne i problemi li poniamo a chi di dovere (in "genere", uomini ! )