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Rutelli apre al centro: «Si vedrà»

MessaggioInviato: 13/09/2009, 8:25
da franz
la terza carica dello stato: «rischio di discredito delle istituzioni, sì alle riforme»
Rutelli: «Io con Casini e Fini? Si vedrà»

Il presidente del Copasir: «Unire le forze che ragionano e che vogliono lavorare per risolvere i problemi del Paese»

ROMA - Non si tira indietro. Anche perché «bisogna cercare di far incontrare e di unire le forze che ragionano e che vogliono lavorare per risolvere i problemi del nostro Paese». Francesco Rutelli arriva agli Stati Generali del Centro organizzati dall'Udc e ribadisce la gravità della crisi economica e l'asprezza dello scontro politico. In questo difficile contesto, fa intendere il presidente del Copasir, è necessario unire tutte le forze che puntano a un rilancio dell'Italia. «Lavorare assieme a Gianfranco Fini e Pier Ferdinando Casini?» gli chiedono. «Questo si vedrà...» risponde Rutelli.

APPRODI STABILI E SICURI - Poi l'esponente del Pd sale sul palco ed espone meglio il suo pensiero: «Guardare oltre la crisi significa lavorare per unire le forze che vogliono ragionare e costruire nel Paese una strada in cui riformatori democratici e moderati, dopo anni di populismo, possano trovare approdi stabili e sicuri. Ho fiducia che creeremo insieme le condizioni per raggiungere questi obiettivi». Rutelli si dice sicuro che «questo impegno comune risponderà alle attese di moltissimi italiani». E raccogliendo gli applausi della platea critica il bipolarismo: «Sarebbe un grande male - dice - una camicia di forza sopra un vestito di Arlecchino. Abbiamo bisogno di una democrazia dell'alternanza matura. Già facendo funzionare una clausola elettorale del 4-5% l'Italia ha cominciato a riassumere i grandi orientamenti del popolo italiano. Occorre formare le alleanze in base a ciò che unisce». Rutelli rivolge quindi un riconoscimento al partito di Casini per il coraggio dimostrato negli ultimi due anni «con una politica che ha segnato punti importanti attraverso un'opposizione positiva». Il presidente del Copasir invita quindi i vertici dell'Udc: «Non ragioniamo dentro orizzonti ristretti di partiti con una storia importante ma che hanno dimensioni insufficienti rispetto ai problemi del Paese». A settembre crescerà sempre di più l'evidenza della crisi nelle imprese, con la perdita di posti di lavoro, e si apriranno nuovi conflitti in campo giudiziario, mentre si moltiplicheranno le tensioni nella maggioranza. Il Paese ha bisogno di una politica forte che sappia tutelare il bene comune e non certo di una politica del tutti contro tutti». «Oggi - ha proseguito - è la Lega che detta legge e forma l'agenda di governo. Il centrodestra è diventato destra«. Rutelli sollecita quindi alleanze «su ciò che unisce e risolve. Quando parliamo di contenuti - spiega - anziché scegliere di guardare ciò che accade dietro al buco della serratura preferisco scegliere di guardare ciò che non accade nelle aule parlamentari».

L'ARRIVO DI FINI
- A Chianciano Terme, dove i lavori si sono aperti con il discorso di Rocco Buttiglione, è arrivato anche il presidente della Camera, Fini (che aveva invece disertato l'appuntamento dei giovani Pdl di Atreju, ma vedrà a cena stasera Silvio Berlusconi). Sono oltre duemila le persone presenti al Palamontepaschi. Sventolano bandiere ad ogni angolo e i giovani indossano magliette bianche con un cuore rosso e con scritto 'I love Udc'.

IL PRESIDENTE DELLA CAMERA- E dal palco di Chianciano la terza carica dello stato parla di bipolarismo. «Più che archiviarlo, bisogna lavorare per renderlo europeo». Fini ha detto che il suo parere non è cambiato e che a suo avviso il bipolarismo resta un modello valido. Il presidente della Camera individua «un rischio di discredito delle istituzioni» e per questo ritiene necessario mettere mano alle riforme, «un tema ineludibile». Il presidente della Camera lo afferma nel suo intervento lungamente e a più riprese applaudito da parte dell'Assemblea dei centristi. «Dobbiamo costruire - dice - una democrazia rappresentativa e governante, altrimenti rischiamo il cortocircuito».

12 settembre 2009
www.corriere.it

Re: Rutelli apre al centro: «Si vedrà»

MessaggioInviato: 13/09/2009, 12:28
da Robyn
Un'alleanza PD,Udc è possibile solo se c'è una maturazione e cambiamento di entrambe le forze.La sinistra deve autonomamente maturare un concetto moderno di laicità che non dimentichi mai come riferimento il bene comune che comprende quindi anche concetti di tipo cattolico.L'Udc anche,fare i suoi cambiamenti Ciao Robyn

Re: Rutelli apre al centro: «Si vedrà»

MessaggioInviato: 13/09/2009, 16:18
da ranvit
Da repubblica.it :

Intervento conclusivo del leader dell'Udc agli stati generali del centro a Chianciano
Respinta l'offerta di Franceschini: "No alla santa alleanza contro Berlusconi"
Casini: "Noi oggi siamo decisivi"
"Bossi vuole elezioni? Siamo pronti"


CHIANCIANO - "Noi oggi siamo decisivi e il corteggiamento cui siamo sottoposti lo dimostra. Ieri dovevamo essere fatti fuori, ma domani faremo la forza di cambiamento del Paese perché questa politica non piace agli italiani". Lo afferma il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini nel suo intervento conclusivo degli stati generali del centro a Chianciano.

Casini si dice pronto a cogliere la sfida della Lega sulle elezioni anticipate: "Se Berlusconi e Bossi vogliono le elezioni anticipate noi siamo pronti. Io non so da dove vengono questa voci di voto anticipato che Bossi e Berlusconi per motivi diversi fanno circolare. Ma noi siamo una forza di opposizione e siamo pronti. Quindi vogliamo le elezioni". Però poi precisa: "Non stiamo complottando con nessuno, nè stiamo evocando nessun uomo forte o uomo nuovo perché li abbiamo già avuti, e ci è bastato".

Poi si rivolge in modo particolare alla Lega, e aggiunge: "Se Bossi pensa di agitare lo spauracchio delle elezioni anticipate per ricattare la politica italiana oltre quello che sta già facendo, perché la politica italiana sottostia ai diktat della Lega, sappia che in questo Parlamento c'è una maggioranza ampia che a questi diktat non ci vuole stare. Bossi non spaventa nessuno. La Lega deve avere qualuno che dica 'basta' 'è finita', e se non glielo dice Berlusconi - rimarca - una maggioranza in Parlamento si troverà"

Il leader dell'Udc respinge infine la proposta del segretario del Pd Dario Franceschini, che definisce la 'santa alleanza' anti-Berlusconi: ""L'alleanza contro Berlusconi è il miglior regalo che possiamo fare a Berlusconi stesso. Noi vogliamo cambiare il Paese con la forza delle nostre idee e non contro Berlusconi".

Maggiori dettagli sulla configurazione del nuovo centro vengono dati dal presidente dell'Udc Rocco Buttiglione in un'intervista al quotidiano Libero: "Stiamo lavorando per un'alternativa che parte dal centro, Un nuovo soggetto politico. Ne faranno parte tutti coloro che condivideranno il nostro progetto. Tra i nostri interlocutori c'è Rutelli. Magari Fini. Forse anche Luca Cordero di Montezemolo".

(13 settembre 2009)

Re: Rutelli apre al centro: «Si vedrà»

MessaggioInviato: 13/09/2009, 20:54
da Robyn
Casini non ha detto no ad un'alleanza PD,Udc,ma ha detto semplicemente che non può essere antiberlusconiana,ma incentrata su un'alternativa seria di governo.Nel qual caso invece abbia detto no,andremo per la nostra strada con la costruzione di una laicità più avanzata Ciao Robyn

Re: Rutelli apre al centro: «Si vedrà»

MessaggioInviato: 16/09/2009, 4:10
da pianogrande
Se Rutelli può permettersi queste uscite senza che (a quanto mi risulta) si muova un sopracciglio il PD non è un partito ma una massa di incapaci e/o puri opportunisti.
Naturalmente, in vista del congresso, abbiamo bisogno di ogni singola tessera.
Questo avrà pensato Franceschini che appartiene alla stessa area.
Non ha pensato al consenso che avrebbe guadagnato (lui ed il partito tutto) se gli avesse detto , alla milanese, di andare a ...... o alla romana di andare a ....... o etc. etc.
Il mondo non è solo dei furbi.
E' anche dei coraggiosi.
Rutelli è furbo, Franceschini è furbo, Dalema è intelligente, Bersani ... ma i coraggiosi, in questo partito, dove stanno?

Re: Rutelli apre al centro: «Si vedrà»

MessaggioInviato: 16/09/2009, 11:50
da pierodm
Caro Pianogrande, i sopraccigli avrebbero dovuto essere inarcati già da diversi anni, per la sola presenza ed essenza di Cicciobello Rutelli - per quel che mi riguarda ciò che penso al riguardo è testimoniato dagli archivi della vecchia mailing-list.
Il fatto che il nostro eroe sia annoverato tra i fondatori del PD la dice lunga, e implica tra l'altro che ciò gli conferisce il diritto di fare qualunque esternazione e di lanciarsi in qualunque evoluzione.
Poco importa, poi, se alcuni o molti di noi trovano grottesche le sue conversioni nella veste di pinzochero dentro un non meglio definito "moderatismo", poco credibili e opportunistiche.
Il fatto che - o agendo in perfetta coerenza con la propria storia o cavalcando da neofiti furbi la pinzocheria - si crei una situazione centrifuga del PD, foriera di scissioni e trasmigrazioni, tutto ciò suscita una domanda: che rimane di questo partito?
Dopo aver "tagliato" la propria sinistra, dopo aver perso i cosiddetti (autodichiarati) "moderati", che partito rimane?
Evidentemnte non un partito di sinistra, e nemmeno uno moderato.
La risposta già la conosco: rimane un partito "nuovo". Già, ma nuovo come, nuovo in che senso?
Temo che si tratti di una novità tipicamente italiana, che in questa materia ha già espresso notevoli record: un nuovo che significa "mai visto nei paesi democratici occidentali", tanto quanto era mai visto prima il regime clientelare della DC, e mai visto il potere e il conflitto d'interessi di Berlusconi.