franz ha scritto:Pd: Monaco, fuori luogo la pressione su ProdiAGI - 12 Giugno 2008
(AGI) - Roma, 12 giu. - "Non capisco l'insistenza con la quale si chiede a Prodi di ritirare le sue dimissioni da presidente del PD. E' tempo di chiarezza non di confusione e minuetti". Lo afferma in una nota l'esponente ulivista del Pd, Franco Monaco.
"Prendendo le mosse dalla teoria dei quindici anni buttati, la 'nuova stagione' del PD prima ha sconfessato l'Ulivo e la formula politica sulla quale si reggeva il governo Prodi contribuendo oggettivamente alla sua crisi, poi ha praticato un'altra linea che ha sortito una sconfitta strategica, da ultimo si e' applicata ad intestarne a Prodi la responsabilita'. Chiedere a Prodi di metterci su il cappello e' francamente troppo. Soprattutto non giova al franco confronto, di cui il PD ha assoluto bisogno, su linee politiche diverse in capo a distinti soggetti che se ne assumano la responsabilita'.
Devono tornare al centro la politica e un chiaro confronto di posizioni. Non e' piu' tempo di abbracci, liturgie, riti plebiscitari". (AGI)
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Penso che prima di Prodi si o no, Veltroni si o no sia finalmente necessario fare quello che indica Castagnetti e che si continua a rimandare. La siuazione sta diventando drammatica.
(ANSA) - ROMA, 13 GIU - Prima di parlare di alleanze il Pd deve definire la propria identita' in Europa. E' quanto sottolinea Pierluigi Castagnetti a proposito della questione sulla collocazione europea del Pd. 'Le interviste di Piero Fassino a Europa e a l'Unita' - afferma Castagnetti - chiariscono, ma un po' anche confondono.
Una volta precisata infatti la distinzione fra gruppi parlamentari e partiti europei non possono esserci preclusioni in via di principio ad alleanze rigorosamente riservate al livello parlamentare'. 'Ma per allearsi - prosegue il presidente della Giunta per le autorizzazioni - bisogna prima esistere. Dunque, se vogliamo parlare di quanto accadra' dopo, dobbiamo discutere preliminarmente di cio' che deve accadere prima. E prima non puo' che costituirsi in Europa la proiezione coerente di cio' che
ha deciso essere il Pd italiano, al quale possono associarsi quanti condividono l'idea di un partito moderno, pluralista, post-ideologico e dichiaratamente europeista'.
'Nel frattempo, se il Pse decide di incamminarsi verso una prospettiva moderna e post-ideologica - aggiunge Castagnetti - non potra' che diventare nostro interlocutore e anche alleato.
Se il percorso non fosse lineare, il Pd correrebbe il rischio di compromettere la sua connotazione di originalita' ed essere risucchiato da chi una connotazione propria ce l'ha, per quanto - conclude - a mio avviso storicamente non piu' adeguata'.(ANSA).