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Tra radici e futuro

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Tra radici e futuro

Messaggioda pianogrande il 24/05/2008, 0:37

Questo è anche un messaggio di prova.
Non per questo l'argomento deve essere "leggero".
Per me il problema di "radici e futuro" nel caso del PD è addirittura drammatico.
Senza fare tutto l'albero genealogico (a partira dal PCI) ora vedo un inseguimento del consenso che non capisco dove possa portare.
Sembra che porti in aree finora inesplorate, magari all'inseguimento di chi è emigrato dalla sinistra alla destra (quegli emigranti lì il permesso di soggiorno lo hanno ottenuto subito).
La sinistra italiana sta scomparendo?
Il PD batta un colpo.
Difenda i deboli.
Dica che le mafie sono più pericolose dei ROM.
Dica che certe ronde sono l'anticamera dello squadrismo.
Si rinnovi davvero. Dica a Bassolino di andare a scopare il mare.
Se ha già detto tutte queste cose ed io non lo so, questo è già un problema.
Andrea
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Re: Inauguriamo questo nuovo spazio ...

Messaggioda franz il 24/05/2008, 9:58

pianogrande ha scritto:Senza fare tutto l'albero genealogico (a partira dal PCI) ora vedo un inseguimento del consenso che non capisco dove possa portare.

Tema interessante, che forse merita di essere spostato e tolto dalle prove ed essere messo altrove (se acconsenti)

Io direi che piu' che inseguire il consenso un partito politico oggi deve attrezzarsi per trovare soluzioni ai problemi del paese (che ne ha tantissimi, enormi, alcuni anche secolari) e su queste soluzioni trovare il consenso dei cittadini.
poi che siano di destra oppure di sinistra io non mi preoccuperei più di tanto.
Le soluzioni per prima cosa devono essere tali, devono funzionare.
Le soluzioni tuttavia non sono neutre, incolori: devono essere guidate da principi comuni, come la solidarietà, l'equità.
Devono essere costruite sul concetto di responsabilità di ognuno. Perché senza non c'è giustizia, quella giuridica e tanto meno quella sociale.

Ciao,
Franz
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Re: Inauguriamo questo nuovo spazio ...

Messaggioda pianogrande il 24/05/2008, 10:25

Caro Franz
Certo che do il mio consenso.
Sposta pure il messaggio dove vuoi.
Grazie
Ciao
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Re: Tra radici e futuro

Messaggioda matthelm il 24/05/2008, 15:57

pianogrande ha scritto:Per me il problema di "radici e futuro" nel caso del PD è addirittura drammatico.
Senza fare tutto l'albero genealogico (a partira dal PCI) ora vedo un inseguimento del consenso che non capisco dove possa portare.
Sembra che porti in aree finora inesplorate, magari all'inseguimento di chi è emigrato dalla sinistra alla destra (quegli emigranti lì il permesso di soggiorno lo hanno ottenuto subito).
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Le radici sono varie ma non mi piace questa immagine, le nostre provenienze sono varie, non solo dal pci..., basta che ci intendiamo nel non fare un partito socialista, comunista o democristiano ma un partito NUOVO il PARTITO DEMOCRATICO.
Noi non dobbiamo essere la sinistra italiana dobbiamo essere una forza riformista di centro sinistra.
... e questo ha già un suo orizzonte ed è tutt'altro che drammatico. Drammatico sarebbe ripetere gli errori della sinistra massimalista che spacca il cavillo del cavillo del cavillo finché alla fine nessuno decide mai.

Adesso decidono "gli altri" non solo sulla sicurezza!
Abbiamo spazi enormi su cui lavorare.
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Re: Tra radici e futuro

Messaggioda pianogrande il 24/05/2008, 22:44

A partire dal PCI significava proprio che le radici sono tante.
Altrimenti facevo in fretta a scrivere PCI - PDS - DS.
Io sono partito dal PCI e la domanda dove sia finita la sinistra rimane leggittima a prescindere dalla connotazione del PD; ha un carattere più generale.
Noi abbiamo tanto su cui lavorare, è fuor di dubbio.
Lavorerà tantissimo anche il governo ombra ma, fuori fuori fuori dai denti, quello che volevo dire è che NON VOGLIO UN PARTITO OMBRA.
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Re: Tra radici e futuro

Messaggioda matthelm il 24/05/2008, 22:47

pianogrande ha scritto:A partire dal PCI significava proprio che le radici sono tante.
Altrimenti facevo in fretta a scrivere PCI - PDS - DS.
Io sono partito dal PCI e la domanda dove sia finita la sinistra rimane leggittima a prescindere dalla connotazione del PD; ha un carattere più generale.
Noi abbiamo tanto su cui lavorare, è fuor di dubbio.
Lavorerà tantissimo anche il governo ombra ma, fuori fuori fuori dai denti, quello che volevo dire è che NON VOGLIO UN PARTITO OMBRA.


Concordo pienamente.
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Re: Tra radici e futuro

Messaggioda ranvit il 25/05/2008, 12:16

E' diventato ombra perchè la batosta elettorale è stata forte....e non ci si è ancora ripresi. Non si sa che fare. Ognuno ha la sua ricetta. Per me quella giusta è quella di Veltroni. Che poi è la mia da almeno 30 anni.
Agli inizi degli anni '80 pur votando Pci ero dell'idea che bisognava sostenere Craxi. Mi era antipatico, come fatto epidermico. Ma riconoscevo in lui la capacità e la volontà di uno statista degno del socialismo democratico e liberale europeo. Lo si avverso', costringendolo a trovarsi fonti di finanziamento per competere con la Dc, finanziata dagli Usa, e con il Pci, finanziato dall'Urss. Sappiamo come andò a finire.... E abbiamo perso almeno altri 25 anni per approdare oggi, forse, a una democrazia occidentale da grande Paese europeo. Grazie pero' questa volta a Veltroni e, purtroppo, soprattutto a Berlusconi.

Voglio dire che se vogliamo lasciare l'ombra e tornare al sole, dobbiamo dimenticarci in via definitiva del massimalismo di una estrema sinistra velleitaria ed infantile e aspettare al varco i ns avversari del centrodestra : se faranno cazzate, alle prossime politiche vinceremo noi, viceversa dovremo aspettare per un'altra legislatura ancora.....le cazzate fatte da noi sono state tante e troppe.

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Tra radici e futuro

Messaggioda Loredana Poncini il 29/05/2008, 20:05

Dalle radici dell'Ulivo, nel presente il PD sta appena spuntando, e per avere un futuro sano e di robusta COSTITUZIONE DEMOCRATICA, queste radici uliviste è essenziale conquistino terreni poco sfruttati, liberi da erbacce soffocanti e ricchi di risorse nuove, come queste comunicazioni in RETE, fra Net amiche e sorelle capaci di illuminarsi a vicenda con BUONE NOTIZIE, finalmente, dato che di cattive son sempre più infarcite la carta stampata ed i blog più urlanti ! BUONI FORUM, dunque, e meno catastrofici ed apocalittici possibili !
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Romano Prodi resta il nostro riferimento e la nostra guida

Messaggioda Sandra Zampa il 09/06/2008, 18:15

Rieccomi con voi; oggi vorrei parlarvi del nostro futuro.
Anzi, lancio un sasso e voglio leggere quello che risponderete.

In questi giorni si è tornati a discutere delle dimissioni di Romano Prodi dalla presidenza del Partito Democratico.

A nessuno sfugge il valore di questo tema: Prodi è un padre fondatore di quel partito che ha nell’Ulivo il suo nucleo storico. Senza la sua tenacia e il suo intelligente lavoro, il PD non sarebbe mai nato. E’ del tutto condivisibile, dunque, l’auspicio di Rosy Bindi affinché l’assemblea del Partito respinga le sue dimissioni.

Ma al tempo stesso è del tutto evidente che la decisione del Presidente Prodi debba essere accolta e pienamente rispettata. Le sue dimissioni sono un atto di coerenza politica e anche da questo punto di vista possono essere considerate esemplari.

Per quanti tuttavia hanno creduto nel progetto politico dell’Ulivo e pensano che esso resti il vero nucleo vitale del PD, il Presidente Prodi resta un punto di riferimento e una guida. Non è necessario avere cariche formali per continuare a fare politica.

Noi, tutti noi, non abbiamo dimenticato le parole pronunciate il 6 marzo 1995 da Romano Prodi, le stesse parole che voi di Perlulivo.it avete deciso di mettere in testata sul vostro sito:

“L’Ulivo e’ forte, resistente, ben radicato nella sua terra.
E` l’albero di un’Europa mediterranea, che conosce il mare e la montagna, la pianura, i laghi e le colline.
Ama il sole e … resiste all’inverno.”

E’ cosi’ che deve diventare anche il Partito Democratico che vogliamo.

L'ho scritto anche qui: http://www.sandrazampa.it/?p=227

Voi cosa ne pensate ?
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Re: Romano Prodi resta il nostro riferimento e la nostra guida

Messaggioda franz il 09/06/2008, 19:55

Sandra Zampa ha scritto:A nessuno sfugge il valore di questo tema: Prodi è un padre fondatore di quel partito che ha nell’Ulivo il suo nucleo storico. Senza la sua tenacia e il suo intelligente lavoro, il PD non sarebbe mai nato. E’ del tutto condivisibile, dunque, l’auspicio di Rosy Bindi affinché l’assemblea del Partito respinga le sue dimissioni.

Ma al tempo stesso è del tutto evidente che la decisione del Presidente Prodi debba essere accolta e pienamente rispettata. Le sue dimissioni sono un atto di coerenza politica e anche da questo punto di vista possono essere considerate esemplari.

Il valore di questo tema è un vero dilemma.
Da un lato per chi ha seguito l'Ulivo dal 1995 come noi un PD senza la presenza "organica" di Prodi negli organi statutari è un PD che finisce con sottlineare una netta differenza tra Ulivo e PD, quasi una rottura, una frattura tra radici ed il loro sviluppo attuale, che tanto abbiamo voluto.

Dall'altro è chiaro che, se per moto dell'animo siamo portati a respingere questa frattura, e quindi le dimissioni, è anche chiaro che non sarebbe ammissibile ritrovarsi nel classico gioco italico (e non solo) delle dimissioni annunciate, rifiutate ritirate etc.

Per risolvere e meglio capire il dilemma, dovremmo approfondire le cause, le origine di quelle dimissioni dalla presidenza.
Originate da altre fratture, ben piu' profonde o dal venir meno di una serie di premesse indispensabili per proseguire.

Se nel PD avviene un chiarimento trasparente, tutto diventa piu' semplice.

Per ora io di trasparenza ne vedo pochissima, a cominciare dalle primarie del PD, condotte all'amatriciana, ben diverse da quello che abbiamo visto in USA tra Obama e Clinton.

Ciao,
Franz
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