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Quali candidati alle Elezioni Europee?

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Quali candidati alle Elezioni Europee?

Messaggioda pagheca il 14/04/2009, 14:33

Salve,
stimolato da una delle discussioni sul forum sono andato a cercare quali sono i candidati alle europee del PD e delle altre liste, in modo da cominciare a prepararmi ad una scelta ragionata.

Nonostante diverse ricerche (per esempio "candidati PD europee" su google), anche sul sito del PD, non sono riuscito ad approdare ad un sito che li elenchi tutti. Qualcuno mi puo' aiutare? Sono io incapace o c'e' qualche problema di organizzazione?

saluti
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Re: Quali candidati alle Elezioni Europee?

Messaggioda chango il 14/04/2009, 14:49

pagheca ha scritto:Salve,
stimolato da una delle discussioni sul forum sono andato a cercare quali sono i candidati alle europee del PD e delle altre liste, in modo da cominciare a prepararmi ad una scelta ragionata.

Nonostante diverse ricerche (per esempio "candidati PD europee" su google), anche sul sito del PD, non sono riuscito ad approdare ad un sito che li elenchi tutti. Qualcuno mi puo' aiutare? Sono io incapace o c'e' qualche problema di organizzazione?

saluti
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le liste non sono state ancora approvate in via definitiva visto che, se non erro, i termini per chiusura delle liste è il 21 Aprile.
per avere le liste complete e definitive bisogna aspettare ancora qualche giorno.
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Re: Quali candidati alle Elezioni Europee?

Messaggioda pagheca il 14/04/2009, 14:57

grazie,
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Re: Quali candidati alle Elezioni Europee?

Messaggioda ranvit il 14/04/2009, 17:54

Beh, decideranno l'ultimo minuto dell'ultimo giorno utile....

Dalle mie parti comunque si sa benissimo chi sono....una vera schifezza! Sempre gli stessi da almeno 30 anni (non c'è alcun bisogno di andare a studiare i curriculum...) che come in un gioco delle tre carte passano dal parlamento nazionale o regionale o provinciale a quello europeo. E viceversa!
E sapeste le lotte furibonde, fratricide, miserevoli etc senza che ci sia alcuna argomentazione politica!

E, comunque, ammesso che alla fine venga candidato qualcuno "buono".....per il semplice fatto che accetta di candidarsi senza minimamente protestare per i metodi di scelta, non merita il mio voto!

Tra l'altro, in che contesto europeo andrà a posizionarsi questo candidato?
Solo Dio lo sa...

Vittorio
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Quali candidati alle Elezioni Europee?

Messaggioda piero1938 il 14/04/2009, 22:20

Ranvit, avrai anche ragione, anzi hai ragione, ma fino ad un certo punto.
Come al solito scaviamo, discutiamo, ci affossiamo da soli, e poi decidiamo di non andare a votare: bene, benissimo. Gli altri, tra veline e contro veline, vinceranno a man bassa, perchè certi problemi non se li pongono nemmeno. Basta che decida il Capo, tutti gli altri sono allineati ed in fila. Il Parlamento non serve, basta che votino i capigruppo, anzi che il Capo decida e che ci metta la fiducia. Perchè il Parlamento disturba, fa perdere tempo, loro sono quelli del fare (anzi Lui è quello del fare, ma cosa??).
Certo, Ranvit avrà anche ragione, ma noi, lavorando di fioretto, contro loro che ti attaccano con lo spadone, penso faremo poca strada!!!
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Re: Quali candidati alle Elezioni Europee?

Messaggioda pagheca il 15/04/2009, 0:08

hai ragione Piero. Tutto qui il punto. Il "moderatore" (tra virgolette) mi ha consigliato di "darci un taglio" ma il punto e' che questi discorsi li sento da quando ero un ragazzino e servivo alle Feste de L'Unita'. Una sera vennero dei provocatori di non ricordo quale gruppuscolo marxista-leninista e si misero a prenderci per i fondelli. Che la smettessimo di compromettere il comunismo con i capitalisti. L'imperialismo sarebbe morto, era una questione di tempo. Nel frattempo loro a votare alle imminenti politiche naturalmente non ci sarebbero andati (fini' a botte, per la cronaca).

C'e' chi pensa che abbiano fatto bene e che in realta' Enrico Berlinguer nascondesse sotto la giacca le stellette dell'armata rossa. Cosi' il paese, tra cattolici impenitenti, sinistrorsi-che-il-capitalismo-sta-per-fallire, socialisti che bisogna fare i soldi a palate gestirono il paese.

Divenni grande. E la gente era la stessa. C'era sempre "un'altra cosa" da fare. La dirigenza era una m***a, o eri un servo dei russi o eri un servo dell'imperialismo USA. Quella piccola percentuale ha permesso agli "altri" di andare avanti tranquilli.

Vedi, io ho cambiato paese quando avevo 37 anni. Un giorno, era un sabato mattina, mi sono detto che io prima che italiano ero un essere umano, e che non stava scritto da nessuna parte che dovessi sacrificare il mio essere un essere umano sull'altare dell'essere italiano. Se dovessi sacrificare la mia vita, le mie aspettative, la mia voglia di vivere, lo farei per il Congo, per il Cile, per Burma o la Cecenia. Per posti dove la gente non ha avuto la possibilita' di scegliere, dove non ha avuto l'opportunita' di discendere dal Rinascimento, che non ha potuto succhiare risorse dai vicini europei. Oggi vivo in un paese dove la tricotetradialisi (@) e' rara ma si campa benissimo lo stesso. Dove ci sono un sacco di problemi ma dove non ho mai incontrato qualcuno che abbia detto se Brown fa questo non vado piu' a votare. Peccato perche' sono profondamente convinto che il tuo paese rimane pur sempre il tuo paese. Non il migliore, non il piu' saggio, ma il tuo paese si. E questo mi basta.

un augurio a te,
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Re: Quali candidati alle Elezioni Europee?

Messaggioda ranvit il 15/04/2009, 10:23

piero1938 ha scritto:Ranvit, avrai anche ragione, anzi hai ragione, ma fino ad un certo punto.
Come al solito scaviamo, discutiamo, ci affossiamo da soli, e poi decidiamo di non andare a votare: bene, benissimo. Gli altri, tra veline e contro veline, vinceranno a man bassa, perchè certi problemi non se li pongono nemmeno. Basta che decida il Capo, tutti gli altri sono allineati ed in fila. Il Parlamento non serve, basta che votino i capigruppo, anzi che il Capo decida e che ci metta la fiducia. Perchè il Parlamento disturba, fa perdere tempo, loro sono quelli del fare (anzi Lui è quello del fare, ma cosa??).
Certo, Ranvit avrà anche ragione, ma noi, lavorando di fioretto, contro loro che ti attaccano con lo spadone, penso faremo poca strada!!!



Forse tu e qualcun altro dovreste leggere quello che ho scritto da 8 anni a questa parte sui forum da me frequentati.
Faccio parte di quella parte dell'elettorato che non accetta acriticamente le decisioni del "partito", del resto non sono iscritto ad alcun partito. Piu' in generale sono un non-credente in Dio come in un partito.
Sono idealmente un socialista-liberale, ho piu' di 60 anni ho votato quindi tantissime volte....non mi sono mai astenuto. Agli inizi ho votato per il Pri e Psi, poi per 30 anni Pci-Pds-Ds. Ora ho deciso di astenermi per le ragioni ripetute all'infinito (e ciononostante qualcuno continuo a chiedermi perchè...). E per cui qui faccio solo una sintesi.

Contrariamente a quello che qualcuno qui sul forum mi rinfaccia, sono sempre stato il primo a criticare chi critica sempre (per questo facevo riferimento ai miei 8 anni di interventi).
Il problema è che oggi la situazione del Cs è arrivata ad un punto di non ritorno. Che io o altri non militanti si voti o meno, il Pd prenderà una sonora scoppola....mi auguro che sia benefica!
Gli attuali dirigenti del Cs e in particolare del Pd sono assolutamente incapaci di contrastare l'azione del Cd berlusconiano : hanno ripetutamente dimostrato di non essere capaci....anche quando hanno avuto la fortuna che Prodi, mettendo insieme l'armata brancaleone, ha battuto Berlusconi, sono stati capaci di affossarlo rapidamente e per ben due volte!

Allora, non c'è alcuna possibiltà che il Pd vinca, tanto vale negare il voto a questi signori per convincerli, si spera, ad andarsene a casa....intendiamoci, non andrà cosi'! Ma forse daremo il via ad una "rivoluzione" interna che innoverà profondamente il personale politico ed i metodi di esistenza del partito.

Vittorio
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Re: Quali candidati alle Elezioni Europee?

Messaggioda Stefano'62 il 15/04/2009, 12:24

Vittorio,
sono d'accordo sul fatto che il non-voto può essere considerato una forma di scelta.
Però chi sceglie di non scegliere fa una scelta intelligente solo in un caso;cioè quello in cui si ritiene che i contendenti siano assolutamente equivalenti.
Diversamente si sarebbe potuto limitare i danni votando il meno peggio e portare un contributo in sintonia con le proprie convinizoni;in questo caso rinunciare a votare significa fare un piccolo passo in una direzione sicuramente peggiore (nel proprio giudizio) di quella che si potrebbe ottenere esprimendo un voto.
Se qualcuno sceglie quindi di non votare,liberissimo di farlo naturalmente,io posso dedurre due cose differenti nella specifica situazione italiana,sul perchè di questa 'scelta':
la prima,è che il non-votante consideri l'ipotetico danno portato da una classe politica ipoteticamente inefficiente (in questo caso il PD) alla stregua di quello causato da questi pericolosissimi nuovi fascisti;francamente mi sgomenta che molta gente,persino tra di noi,sottovaluti questa palese differenza.
La seconda ipotesi che mi viene in mente,è che si scelga di non votare nell'illusione,come dice Vittorio,di stimolare una futura evoluzione in positivo di un determinato partito,sopportando nell'immediato qualcosa di peggio.
Una sorta di investimento che secondo me è fallimentare perchè è molto più oneroso di quello che si pensa,perchè questa 'destra' distruggerà la democrazia e ci vorranno decenni per risalire la china,anche dopo che la natura ci avrà liberato della nefanda esistenza di berlusconi;
Non-votare sperando che questo stimoli un ricambio di una classe dirigente (dei suoi metodi) è pura illusione;la democrazia invece funziona al contrario,cioè votando,e votando per chi mi piace di più all'interno di un partito,così da dargli più forza rispetto agli altri.
Se oggi questo non è più possibile,la colpa è soprattutto di questa destra che si vorrebbe lasciar vincere per "dare uno scrollone"....che probabilmente ci ammazzerrà.

Ciao
Stefano'62
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Re: Quali candidati alle Elezioni Europee?

Messaggioda ranvit il 15/04/2009, 14:34

Stefano innanzi tutto ti ringrazio per la pacatezza....opposta alle provocazioni di altri!

Nello specifico ti diro' che anche se, sul catastrofismo che vorrebbe questa destra in procinto di affossare la democrazia, non sono affatto d'accordo, non è ancora escluso che voti qualche altro partito del Cs, certamente non il Pd nè l'Idv!

Ciao, Vittorio
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Re: Quali candidati alle Elezioni Europee?

Messaggioda franz il 15/04/2009, 17:53

Stefano'62 ha scritto:Vittorio,
sono d'accordo sul fatto che il non-voto può essere considerato una forma di scelta.
Però chi sceglie di non scegliere fa una scelta intelligente solo in un caso;cioè quello in cui si ritiene che i contendenti siano assolutamente equivalenti.

Non sono d'accordo. In termini tecnici il non voto è comparabile ad una "strategia di exit", che significa che ci si rifiuta di giocare ad un gioco che porta molto sforzo e nessun ricavo. Ad essere coerenti la migliore strategia di exit (uscita dal gioco) è di abbandonare del tutto il paese. Emigrare. Non votare, non pagare le tasse, trasferirsi altrove, pagare le tasse e lavorare altrove, votare altrove. Sembra complesso ma se ci pensi in Italia abbiamo 60 milioni di abitanti ed altrettanti italiani all'estero. Anzi contando il fatto che in Italia ci saranno 3 o 4 milioni di stranieri mi sa che a furia di emigrare sono piu' gli italiani all'estero che quelli in patria. È pero' una scelta che si fa da giovane o in età lavorativa. Difficilmente un pensionato emigra.
Quindi capisco che chi ne ha piene le palle e non puo' emigrare decida almeno di non votare.
Mi pare che in Italia circa 1/4 dell'elettorato non voti alle politiche e quasi la metà ai referendum.
La strategia di exit è una scelta intelligente quando le regole del gioco sono cosi' stupide che il giocatore ritiene di essere costretto a fare scelte stupide. Uscire dal gioco è un modo per far capire che non si apprezzano le regole.

Non tutte le strategie di exit sono tuttavia lecite.
Per esempio , un'altra strategia di exit è non pagare le tasse.
Anche qui circa 1/4 del PIL è sommerso e quindi anche 1/4 del gettito.
Non votare è lecito (non è un reato) ma non pagare le tasse invece lo è.
A quanto pare questo non comporta alcun problema per circa 1/4 degli italiani.

Quando la strategia di exit di qualcuno non ci piace, incazzarsi puo' essere uno sfogo, reprimere puo' esseere una facile tentazione, ma cercare di capire i motivi e migliorare le regole forse è meglio.

Franz
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