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Tv e Potere

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Tv e Potere

Messaggioda Robyn il 11/04/2009, 15:22

Il grande consenso che registra la destra non è solo dovuto alla disaffezione creata dalla precedente allenza di centrosinistra per via dei veti incrociati ,ma soprattutto dal fatto che la destra stessa ha un immenso potere mediatico ed economico.Infatti Rai 1 Rai 2 le tre reti mediast oltre a quotidiani nazionali e locali fanno propaganda per la destra.Quindi in una situazione del genere è normale che il consenso tenda a squilibrarsi.Bisogna poi aggiungere che la destra riesce a parlare alla pancia degli italiani,cosa che riesce bene anche a Di Pietro"soldi freschi per la crisi,quelli del frigorifero adesso che c'è il caldo"Inoltre il motivo per il quale la destra non interviene profondamente per arginare la crisi è dovuto al fatto che essa crea volutamente delle situazioni di bisogno che poi riesce a sfruttare elettoralmente.Qualora ci fosse la risalita il consenso può defluire ,ma le classi dirigenti no perche una volta dentro ostacolano qualsiasi riforma sociale.Ed è per questo motivo che un'alleanza con l'Udc potrebbe essere problematica perche questi pezzi di classe dirigente potrebbero trovare ospitalità in questo partito.Se gli italiani vogliono un proceso riformista che duri molti anni dovrebbero votare in massa il PD e lasciare stare partiti come il PDL,Lega,Udc,Prc che non sono partiti riformisti.Le destre in tutta europa sono partiti conservatori.Quando si attribuiscono doti riformiste che non hanno generano perfetti mostri.Forse la scusa del riformismo è quella di fare i propri interessi.La crisi.Il punto più basso della crisi ci sarà il 20 aprile ma grazie ad Obama
Ciao Robyn
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Re: Tv e Potere

Messaggioda franz il 11/04/2009, 16:15

ma soprattutto dal fatto che la destra stessa ha un immenso potere mediatico ed economico.Infatti Rai 1 Rai 2 le tre reti mediast oltre a quotidiani nazionali e locali fanno propaganda per la destra.Quindi in una situazione del genere è normale che il consenso tenda a squilibrarsi.

Questo concetto presume (in modo offensivo) che i cittadini siano delle pecore plagiabili e non delle persone che ragionano.
Inoltre dimentica che malgrado rai uno, rai due e le tre mediaset, nel 1996 e nel 2006 abbiamo vinto noi, anche se al governo erano loro.
Strano questo "immenso potere mediatico" che appare e scompare a piacimento.
Insomma di testa o di pancia, col cervello, col cuore o con altre parti, ogni cittadino fa le sue scelte ed a volte si prevale noi, a volte prevalgono gli altri.
Tutto puo' influenzare, i media, i nostri errori, i loro errori, la credibilità degli schieramenti e delle persone, chi sta al governo (soprattuttto agli interni).
Il problema è conquistare il consenso degli italiani (non dei tedeschi o degli inglesi).
Quuesto perché sono i problemi degli italiani che dobbiamo risolvere.
Tra questi problemi ci sono quelli della scarsa cultura, dei pochi libri e giornali letti, della tanta TV.
Per avere consenso serve credibilità nei progetti, nei programmi e nei partiti che si presentano.

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Ultima modifica di franz il 11/04/2009, 16:43, modificato 1 volta in totale.
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Re: Tv e Potere

Messaggioda lucameni il 11/04/2009, 16:41

Bè io credo che una parte di plagiabili ci sia eccome. Non cosa da poco se pensiamo che anche una piccola percentuale può far cambiare un risultato elettorale.
Prenderne atto non mi pare voglia dire offendere gli italiani nel loro insieme.
Di sicuro una propaganda fatta di disinformazione, omissioni, è propria uno degli effetti collaterali di un mercato dell'informazione che non è tale.
Se poi fosse così ininfluente la proprietà e il controllo delle Tv perchè tutto questo accanimento per tenersele e a metterci dentro dei fedeli scherani?
Certo è che non basta un telegiornale pilotato a smuovere completamente il consenso dell'opinione pubblica. Più responsabilità sta nel fatto di aver costruito dei modelli culturali in sintonia con le disinvolte politiche del cavaliere (aver spacciato che la libertà di fare gli affari propri significhi essere liebrali, incentivando i già presenti vizi degli italiani).
Di sicuro la Rai fino ad ora (vedi caso Bergamini) ha fatto una concorrenza fasulla a mediaset (e come potrebbe farla con le spartizioni partitiche esistenti?) ed anche questo contribuisce a disinformare, eludere e far stare tranquilli i padroni del vapore.
Mentre in europa il giornalismo è cane da guardia del potere, da noi è semplicemente fatto di velinari.
La cosa grave è che ormai ci sembra normale, Vespa un professionista serio nel suo appecoronarsi e dispensare argomenti graditi al palazzo, i cronisti d'inchiesta dei pericolosi estremisti.
Ecco se questa è l'informazione italiana, mi pare invece ci sia alquanto da preoccuparsi. Non c'è certo da scandalizzarsi se si batte e ribatte, dopo 15 anni di inverecondi inciuci e omissioni, che un premier non può possedere delle tv. E riempirle di tremebondi velinari.
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Re: Tv e Potere

Messaggioda franz il 11/04/2009, 16:53

lucameni ha scritto:Bè io credo che una parte di plagiabili ci sia eccome. Non cosa da poco se pensiamo che anche una piccola percentuale può far cambiare un risultato elettorale.
Prenderne atto non mi pare voglia dire offendere gli italiani nel loro insieme.

Sicuramente in entrambi gli schieramenti ci sono persone che votano a prescindere.
Potremmo dire che loro sono già convinti (.. o plagiati?).

Poi ci sono gli indecisi. Quelli oscillano di volta in volta.
Forse tra loro qualcuno ascolta alcune sirene, altri ... altre.
Per onestà dobbiamo quindi dire che la parte di plagiabili esiste ma entrambi gli schieramenti possono attirarli.
Pensare che solo il voto che va dall'altra parte è plagiato, mi pare un tantinello supponente.

Poi ci sono quelli che votano sulla base del loro tornaconto economico, sul loro interesse.
O di cio' che ritengono che sia il loro interesse, per come sono stati convinti di cio'.

E' chiaro che i media influenzano tutto questo processo. Loro stanno in mezzo e spesso distorcono.
Se non ci fossero i media avremmo che i partiti devono contattare direttamente, uno per uno, gli elettori.
Ma anche questo processo sarebbe distorto (milioni di persone che contattano altri milioni di persone) ed a rischio di plagio.

Dove sta il problema?

Franz
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Re: Tv e Potere

Messaggioda lucameni il 11/04/2009, 16:59

che c'è un premier con tre tv, giormali, case editrici, che si è fatto un partito, che usa i mezzi di informazione di cui è proprietario (ripeto: PROPRIETARIO), in maniera quanto meno disinvolta. Usandole come sappiamo e appaltate a chi sappiamo (se non siamo ciechi).
Sembra una cosa normale, condivisibile?
Non ci sta alcun problema?
Negli altri paesi europei ci dicono che questo è tutto normale e che anche da loro potrebbe accadere quanto accade da noi?
Ecco, se è così mi zittisco.
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Re: Tv e Potere

Messaggioda pagheca il 11/04/2009, 17:04

franz ha scritto:
ma soprattutto dal fatto che la destra stessa ha un immenso potere mediatico ed economico.Infatti Rai 1 Rai 2 le tre reti mediast oltre a quotidiani nazionali e locali fanno propaganda per la destra.Quindi in una situazione del genere è normale che il consenso tenda a squilibrarsi.

Questo concetto presume (in modo offensivo) che i cittadini siano delle pecore plagiabili e non delle persone che ragionano.
Inoltre dimentica che malgrado rai uno, rai due e le tre mediaset, nel 1996 e nel 2006 abbiamo vinto noi, anche se al governo erano loro.
Strano questo "immenso potere mediatico" che appare e scompare a piacimento.
Insomma di testa o di pancia, col cervello, col cuore o con altre parti, ogni cittadino fa le sue scelte ed a volte si prevale noi, a volte prevalgono gli altri.
Tutto puo' influenzare, i media, i nostri errori, i loro errori, la credibilità degli schieramenti e delle persone, chi sta al governo (soprattuttto agli interni).
Il problema è conquistare il consenso degli italiani (non dei tedeschi o degli inglesi).
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Tra questi problemi ci sono quelli della scarsa cultura, dei pochi libri e giornali letti, della tanta TV.
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Franz


Io non ti capisco Franz sinceramente.
Non capisco come si possa negare che il controllo dei media sia fondamentale per il controllo del potere. Lo sanno tutti, incluso Berlusconi che lo disse chiaramente tanto tempo fa, prima ancora di entrare in politica (non appena trovo la citazione esatta te la invio, era su un inserto di un giornale pubblicato qualche giorno fa in UK), eppure in Italia c'e' chi continua a negarlo. Non capisco come ci si possa non rendere conto che il dare/non dare una notizia, la rilevanza con cui vengono riportate, puo' ed e' un sistema ovvio e usato ovunque per controllare masse significative di elettorato.

Dire che il CS ha vinto lo stesso non significa assolutamente nulla, perche' la vittoria non a caso e' stata sempre risicata nonostante le prestazioni dei governi di CS siano spesso state a detta di tutti gli osservatori esterni superiori a quelle dei governi di CD. Ma non e' nemmeno questo il punto. Allontanati dalla prospettiva locale: esistono montagne di volumi, di osservazioni, di evidenze con cui si dimostra che il controllo dei media distorce in maniera significativa il modo con cui gli elettori percepiscono il potere, e noi stiamo ancora qui a dire che tutto sommato non conta piu' di tanto.

Soprattutto, il controllo dei media serve a deteriorare la qualita' della percezione della politica. In altre parole rende indifferente fare proposte politiche credibili, perche' la gente semplicemente non se ne interessa.

Non so a me pare che la voglia di dire qualcosa di originale e di sparare a zero sul CS in tutti i modi a volte renda molti di noi incapace di arrivare a delle conclusioni una volta per tutte. Certo, il CS ha avuto gravissime responsabilita', ci sono personaggi al comando spesso inetti. E allora? Perche' insistere nel negare l'evidenza, dire che il controllo dei media non e' un fattore che distorce in maniera sostanziale il terreno di gioco? Perche' non chiudere una volta per tutte e dire "assodato che SB e' in grado di controllare i media, cosa puo' fare il CS per uscire da questa situazione, NONOSTANTE QUESTO?".

No, noi continuiamo a discutere se il fatto di essere il piu' ricco d'italia, di avere in mano il 50% delle televisioni abbia un influenza e c'e' gente che dice di no, quando e' un fatto assodato in tutto il pianeta, tant'e' vero che tutte le democrazie del mondo hanno leggi fatte apposta per impedire che succeda. Tu dici "Strano questo immenso potere mediatico che appare e scompare a piacimento". Ma come si puo' discutere ancora di un fatto come questo?

saluti
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Re: Tv e Potere

Messaggioda lucameni il 11/04/2009, 17:37

Nel 1994 Montanelli fu esautorato dalla direzione del Giornale in quanto B. voleva che lui usasse la "clava".
Nel senso che voleva un giornale di partito, ovviamente. E usò, anche in quella circostanza, le sue tv, Sgarbi, Fede, Giorgio Medail ed altri fidi scherani, da un lato per sputtanare Indro e dall'altra per preparare la "discesa in campo".
Le idee su come usare le sue tv le ha sempre avute chiarissime, fin dai tempi della legge Mammì e del referedum.
Insomma, a me pare del tutto assodato che la proprietà dei mezzi di informazione non sia un dettaglio.
Il fatto che il Cs abbia vinto a suo tempo le elezioni (vedi argomenti di Mentana, Panebianco e simili) non lo vedrei affatto come dimostrazione che questa situazione sia ininfluente sull'economia e sulla qualità dell'informazione italiana.
Meno male perciò che il predominio berlusconiano nel campo dei media non vuol dire influenza totale sulle coscienze e conoscenze degli italiani; ma questo non toglie che non sia una situazione "normale", condivisibile e che non provochi uno squilibrio (per scegliere innanzitutto bisogna conoscere e voler conoscere). Proprio quello che negli altri paesi si vuole evitare. E difatti si evita.
Vabbè.
Noi del Cs siamo sempre molto buoni.
Infatti in 15 anni non si è vista traccia di legge sul conflitto d'interesse.
Sarà che non vogliamo infierire, vista la situazione di "normalità".
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Re: Tv e Potere

Messaggioda pinopic1 il 11/04/2009, 17:53

La legge sul conflitto d'interessi avrebbe dovuto esistere prima che Berlusconi scendesse in campo. Farla dopo la sua affermazione non era possibile, è inutile continuare ad autorimproverarcelo.
Anche una buona legge sulle televisioni doveva esistere prima che Berlusconi scendesse in campo.

Però dire che non influisce il controllo dei media mi ricorda piuttosto la favola della volpe e dell'uva. Portare a dimostrazione le nostre risicatissime vittorie dimostra proprio che influisce. Bisognerebbe avere buona memoria e ricordare le condizioni in cui si sono svolte le due campagne elettorali e i mesi dell'ultimo governo Prodi.
E influisce doppiamente: una volta perché Berlusconi le sa usare, un'altra perché noi non le sappiamo usare, e se le usiamo, e non possiamo evitare di farlo, le trasformiamo in un'arma letale contro noi stessi. Non posso dimenticare l'onorevole Rizzo che andava in tutti i talk show per fare propaganda contro i sindacati e contro il suo governo.
Fossero state di un editore indipendente non lo avrebbero invitato così spesso.

Ma torniamo alle origini: Occhetto fu travolto da Ambra & Buoncompagni, Raimondo Vianello e Sandra Mondaini, Iva Zanicchi e Mike Bongiorno. E dal confronto a due su Canale 5.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
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Re: Tv e Potere

Messaggioda pagheca il 11/04/2009, 18:16

lucameni ha scritto:Vabbè.
Noi del Cs siamo sempre molto buoni.
Infatti in 15 anni non si è vista traccia di legge sul conflitto d'interesse.
Sarà che non vogliamo infierire, vista la situazione di "normalità".


Luca, e' l'elettorato (controllato dai media di SB) che si oppone alla presentazione di una legge sul conflitto di interessi. Vatti a guardare le cronache passate. Ogni tentativo di presentare una legge e' stato bloccato, perche' c'era sempre qualcuno che diceva (a seconda delle volte) che era inutile, che era ingiusta, che era questo e che era quello. Nessuno ha mai avuto il coraggio di andare avanti, ma neanche la possibilita' di farlo senza perdere la maggioranza parlamentare garantita da qualche minoranza sempre pronta a saltare eventualmente sul carro dell'avversario.

Abbiamo tutti la memoria corta: fare una legge giusta sul conflitto di interessi e' impossibile proprio perche' questa sarebbe, oggi, una legge ad personam, contro SB. Sarebbe facile dimostrarlo, ci sarebbe sempre qualche Panebianco di turno a dire che non e' il caso, ed e' stato proprio questo che ha impedito una discussione serena su questo argomento.

L'errore, come dice pino, e' passato e ormai irrecuperabile. Con SB e il conflitto di interessi non resta, almeno nel breve termine, che tentare di convivere.

Il peccato originale fu il "decreto Berlusconi" dell'84, conseguente alle sentenze dei famosi 3 pretori. Il peccato originale fu il fatto che il PCI di allora approvo' stupidamente l'approvazione di quel decreto, e dimostra come il tentativo di fare i furbi sia sempre estremaemnte pericoloso in politica. E' un vecchio vizio del CS (e della sinistra, ancora prima) quello di pensare di poter barattare il merito delle questioni con tentativi (spesos malriusciti e meschini) di trovare qualche scappatoia. Oggi ci ritroviamo nella m***a grazie ad un errore di 25 anni fa, voluta coram populo ma alla quale il PCI non ebbe la rettitudine morale e la forza di opporsi.

da una lettera a Bettino Craxi del 20 ottobre '84:

“Caro Bettino grazie di cuore per quello che hai fatto. So che non è stato facile e che hai dovuto mettere sul tavolo la tua credibilità e la tua autorità. Spero di avere il modo di contraccambiarti. Ho creduto giusto non inserire un riferimento esplicito al tuo nome nei titoli-tv prima della ripresa per non esporti oltre misura. Troveremo insieme al più presto il modo di fare qualcosa di meglio. Ancora grazie, dal profondo del cuore. Con amicizia, tuo Silvio”.


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Re: Tv e Potere

Messaggioda ranvit il 11/04/2009, 18:26

Le ragioni per cui il Pd e piu' in generale il Cs non riesce a risalire la china sono da addebitare al giudizio poco lusinghiero che la maggioranza degli italiani ha di questa parte politica.

Aldilà dei media che influenzano si ma molto relativamente....la gente è molto meno stupida di tanti intellettuali abituali ed inpenitenti frequentatori di salotti reali o virtuali dell'area di Cs....per conquistare voti nell'area degli elettori non fidelizzati (circa un terzo del totale) è necessario :
- dare l'idea di poter e saper governare. La governabilità è un valore comunque, indipendentemente dalle soluzioni che si attuano.
- dare l'idea di voler e saper affrontare i problemi "reali" della gente, anche se giudicati come "percepiti" :
1. troppo personale politico del Cs è composto da "mestierante della politica" cioè fanno politica principalmente per il proprio interesse e per quello di parenti ed amici.
2. i costi della politica sono vergognosamente alti : numero dei parlamentari, consiglieri regionali, provinciali e comunali. E loro stipendi e prebende varie.
3 la sicurezza a fronte della microcriminalità e delle varie mafie.
- dare l'idea di una lotta "vera" all'evasione fiscale.
- fortissimo incremento alla partecipazione femminile, anche con l'imposizione iniziale delle quote rosa.
- profonda innovazione del personale politico a tutti i livelli!

Vittorio

Ps Ma, ammesso per un momento che sia invece vero che i media influenzano in modo determinante il voto, qualcuno dei sostenitori di tale tesi saprebbe dire come uscire da questa situazione? Stanno forse pensando che "ci sarà pure un giudice a Berlino?"
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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